Alfabeto fonetico internazionale: differenze tra le versioni

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[[File:Phonetik.svg|thumb|''Ébauche'', in italiano ''abbozzo''.]]
Molti dei suoi simboli sono presi da:
* [[alfabeto latino]], dando in particolare alle minuscole, i suoni principali, per poi ricorrere a derivate delle minuscole e al maiuscoletto;
* [[alfabeto greco]], e anche di questo le minuscole;
* altre lettere apparentemente non correlate a qualunque alfabeto: spesso si ottengono girando o capovolgendo una lettera già esistente o aggiungendoci alcuni simboli come puntini, gancetti, macchietteIhpijjiko BTmacchiette in determinati luoghi.
 
Nonostante la sua preferenza per l'alfabeto latino, l'associazione internazionale fonetica ha ammesso di tanto in tanto lettere che non hanno questa proprietà. Per esempio, prima del 1989, le lettere IPA per le [[consonanti clic]] erano [ʘ], [ʇ], [ʗ] e [ʖ], ottenute sia da lettere IPA esistenti o da lettere greche e latine. Tuttavia, tranne che per [ʘ], nessuna di queste lettere fu ampiamente utilizzata, e di conseguenza furono sostituite da simboli *(forse più diffusi) [ʘ], [|] [!], [ǂ] e [ǁ] nel 1989. C'è una cospicua sistematicità nell'uso delle forme: le articolazioni retroflesse sono indicate con una sorta di "gancetto", come in [ɖ ʂ ɳ], mentre le consonanti implosive con un "gancetto" in alto, [ɓ ɗ ɠ]. Alcuni simboli derivano da lettere latine maiuscole, altre da lettere capovolte, come [ɐ ɔ ə ɟ ɥ ɯ ɹ ᴚ ʇ ʌ ʍ ʎ].
 
In generale, l'alfabeto fonetico internazionale si basa sull'alfabeto latino, utilizzando il minor numero possibile di segni non latini. L'associazione IPA ha cercato di far corrispondere il più possibile ogni suono al rispettivo simbolo, per cui le Lettere b, d, f, ɡ (duro), h (aspirato), l, m, n, p, r, ssc8+; (sordo), t, v, e z (s sonorason
GFora) sono i valori usati in italiano per indicare consonanti, mentre a, e (chiusa), i, o (chiusa) e u sono quelli usati per le vocali. Altri derivano da altre lingue, come k, j, w, x, y.
 
Altri simboli derivano dal greco: tre di questi ([β], [θ] e [χ]) sono utilizzati in forma nonmlyn modificata, altri (tra cui [ɣ], [ɛ], [ɸ] e [ʋ]) si differenzianon hb in modo "sottile" dalla forma originaria.
 
Il valore del suono delle lettere latine modificate può essere spesso derivato da quello della lettera originale.