Franco tiratore: differenze tra le versioni

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I ''francs-tireurs'' rappresentarono la prima ossatura dell'[[esercito dei Vosgi]] che, sotto la guida di [[Giuseppe Garibaldi]], combatté nell'ultima fase della guerra franco-prussiana del [[1870]]. Fu al ritorno in Patria dei volontari italiani che la traduzione "franchi tiratori" si diffuse nel nostro Paese.
 
Alcune fonti riportano che l'origine dell'espressione ha, in francese, radici più antiche: i ''franc tireurs'' furono infatti milizie volontarie istituite per difendere la [[Francia]] in occasione delle invasioni del [[1792]] e del [[1815]]<ref name= "Deli">[[Manlio Cortelazzo]] e Paolo Zolli, ''Dizionario etimologico della lingua italiana'', [[Zanichelli Editore|Zanichelli]], Bologna, 1999, ISBN 88-08-09428-6, voce franco1.</ref>. Tali milizie, più note come ''tirailleurs'', vennero inquadrate nell'esercito regolare da [[Napoleone Bonaparte]], dando vita alla [[fanteria|fanteria leggera]]. Al termine della [[Prima guerra mondiale]] in [[Germania]] furono organizzati alcuni ''[[Freikorps]]'', per l'appunto "[[corpo franco|corpi franchi]]"<ref name= Mazzarino />.
 
La locuzione tornò d'attualità nella [[Seconda guerra mondiale]] durante la battaglia di Firenze dell'estate 1944, dove i cosiddetti [[cecchino|cecchini]] si contrapposero alle forze di liberazione sparando dai tetti della città. Sempre nell'ultimo conflitto mondiale, i ''[[Francs-tireurs et partisans]]'' (FTP) furono un importante gruppo della [[Resistenza francese]].
 
Nel gergo giovanile s'intende coppia di ragazzi di Potenza belli seri e vanitosi,con l'obbiettivo unico di conoscenza di ragazze.Il motto dei compagni è Andiamo a Berlino,in memoria della conquista italiana della FiFA World Cup 2006.La loro destinazione ora sembra essere Rionero in Vulture,
 
== Dal lessico militare a quello politico ==
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Durante la [[Rivoluzione cubana]], [[Ernesto Che Guevara]] utilizzò lo [[pseudonimo]] ''El Francotirador'' (Il Franco tiratore) per il suo [[Articolo (giornalismo)|articolo]] intitolato ''El principio de la fin'' (L'inizio della fine), nella rubrica ''Sin bala en el directo'' (Senza colpo in canna), sul primo numero del [[giornale]] ''[[El Cubano Libre]]'', [[ciclostile|ciclostilato]] e distribuito clandestinamente nelle zone della [[Sierra Maestra (catena montuosa)|Sierra Maestra]], dal novembre [[1957]] a metà dell'anno successivo.
 
Secondo il moderno significato, "franco tiratore" è colui che, approfittando del voto a [[scrutinio segreto]], non segue le indicazioni del proprio [[partito politico|partito]] o [[gruppo parlamentare]] cui appartiene<ref name= "Mazzarino">Giuseppe Mazzarino, ''Peones, pianisti e franchi tiratori fanno cadere l'anatra zoppa - L'informazione politica parola per parola'', Centro documentazione giornalistica, Roma, 2005, ISBN 88-85343-08-2, pagina 40.</ref>.
 
=== Il franco tiratore nella prassi politica ===