Antonio Filippo di Borbone-Orléans: differenze tra le versioni
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Mentre era aiutante-generale nell'[[esercito della Var]] fu arrestato insieme a tutti gli altri Borbone nell'aprile 1793 e imprigionato nel [[Fort Saint-Jean]] a [[Marsiglia]].
Durante la sua prigionia contrasse la [[tubercolosi]] che alla fine lo avrebbe ucciso, ma ebbe anche un figlio illegittimo da [[Françoise Barbaroux]] —un maschio chiamato ''Jean-Antoine-Philippe Dentend'' (7 luglio 1797-5 marzo 1858)—che diventò notaio della casata d'Orléans e in quel ruolo supervisionò la donazione di Luigi Filippo dei suoi [[Beni della Casata d'Orléans|beni personali]] nel 1830 prima della sua ascesa al trono-<ref>[http://gw2.geneanet.org/index.php3?b=loic15&lang=es;i=38677 Anchise de MYTHOLOGIE GRECQUE - Généalogie PRIOU BIGEON - Geneanet<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>. Antonio non vide mai suo figlio; il 13 fruttidoro dell'anno IV (30 agosto 1796) il [[Direttorio]] decise di esiliarlo a [[Filadelfia
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Di ritorno in Europa nel 1800, si stabilirono in [[Inghilterra]] a [[Twickenham]] (Highshot House, Crown Road, edificio demolito nel 1927). Nel 1807 la tubercolosi polmonare di Antonio Filippo peggiorò. Suo fratello maggiore il duca d'Orléans voleva portarlo nel [[Devon]] per beneficiare dell'aria fresca ma, dodici miglia fuori Twickenham, dovettero fermarsi in una locanda a [[Salt Hill|Salthill]] (nei pressi di [[Windsor (Regno Unito)|Windsor]]). Avendo una crisi respiratoria, Antonio Filippo rifiutò l'[[eteri|etere]] che Luigi Filippo voleva somministrargli e, mormorandogli "Dammi la tua mano, ho pensato che stavo per morire" ("Donne-moi ta main, j'ai cru que je mourais"), spirò.
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