Legge Coppino: differenze tra le versioni

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La '''legge 15 luglio 1877 n. 3961<ref>[http://www.sba.unifi.it/CMpro-p-p-580-page.html Sistema bibliotecario di Ateneo - Legge sull'obbligo dell'istruzione elementare<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>''', detta anche '''legge Coppino''' dal nome del ministro proponente [[Michele Coppino]], fu una legge del [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]] emanata durante il periodo di governo della [[Sinistra storica]], con a capo [[Agostino Depretis]].
 
Collaborò al testo della legge anche [[Aristide Gabelli]], [[pedagogista]] seguace del [[positivismo]], che si occupò di redigere i programmi scolastici.<ref name="desideri">{{cita libro|cognome=Desideri|nome=Antonio|titolo=Storia e storiografia|editore=G. D'Anna|città=Messina|anno=1988|pagine=1170|isbn=88-8104-267-3}}</ref>
 
== Caratteristiche ==
Essa portava a cinque anni le classi della [[scuola elementare]], che rendeva gratuita, ma soprattutto elevava l'[[obbligo scolastico]] a tre anni, {{cn|sebbene fosse possibile svolgere il programma in soli due: l'obbligo effettivo di tre anni è di qualche anno più tardi}}(Cfr. Nota 4). Introduceva inoltre sanzioni per chi lo disattendeva (le sanzioni non erano previste nella precedente [[Legge Casati]]).<ref>Il testo integrale della legge è reperibile su [http://www.territorioscuola.com/download/legge_coppino_15_luglio_1877.pdf NormaScuola]</ref>
 
Le spese per il mantenimento delle scuole rimasero, però, a carico dei singoli comuni, i quali, nella maggior parte dei casi, non erano in grado di sostenerle e dunque la legge non fu mai attuata pienamente. Nonostante questo, la ''Legge Coppino'', insieme alla riforma di [[democrazia|democratizzazione]] dello stato con la legge elettorale del [[1882]], ebbe una rilevante importanza e contribuì in buona misura ad una diminuzione sempre crescente dell'[[analfabetismo]] nell'[[Italia]] di fine Ottocento.
 
== Progresso e critiche ==