La città del sole: differenze tra le versioni

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===Educazione e modo di vivere===
Nell'isola di Taprobana gli abitanti lavorano per sole quattro ore al giorno poiché sono in grado di lavorare sia in modo intellettuale che pratico per tutta la durata delle quattro ore (a tal proposito, Campanella, per spiegare che quattro ore al giorno di lavoro per tutti sono più che sufficienti riporta la situazione della Napoli del seicento chein cui, in regime di proprietà privata, su trecentomila abitanti lavoravano solo uno su sei e l'ozio e la povertà devastavano tutti gli uomini).
Il tempo restante viene impiegato in attività ricreative, attività ludiche che però devono sempre avere un fine riconducibile al sapere. La stessa educazione dei bambini si basa sull'”imparare giocando”. Infatti i bambini vengono fin da piccoli, all'età di tre anni, separati dalla propria famiglia e cominciano ad essere istruiti da dei maestri, che portano i bambini ad ammirare le mura della città poiché colme di tutto il sapere che un cittadino deve possedere, e valutano in quale attività i bambini siano più interessati e portati. Attraverso le immagini raffigurate nelle mura e i libri che vi sono scolpiti, i bambini acquisiscono ben presto un sapere enciclopedico. La scuola non si svolge al chiuso perché ai ragazzi non deve essere imposta l'istruzione.