Giovanni Crisostomo: differenze tra le versioni

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La sua [[eloquenza]], le sue doti [[Retorica|retoriche]] nell'[[omiletica]] gli valsero l'[[epiteto]] ''Crisostomo'' ({{lang-grc|χρυσόστομος|chrysóstomos}}), letteralmente «''bocca d'oro''». Il suo zelo e il suo rigore furono causa di forti opposizioni alla sua persona. Scrisse delle omelie [[antisemitismo|antigiudaiche]] utilizzate nei secoli come pretesto per le discriminazioni e persecuzioni contro gli [[ebrei]]. Dovette subire un [[esilio]] e durante un trasferimento morì.
 
Come filosofo e teologo, Giovanni è poco originale ma riecheggia - e trasferisce efficacemente nell'omiletica - temi della tradizione patristica greca e soprattutto della scuola antiochena. La sua personalità è quella di un uomo innamorato della morale, vissuta come "amore in atto", desideroso di riformare la vita cristiana, secondo l'ideale delle primitive comunità cristiane concepite nello schema del [[cenobitismo]].
 
== Biografia ==