Racconto fantastico: differenze tra le versioni

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Il “doppio” riguarda anche la struttura narrativa poiché si tratta di un racconto nel racconto (Le avventure della notte di San Silvestro), che duplica un’analoga avventura vissuta dal narratore nella cornice.
 
Dopo Hoffmann l’autore che più ha influenzato il fantastico europeo è [[Edgar Allan Poe]] (1809-1849), che nei suoi racconti utilizzò spesso il repertorio e le atmosfere del [[Romanzo gotico|romanzo gotico,]], ma se ne servì come di un mezzo per realizzare un’arte in cui anche gli effetti più macabri sono calibrati e studiati all’interno di una precisa strategia narrativa. L’opera dello scrittore americano si diffuse, grazie a [[Charles Baudelaire|Baudelaire]], soprattutto in [[Francia]], e ben presto costituì uno dei grandi modelli del fantastico.
 
Un esempio della sua tecnica narrativa emerge dalla sua opera I''l ritratto ovale'' (1845), nel quale appare di nuovo il tema del “doppio”, oltre a quello dell’oggetto inanimato che prende vita. Il racconto è diviso in due parti, distinte anche dal cambiamento dell’enunciazione (prima persona nella prima, terza persona nella seconda), grazie all’espediente di inserire un manoscritto all’interno del testo.