Antonino Arata: differenze tra le versioni

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* [[Arcivescovo titolare]] di [[Arcidiocesi di Sardi|Sardi]]
* [[Nunzio apostolico]] in [[Chiesa cattolica in Lettonia#Nunziatura apostolica|Lettonia]]
* [[Nunzio apostolico]] in [[Chiesa cattolica in Estonia#Nunziatura apostolica|Estonia]]
* Assessore della [[Congregazione per le Chiese orientali|Congregazione per le Chiese Orientali]]
|nato = 28 ottobre [[1883]] a [[Piacenza]]
|ordinato = 9 giugno [[1906]]
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=== Ministero episcopale ===
L'11 luglio [[1935]] [[papa Pio XI]] lo nominò [[arcivescovo titolare]] di [[Arcidiocesi di Sardi|Sardi]] e nunzio apostolico in [[Lettonia]]; il giorno successivo venne nominato nunzio anche in [[Estonia]]. Ricevette l'[[ordinazione episcopale]] l'11 agosto [[1935]] dal [[cardinale segretario di Stato]] [[Eugenio Pacelli]], coconsacranti gli arcivescovi [[Francesco Borgongini Duca]], nunzio apostolico in [[Italia]], e [[Giuseppe Pizzardo]], segretario della [[Congregazione per gli affari ecclesiastici straordinari]].
 
Dopo l'[[occupazione sovietica delle repubbliche baltiche]], il segretario di Stato [[Luigi Maglione]] fu da lui informato che le nunziature di [[Riga]] e [[Tallinn]] sarebbero state chiuse dai nuovi governanti e che avrebbe dovuto lasciare immediatamente quelle terre. Maglione gli chiese però di "rimanere il più a lungo possibile". Nonostante ciò la pressione esercitata su di lui dalle autorità era così forte che il 27 agosto [[1940]] partì alla volta di [[Roma]]. In valigia mise le bandiere dei due paesi e promise che il [[Vaticano]] si sarebbe adoperato per far recuperare la sovranità alle [[Paesi baltici|nazioni baltiche]]. Le bandiere sono ancora conservate dai famigliari dell'arcivescovo.
 
Dopo il suo ritorno a [[Roma]], nel [[1941]], divenne assessore della [[Congregazione per le Chiese orientali]].