Alessandra di Danimarca: differenze tra le versioni
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|stemma = Coat of Arms of Alexandra of Denmark.svg
|nome completo = ''Alexandra Carolina Marie Charlotte Louise Julia''
|trattamento = [[Sua
|altrititoli = Principessa reale di Danimarca<br />Principessa reale di Schleswig-Holstein-Sonderburg-Glücksburg
|regno = 22 gennaio [[1901]] – 6 maggio [[1910]]
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|data di morte =20 novembre [[1925]]
|luogo di morte = [[Sandringham House]], [[Norfolk]]
|luogo di sepoltura = [[
|consortedi = [[Edoardo VII del Regno Unito]]
|figli = [[Alberto Vittorio, duca di Clarence e Avondale|Principe Alberto Vittorio]]<br />[[Giorgio V del Regno Unito|Re Giorgio V]]<br />[[Luisa, principessa reale|Principessa Luisa]]<br />[[Vittoria del Galles|Principessa Vittoria]]<br />[[Maud del Galles|Principessa Maud]]<br />Principe Alessandro Giovanni
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|Nazionalità =
|Categorie = no
|FineIncipit = italianizzata in '''Alessandra di Danimarca''', fu moglie di [[Edoardo VII del Regno Unito|Edoardo VII]] e nuora della regina [[Vittoria del Regno Unito|Vittoria]]; [[principe
}}
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=== Primi anni ===
[[File:Det Gule Palae Copenhagen.jpg|left|thumb|Luogo di nascita di Alessandra: Il Palazzo Amarillo (in [[Lingua danese|danese]] Det Gule Palae) a [[Copenaghen]].]]
La principessa Alexandra Caroline Marie Charlotte Louise Julia, detta Alix nell'ambito familiare, nacque al Palazzo Giallo ([[lingua danese|dan.]] ''Det Gule Palæ'' ), un edificio del [[XVIII secolo]], vicino al [[palazzo di Amalienborg]], complesso reale di [[Copenaghen]].<ref>Eilers, ''Queen Victoria's Descendants'', p. 171</ref> Suo padre era il principe [[Cristiano IX di Danimarca|Cristiano di Schleswig-Holstein-Sonderburg-Glücksburg]] e sua madre era la principessa [[Luisa d'Assia-Kassel]].<ref>Montgomery-Massingberd, ''Burke's Royal Families of the World'', Volume 1.</ref> Sebbene Alessandra avesse sangue reale nelle sue vene,<ref>Sua madre e suo padre erano entrambi bis-nipoti del re [[Federico V di Danimarca]] e bis-bis-nipoti del re [[Giorgio II
[[File:Alexandra of Denmark and her sisters.jpg|thumb|left|Alessandra e le sorelle minori, Dagmar e Thyra.]]
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La coppia fu sposata tre giorni dopo, nella [[cappella di San Giorgio (castello di Windsor)|cappella di San Giorgio]] a [[Castello di Windsor|Windsor]], da Thomas Longley, [[arcivescovo di Canterbury]].<ref>Le sue damigelle erano Diana Beauclerk, Victoria Montagu-Douglas-Scott, Victoria Howard, Elma Bruce, Agneta Yorke, Emily Villiers, Eleanor Hare e Feodora Wellesley.</ref> In quei giorni la corte era ancora in lutto per il principe Alberto e il vestiario delle dame era dunque ristretto al grigio, lilla e malva.<ref>Duff, pp. 48–50</ref> La coppia, durante la [[luna di miele]] a [[Osborne House]], sull'[[Isola di Wight]], fu vista dagli studenti del vicino [[Eton College]], fra i quali vi era anche [[Randolph Henry Churchill|Lord Randolph Churchill]].<ref>Duff, p. 60</ref>
L'anno seguente il padre di Alessandra divenne [[re di Danimarca]], il fratello [[Giorgio I di Grecia|Giorgio]] divenne [[re di Grecia]] e sua sorella [[Dagmar di Danimarca|Dagmar]] fu fidanzata allo [[
[[File:ALexandra of Denmark Princess of Wales.jpg|thumb|Alessandra ventenne, ritratta da [[Franz Xaver Winterhalter]] nel [[1864]].]]
Il primo figlio di Alessandra, [[Alberto Vittorio, duca di
* [[Alberto Vittorio, duca di
* [[Giorgio V del Regno Unito|Giorgio Federico Ernesto Alberto]] ([[1865]]-[[1936]]), futuro re Giorgio V, sposò [[Mary di Teck]].
* [[Luisa,
* [[Vittoria
* [[Maud
* Alessandro Giovanni Carlo Alberto (6 aprile [[1871]] - 7 aprile [[1871]]), morto alla nascita.
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=== Principessa del Galles e regina ===
[[File:Queen_Alexandra,_the_Princess_of_Wales.jpg|left|thumb|Alessandra di Danimarca, Principessa del Galles]]
La coppia fece un viaggio di sei mesi visitando l'[[Austria]], la [[Grecia]] e l'[[Egitto]] tra il [[1868]] e il [[1869]]. Arrivarono anche in [[Turchia]], dove Alessandra fu la prima donna a sedere a tavola con il [[Sultano]] [[
Edoardo VII, quando salì al trono nel [[1901]], insignì la moglie dell'[[Ordine della Giarrettiera]], che fino ad allora era riservato ai soli uomini, eccezion fatta per i sovrani donna come le regine [[Elisabetta I d'Inghilterra]], [[Anna di Gran Bretagna]] e [[Vittoria del Regno Unito]]. La consuetudine fu confermata poi da [[Giorgio V del Regno Unito|Giorgio V]] che diede l'Ordine alla moglie Maria e, successivamente, [[Giorgio VI del Regno Unito|Giorgio VI]] alla consorte [[Elizabeth Bowes-Lyon]], madre dell'attuale sovrana. Durante il regno di Alessandra, alcuni monarchi furono per la prima volta degradati ed espulsi dall'Ordine: gli imperatori [[Guglielmo II di Germania]] e [[Francesco Giuseppe I d'Austria]] furono espulsi nel [[1915]] quando i loro imperi mossero guerra all'Inghilterra.<ref>Similmente, l'[[Hirohito|Imperatore Hirohito]] del [[Giappone]] venne espulso nel 1941, ma [[Elisabetta II del Regno Unito|Elisabetta II]] lo riammise nel dopoguerra.</ref>
Sia come Regina dal 1901 al [[1910]] sia come Regina Madre poi, fu molto amata dal popolo britannico. Nel [[1912]], in occasione del 50º anniversario del suo arrivo in [[Inghilterra]], indisse l'''Alexandra Rose Day'', giorno dedicato alla vendita a Londra di rose artificiali fatte da disabili, il cui ricavato veniva devoluto in opere caritatevoli. Ancora oggi esiste ed è patrocinato dalla principessa [[Alexandra,
Nel [[1919]] fu raggiunta dalla sorella [[Dagmar di Danimarca|Dagmar]], fuggita dalla [[Russia]] dopo la [[Rivoluzione russa|rivoluzione bolscevica]] che aveva portato alla morte suo figlio, lo zar [[Nicola II di Russia|Nicola II]] e la sua famiglia.
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Per la sua benevolenza, le sono state dedicate diverse opere: l'Alessandra Palace, il ''Teatro Reale Alessandra'' a [[Toronto]], il ''Ponte Regina Alessandra'' a [[Sunderland]]. Si ritiene che la squadra di [[calcio (sport)|calcio]], fondata nel [[1877]], ''Crewe Alexandra F.C.'' porti il suo nome.
È stata rappresentata in [[
== Titoli ==
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