Giuliano de' Medici: differenze tra le versioni

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In campo amoroso, per Giuliano si prospettò nel [[1474]] e poi nuovamente nel [[1477]] (dopo la conclusione dell'alleanza con Venezia) un matrimonio con una giovane della famiglia dogale dei [[Correr]], ma nulla si concluse. Simili voci iniziarono a circolare a Firenze quando Giuliano si era recato in visita alla corte di [[Mantova]], in vista di un possibile matrimonio con una figlia dei marchesi [[Gonzaga]]. Nel [[1475]] suo fratello Lorenzo lo avrebbe voluto sposo di una figlia dei [[Borromeo]], ma egli si era opposto giudicando inappropriato per lui sposare la figlia di un mercante, per quanto ricchissimo e di lontane origini fiorentine. Nel [[1476]] gli venne proposta la mano di una nipote di [[Girolamo Riario]], potente nipote di papa [[Sisto IV]], ma anche questa proposta andò in fumo. L'accordo matrimoniale venne infine raggiunto nel [[1477]] quando Giuliano decise di sposare Semiramide, sorella di [[Jacopo IV Appiano]], signore di Piombino, purché tra gli accordi matrimoniali vi fosse un regolare contratto d'affitto delle miniere di ferro del'[[Isola d'Elba]] a vantaggio dei due fratelli de' Medici. Anche questo matrimonio non riuscì ad ogni modo a concretizzarsi in quanto Giuliano morì l'anno successivo quando ancora erano in corso i preparativi per le nozze.<ref>Semiramide finirà per sposare il cugino di Giuliano, [[Lorenzo il Popolano]].</ref>
 
Il vero amore di Giuliano fu però [[Fioretta Gorini]], figlia del corazzaiocarrozzaio Antonio Gorini, dalla quale ebbe un figlio illegittimo ([[1478]]), [[Giulio de' Medici]], nato un mese dopo la morte del padre e dichiarato legittimo per ''matrimonio clandestino'' dal nipote di Giuliano, [[papa Leone X]] (nel [[1513]]). Anche Giulio divenne a sua volta [[cardinale]] e [[papa]], con il nome di [[Clemente VII]].<ref>Lo stesso [[Niccolò Machiavelli]], dedicò le sue ''Istorie fiorentine'' al pontefice, ricordando nelle sue parole anche il padre Giuliano: "della memoria del padre di V. S. io non ne ho parlato molto; di che ne fu cagione la sua breve vita, nella quale egli non si potette fare cognoscere né io con lo scrivere l’ho potuto illustrare. Nondimeno assai grandi e magnifiche furono l’opere sue, avendo generato la S. V"</ref>
 
===La congiura e la morte===