Violante Beatrice di Baviera: differenze tra le versioni

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===Le nozze===
Salutata da una [[Monaco di Baviera|Monaco]] festante con cerimonie e banchetti e dopo un viaggio durato quasi un mese, Violante arriva alle porte del [[Granducato]], dove però ad accoglierla vi è il cognato [[Gian Gastone de' Medici|Gian Gastone]], essendo [[Ferdinando de' Medici|Ferdinando]] ancora impegnato nei suoi viaggi di piacere pre-matrimoniali. Nonostante sia a [[Firenze]] già dal 29 dicembre del 1688, anche il suo ingresso ufficiale viene ritardato di qualche giorno, per permettere alla corte di terminare i preparativi secondo il gusto ricco e fastoso dei [[Medici]].<ref name=":1" />
Salutata da una [[Monaco di Baviera|Monaco]] festante con cerimonie e
[[File:Calcio fiorentino 1688.jpg|thumb|440x440px|Il calcio fiorentino in piazza Santa Croce a Firenze nel 1688.]] Il 9 gennaio 1689 si celebra il solenne matrimonio. Come riportato dalle cronache del tempo, prima della cerimonia Violante sfila per le strade di [[Firenze]] in un corteo seguito dal Granduca, gli ordini superiori dello Stato e i soldati, seduta in uno sfarzoso baldacchino portato da giovani rampolli della nobiltà toscana. La cappella è riccamente adornata, le più alte istituzioni politiche e clericali vi si sono riunite ed è il futuro Cardinale [[Jacopo Antonio Morigia]] ad officiare la cerimonia, al termine della quale il Granduca pone sul capo della sposa la corona con cui [[Papa Pio V]] aveva incoronato [[Cosimo I de' Medici]]. Dopo solenni orazioni, a palazzo Riccardi inizia il ricevimento, primo festeggiamento di un ricco programma che, in concomitanza col periodo carnevalesco, prevede: feste in maschera, banchetti, rappresentazioni teatrali, giostre e una partita di [[Calcio storico fiorentino]] organizzata per l'occasione. Celebrazioni alle quali furono dedicati numerosi odi e sonetti, nonché dipinti e medaglie commemorative. Il matrimonio dura diciott'anni, fino a quando, nel 1713, [[Ferdinando de' Medici|Ferdinando]] muore per la sifilide contratta durante il viaggio a [[Venezia]]. L'unione non era mai stata delle più felici: [[Ferdinando de' Medici|Ferdinando]] infatti non aveva mai fatto mistero di essersi sposato solo per compiacere il padre, senza mai prova nulla di profondo per la moglie; da parte sua “questa giovane e gentile, forse per inesperienza e certamente per la sua educazione religiosa, era incapace d esercitare un'attrattiva su suo marito” come scrisse nelle sue lettere [[Paolo Minucci]].<ref name=":1">{{Cita libro|autore = Calvi Giulia - Spinelli Riccardo|titolo = Le donne Medici nel sistema europeo delle corti|anno = 2008|editore = Polistampa|città = Firenze|pp = 433 - 451|volume = Tomo I}}</ref><ref>{{Cita libro|autore = Acton Harold|titolo = Gli ultimi Medici|anno = 1962|editore = Einaudi|città = Torino|pp = 166 - 175}}</ref>
banchetti e dopo un viaggio durato quasi un mese, Violante arriva alle porte
del [[Granducato]], dove però ad accoglierla vi è il cognato [[Gian Gastone de' Medici|Gian Gastone]], essendo
[[Ferdinando de' Medici|Ferdinando]] ancora impegnato nei suoi viaggi di piacere pre-matrimoniali.
Nonostante sia a [[Firenze]] già dal 29 dicembre del 1688, anche il suo ingresso
ufficiale viene ritardato di qualche giorno, per permettere alla corte di
terminare i preparativi secondo il gusto ricco e fastoso dei [[Medici]].<ref name=":1" />
[[File:Calcio fiorentino 1688.jpg|thumb|440x440px|Il calcio fiorentino in piazza Santa Croce a Firenze nel 1688.]]
Il 9 gennaio 1689 si celebra il solenne matrimonio.
Come riportato dalle cronache del tempo, prima della cerimonia Violante sfila
per le strade di [[Firenze]] in un corteo seguito dal Granduca, gli ordini
superiori dello Stato e i soldati, seduta in uno sfarzoso baldacchino portato
da giovani rampolli della nobiltà toscana. La cappella è riccamente adornata, le
più alte istituzioni politiche e clericali vi si sono riunite ed è il futuro
Cardinale [[Jacopo Antonio Morigia]] ad officiare la cerimonia, al termine della
quale il Granduca pone sul capo della sposa la corona con cui [[Papa Pio V]] aveva
incoronato [[Cosimo I de' Medici]]. Dopo solenni orazioni, a palazzo Riccardi inizia il
ricevimento, primo festeggiamento di un ricco programma che, in concomitanza
col periodo carnevalesco, prevede: feste in maschera, banchetti, rappresentazioni
teatrali, giostre e una partita di [[Calcio storico fiorentino]] organizzata per l'occasione. Celebrazioni
alle quali furono dedicati numerosi odi e sonetti, nonché dipinti e medaglie
commemorative. Il matrimonio dura diciott'anni, fino a quando, nel 1713, [[Ferdinando de' Medici|Ferdinando]]
muore per la sifilide contratta durante il viaggio a [[Venezia]].
L'unione non era mai stata delle più felici: [[Ferdinando de' Medici|Ferdinando]] infatti non aveva mai
fatto mistero di essersi sposato solo per compiacere il padre, senza mai prova
nulla di profondo per la moglie; da parte sua “questa giovane e gentile, forse
per inesperienza e certamente per la sua educazione religiosa, era incapace di
esercitare un'attrattiva su suo marito” come scrisse nelle sue lettere [[Paolo Minucci]].<ref name=":1">{{Cita libro|autore = Calvi Giulia - Spinelli Riccardo|titolo = Le donne Medici nel sistema europeo delle corti|anno = 2008|editore = Polistampa|città = Firenze|pp = 433 - 451|volume = Tomo I}}</ref><ref>{{Cita libro|autore = Acton Harold|titolo = Gli ultimi Medici|anno = 1962|editore = Einaudi|città = Torino|pp = 166 - 175}}</ref>
 
===La sua corte===
Violante, non avendo potuto portarsi da [[Monaco di Baviera|Monaco]] la sua corte, a [[Firenze]] si trova circondata da soli Toscani. Fra questa aristocrazia, trovano un ruolo importante la senese Vittoria Piccolomini Bichi d'Aragona come Maestra di Camera, Piero Capponi che la servì per venticinque anni scandendo il suo cerimoniale, e Jacopo Guidi come primo segretario sia alla corte fiorentina che nel periodo senese.
Violante, non avendo potuto portarsi da [[Monaco di Baviera|Monaco]] la sua
corte, a [[Firenze]] si trova circondata da soli Toscani. Fra questa aristocrazia,
trovano un ruolo importante la senese Vittoria Piccolomini Bichi d'Aragona come
Maestra di Camera, Piero Capponi che la servì per venticinque anni scandendo il
suo cerimoniale, e Jacopo Guidi come primo segretario sia alla corte fiorentina
che nel periodo senese.
 
Violante inoltre si costruisce una sua schiera personale, parallela a quella del marito, composta principalmente da giovani paggi e soprattutto giovinette aristocratiche, con le quali stringe strette
relazioni dando così all'universo femminile una dimensione di protagonismo all'interno del palazzo granducale. Questi anni a [[Firenze]] li trascorre principalmente con loro, attribuendo alle sue dame, come era usanza nelle accademie letterarie da lei frequentate, soprannomi e nomignoli che solo grazie alle composizioni poetiche del canonico [[Marco Antonio Mozzi]] ''Sonetti sopra i Nomi dati ad alcune Dame Fiorentine della Ser. Principessa Violante'' oggi possiamo associare i soprannomi alle persone.<ref name=":0" />
personale, parallela a quella del marito, composta principalmente da giovani
paggi e soprattutto giovinette aristocratiche, con le quali stringe strette
relazioni dando così all'universo femminile una dimensione di protagonismo
all'interno del palazzo granducale. Questi anni a [[Firenze]] li trascorre principalmente con loro, attribuendo alle sue dame, come era usanza nelle accademie letterarie da lei frequentate, soprannomi e nomignoli che solo grazie alle composizioni poetiche del canonico [[Marco Antonio Mozzi]] ''Sonetti sopra i Nomi dati ad alcune Dame Fiorentine della Ser. Principessa Violante'' oggi possiamo associare i soprannomi alle persone.<ref name=":0" />
 
===Crisi dinastica===
Le speranze di [[Cosimo III de' Medici|Cosimo III]] per garantire una discendenza alla famiglia [[Medici]] erano riposte tutte nel matrimonio fra Violante e [[Ferdinando de' Medici|Ferdinando]] II, ma la sterilità di lei (nonostante i tentativi di [[Cosimo III de' Medici|Cosimo III]] di sopperire a tale disgrazia con pubbliche funzioni religiose per impetrarle la grazia divina, suscitando al contrario solo il ludibrio del popolo), oltre che la sifilide di lui, deludono tali aspettative. Il Granduca non può contare infatti sugli altri figli, poiché anche [[Gian Gastone de' Medici|Gian Gastone]] si rivela presto impotente ed omosessuale, mentre [[Anna Maria Luisa de' Medici|Anna Maria Luisa]], data in sposa ad un elettore palatino, aveva abortito due volte. In un estremo tentativo, nel 1709, ormai alla soglia dei cinquant'anni e malato, il fratello di [[Cosimo III de' Medici|Cosimo III]], [[Francesco Maria de' Medici|Francesco Maria]], viene prosciolto dai voti di Cardinale e fatto sposare con una giovane Gonzaga; ma la sposa non nasconde la repulsione per il marito malandato e anche questo matrimonio non dà eredi. A nulla valgono pertanto gli sforzi di [[Cosimo III de' Medici|Cosimo III]] di perpetrare la sua dinastia e mantenere l'indipendenza del [[Granducato di Toscana]], sempre più ambito da altre potenze europee più grandi e solide.<ref name=":0" />
Le speranze di [[Cosimo III de' Medici|Cosimo III]] per garantire una
discendenza alla famiglia [[Medici]] erano riposte tutte nel matrimonio fra
Violante e [[Ferdinando de' Medici|Ferdinando]] II, ma la sterilità di lei (nonostante i tentativi di
[[Cosimo III de' Medici|Cosimo III]] di sopperire a tale disgrazia con pubbliche funzioni religiose per
impetrarle la grazia divina, suscitando al contrario solo il ludibrio del
popolo), oltre che la sifilide di lui, deludono tali
aspettative. Il Granduca non può contare infatti sugli altri figli, poiché
anche [[Gian Gastone de' Medici|Gian Gastone]] si rivela presto impotente ed omosessuale, mentre [[Anna Maria Luisa de' Medici|Anna Maria Luisa]], data in sposa ad un elettore palatino, aveva abortito due volte. In un
estremo tentativo, nel 1709, ormai alla soglia dei cinquant'anni e malato, il
fratello di [[Cosimo III de' Medici|Cosimo III]], [[Francesco Maria de' Medici|Francesco Maria]], viene prosciolto dai voti di Cardinale e fatto sposare con una giovane Gonzaga; ma la sposa non nasconde la repulsione
per il marito malandato e anche questo matrimonio non dà eredi. A nulla valgono
pertanto gli sforzi di [[Cosimo III de' Medici|Cosimo III]] di perpetrare la sua dinastia e mantenere
l'indipendenza del [[Granducato di Toscana]], sempre più ambito da altre potenze
europee più grandi e solide.<ref name=":0" />
 
===La morte di Ferdinando===