Il conte di Montecristo: differenze tra le versioni

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Edmond decide di aiutare l'anziano, il quale - per contro - aiuta Dantès a fare luce sugli eventi che lo hanno condotto in prigione. Consapevole di essere stato vittima di un complotto, Edmond giura di vendicarsi di tutti quelli che lo hanno incastrato. In attesa di realizzare il suo piano si fa istruire da Faria in varie discipline, dall'[[economia]] alla [[matematica]], dalle lingue straniere alla filosofia, almeno fino a quando l'anziano abate viene colpito da una serie di [[Ictus|attacchi apoplettici]] che lo portano alla morte.
 
Tuttavia, prima di morire e conscio della bontà d'animo di Dantès, gli rivela l'esatta ubicazione di un tesoro nascosto nei pressi dell'[[isola di Montecristo]]. Dantès vede nella morte di Faria l'unica occasione concreta per fuggire e così si sostituisce a lui all'interno del sacco in cui era stato messo per la sepoltura. Gettato in mare (il "cimitero" del Castello d'If), Dantès riesce a liberarsi del sacco e a trarsi in salvo susull'[[Arcipelago unodelle scoglioFrioul|isola vicinodi Tiboulen]].
 
=== La vendetta ===
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* '''Luigi Vampa''' — [[Bandito]] italiano e amico del Conte di Montecristo, aiuterà quest'ultimo nel suo piano di vendetta. Nato da una famiglia di pastori, ben presto mette in evidenza un'intelligenza fuori dal comune, al punto che il conte della zona si prende cura di lui e gli insegna a leggere e a scrivere. Comincia inoltre ad [[Scultura|intagliare]] piccoli oggetti destinati ai venditori di giocattoli; con il ricavato compra regali alla sua cara amica, la contadina Teresa, la sola che riesce a tenere a bada lo spirito ardente e burbero del giovane. A soli diciassette anni Luigi Vampa aveva fama di essere il più bravo contadino dei dintorni, oltre che un eccellente tiratore con il suo [[fucile]]. Nel medesimo periodo una banda di [[briganti]] si nascondeva sui [[montagna|monti]] vicini, guidata dal celebre Cucumetto, tanto audace quanto brutale; un giorno, mentre erano soli, Teresa e Luigi salvano la vita al capobandito, nascondendolo ai [[gendarmi]]. Un giorno Vampa incontra Sinbad il marinaio ([[Edmond Dantès]]) che, persa la strada, lo ferma per chiedergli indicazioni. Tornato dove aveva lasciato Teresa, Vampa vede che è stata rapita: scorto il rapitore, lo uccide con un colpo di fucile; egli era Cucumetto, che si era invaghito della giovane fin dalla prima volta che l'aveva vista. A quel punto Vampa prende con sé Teresa e si unisce ai banditi, facendosi eleggere loro capitano: il [[brigantaggio]] permetterà a Luigi di garantire a Teresa, invidiosa della bella vita della [[nobiltà]] della zona, una vita [[Lusso|lussuosa]], seppur pericolosa. Il Conte di Montecristo ha occasione di aiutarlo in diverse situazioni e questo gli permette di avere una sincera riconoscenza da parte del bandito, che gli si mette a completa disposizione. Durante il [[carnevale]] [[roma]]no, rapisce Albert de Morcerf, ma quando scopre che era amico del Conte, lo libera immediatamente. Analogamente rapisce, questa volta su ordine di Dantès, il [[banchiere]] Danglars quando questi si reca a Roma per riscuotere il credito, e lo libera solo quando il piano di vendetta di Edmond si conclude.
[[File:Дюма Жоанно Кадрусс Карконта Аббат Бузони в 1829.jpg|thumb|upright=1|L'abate Busoni mentre mostra il diamante a Caderousse e alla moglie Carconta. Illustrazione di [[Tony Johannot]] presente nell'edizione del [[1846]] del romanzo.]]
* '''Gaspard Caderousse''' — [[Sarto]] e vicino di casa del padre di Edmond, partecipa - da [[Ubriachezza|ubriaco]] e quasi senza rendersene conto - al piano per incastrare Dantès. Dopo aver fallito come sarto, gestisce un [[albergo]] a [[Ponte del Gard|Ponte di Gard]] e collabora con dei [[contrabbandieri]]. Caderousse è il primo, fra i vecchi "conoscenti" di Dantès, ad essere rintracciato e ricontattato dal giovane marinaio dopo la fuga dalla prigione, e lo fa presentandoglisi sotto le mentite spoglie dell'abate Busoni. L'abate gli racconta come sia stato mandato dal giovane Dantès (essendo stato il suo confessore prima della "prematura morte") con l'incarico di scoprire la verità sulla sua ingiusta incarcerazione e per dividere il valore di un enorme diamante da cinquantamila franchi (che aveva con sé) tra le uniche persone che lo avevano sinceramente amato: il padre, la fidanzata e i suoi tre migliori amici (Danglars, Fernand e lo stesso Caderousse). Il vecchio Gaspard, allora, inizia a raccontare come andarono veramente le cose all'epoca dell'arresto di Dantès, raccontando anche le vicende successive dei singoli individui, sottolineando come solo lui sia stato veramente amico di Edmond e, di certo, l'unico ad avere bisogno del diamante (essendo gli altri diventati molto ricchi). L'abate/Dantès, allora, decide di consegnare il diamante interamente a Caderousse. Ma la cupidigia sua e della moglie Carconta è insaziabile e porterà all'omicidio del [[gioielliere]] a cui avevano venduto la [[Gemma (mineralogia)|gemma]], in modo da tenere per sé non solo il denaro corrispondente al valore del diamante, ma conservando pure la pietra preziosa. Arrestato parecchio tempo dopo, Caderousse viene rinchiuso in [[prigione|galera]] per complicità con la moglie, riconosciuta come colpevole materiale dell'omicidio. Liberato da [[Lord]] Wilmore (Dantès), che voleva far evadere il suo compagno di cella (Benedetto, figlio di Gérard de Villefort e della signora Danglars), Caderousse diventa un [[criminale]]. A [[Parigi]] ritrova Benedetto, che all'epoca si faceva chiamare Andrea Cavalcanti, e lo ricatta in cambio del suo silenzio: ma i [[soldi]] ben presto non gli sono più sufficienti, così decide di compiere una rapina nella villa del Conte di Montecristo. Dantès viene però avvertito da Andrea (tramite un biglietto "anonimo"); così, travestito da abate Busoni, lo coglie in flagrante per poi lasciarlo andare, sapendo che fuori c'è Benedetto che lo aspetta, pronto per [[Pugnale|pugnalarlo]]. Le grida di Caderousse richiamano Edmond: durante l'agonia, Dantès riesce a fargli firmare la [[denuncia]] contro Benedetto e, rivelatosi a lui come Edmond Dantès, ne ottiene il sincero pentimento. Questo personaggio è differente dagli altri autori della [[congiura]], perché vi ha partecipato senza volerlo (era ubriaco), ma è troppo vigliacco (in quanto coinvolto, seppur involontariamente) per raccontare la verità. Edmond gli darà più volte la possibilità di redimersi dai suoi peccati, ma egli, mal consigliato e trascinato dalla cupidigia, dalla pigrizia e dall'orgoglio, continua a compiere malefatte.
 
=== Personaggi minori ===