Madonna di Campiglio: differenze tra le versioni

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[[File:Empress Elisabeth of Austria in dancing-dress, 1865, Franz Xaver Winterhalter.jpg|left|upright=0.9|thumb|[[Elisabetta di Baviera]] conosciuta come la principessa Sissi]] Il monastero era ben conosciuto in regione e, grazie ai lasciti dei fedeli, raggiunse una notevole ricchezza. “''No ghè mond, che la Madona de Campèi no gabia fond''” recitava un antico adagio. Dopo la sua soppressione, nel [[1515]], per Campiglio iniziò un lungo periodo di declino fino al 1868, allorquando Giovanni Battista Righi, un imprenditore rendenese, ne acquistò i ruderi dal Capitolo della [[Cattedrale di Trento]], proprietario fino a quel tempo di quanto rimaneva dell'antico istituto trentino. Con Righi - fondatore dello "Stabilimento Alpino", primo albergo moderno del paese - Campiglio rinacque a nuova vita. Giovanni Battista Righi realizzò inoltre nel biennio 1874-75, interamente a sue spese e contro il volere dei suoi contemporanei, l'attuale "strada vecchia", prima carrozzabile in grado di unire Campiglio con [[Pinzolo]] e il resto del mondo.
 
A Righi succedette Franz Josef Oesterreicher; con quest'ultimo Campiglio divenne, sul finire dell'[[XIX secolo|Ottocento]], meta privilegiata dell'[[aristocrazia]] europea e asburgica. A Campiglio giunse l'[[imperatrice]] [[Elisabetta di Baviera|Elisabetta d'Austria]], nota come [[Sissi]], che vi trascorse due periodi di villeggiatura, nel [[1889]] e poi nel [[1894]]. [[Sissi]] risiedette all'''Hotel des Alpes'', affittando i due piani superiori. In questa seconda occasione Sissi fu raggiunta a Campiglio dal consorte, l'[[imperatore d'Austria]] [[Francesco Giuseppe]]. A questo periodo risale il primo tentativo di lancio della località nel mondo degli [[sport invernali]]; nel 1910 un gruppo di "skiatori" inglesi risalì il vicino Monte Spinale, per testarne le potenzialità sciistiche.
 
La prima affermazione della località trentina nell'ambito del turismo invernale avvenne però solo dopo il 1930, grazie alla realizzazione dell'attuale statale che permise di rompere l'isolamento del paese durante i mesi freddi. Al 1936 risale la realizzazione del primo impianto di risalita del paese, la "''slittovia del Belvedere''", seguito nel 1937 dalla [[sciovia]] Campo Carlo Magno-Spinale. Tra il 1938 e il 1942 Campiglio è stata inoltre sede dei "littoriali della neve e del ghiaccio".