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{{Storia Inghilterra}}
By Sherif Khaled
'''Britannia''' era il [[toponimo]] [[lingua latina|latino]] dato dai [[Storia romana|Romani]] all'attuale [[Gran Bretagna]], probabilmente riprendendo una forma [[lingue celtiche|celtica]] autoctona. La storiografia impiega talvolta i termini '''Antica Britannia''' o '''Britannia preistorica''' per indicare quella fase della [[Storia dell'Inghilterra|storia inglese]] che va dalla [[Preistoria]] alla [[Conquista della Britannia|conquista romana della Britannia]] ([[43]] d.C.)
 
La Britannia fu abitata da [[ominidi]] per decine di migliaia di anni e dall'[[homo sapiens]] per diecimila anni. Tuttavia, nessuna popolazione pre-[[Britannia romana|romana]] aveva una lingua scritta e per questa ragione tutto quello che si conosce della loro cultura e del loro stile di vita deriva dai ritrovamenti archeologici. La prima menzione scritta sulla Britannia e sui suoi abitanti risale al navigatore [[Grecia antica|greco]] [[Pitea]] di [[Marsiglia]] (allora [[colonizzazione greca|colonia greca]]), che esplorò la costa britannica attorno al [[325 a.C.]] Comunque, a partire dal [[Neolitico]] gli antichi popoli della Britannia furono coinvolti in scambi commerciali ed ebbero rapporti culturali intensi con il resto d'[[Europa]], esportando soprattutto lo [[Stagno (elemento)|stagno]] di cui l'isola era ricca.
 
La storia della Britannia antica è caratterizzata da ondate successive di [[colonizzazione|colonizzatori]] provenienti dal continente, che portarono con loro nuove culture e tecnologie, anche se recenti acquisizioni archeologiche hanno messo in luce l'esistenza di un rapporto complesso fra la Britannia e il continente: molti dei cambiamenti verificatisi nella società britannica sarebbero derivati dell'adozione, da parte dei nativi, di costumi stranieri.
 
==Toponimo==
[[File:Britannia2.jpg|thumb|left|upright=1.4|[[Personificazione nazionale|Personificazione]] della Britannia, con scudo e tridente]]
"Britannia" viene dall'espressione [[lingua greca|greca]] {{polytonic|Πρεταννικαὶ Νῆσοι}} (''Pretannikai Nesoi, cioè ''Isole Pretannikai) utilizzata da [[Pitea]] di [[Marsiglia]], che aveva circumnavigato la Gran Bretagna tra il [[330 a.C.|330]] e il [[320 a.C.]]<ref>Rodney Castleton, ''British History, a chronological dictionary of dates'', Paragon.</ref> e descrisse varie isole del [[Nord Atlantico]] fino all'estrema [[Thule (mito)|Thule]] (forse l'[[Islanda]] o le [[isole Shetland]])<ref>{{cita web|url=http://myweb.tiscali.co.uk/fartherlands/|titolo=Tacitus, Thule and Caledonia|cognome=Wolfson|nome=Stan|accesso=3 novembre 2009}}</ref>. Pitea descrisse Thule come la parte più settentrionale della {{polytonic|Πρεττανικη}} (''Prettanike'') o delle {{polytonic|Βρεττανίαι}} (''Brettaniai''), il termine da lui usato per l'intero gruppo di isole nell'estremo nord-ovest<ref>H. J. Mette, ''Pytheas von Massalia'', Berlino, De Gruyter, 1952, frammento 14, da [[Cleomede]].</ref><ref name=snyder>{{cita libro|nome=Christopher A.|cognome=Snyder|titolo= The Britons|editore=Blackwell Publishing|anno=2003|isbn=0-631-22260-X}}</ref><ref name=ohi>{{cita libro|curatore= R.F. Foster|nome= Donnchadh|cognome=O Corrain|capitolo=Prehistoric and Early Christian Ireland|titolo=The Oxford History of Ireland|editore=Oxford University Press|anno=2001|isbn=0-19-280202-X}}</ref>.
 
[[Diodoro Siculo]], nel [[I secolo a.C.]], introdusse la forma {{Polytonic|Πρεττανια}} ''Prettania'', mentre [[Strabone]] (''[[Geografia (Strabone)|Geografia]]'', 1.4.2) utilizza la forma {{Polytonic|Βρεττανία}} ''Brettania''. [[Marciano di Eraclea]], nel suo ''Periplus maris exteri'' scrive {{Polytonic|αἱ Πρεττανικαὶ νῆσοι}} (''ai Prettanikai nesoi'') "le isole Prettaniche".
 
Negli ''Ethnica'' di [[Stefano di Bisanzio]] è attestata la [[glossa]] {{Polytonic|Ἀλβίων}} (''[[Albione|Albion]]'') definita come {{Polytonic|νῆσος Πρεττανική, Μαρκιανὸς ἐν περίπλῳ αὐτῆς. τὸ ἐθνικὸν Ἀλβιώνιος}} ("le isole Pretanniche, secondo Marciano nel suo periplo; il popolo Albionico". {{Polytonic|Ἐθνικά}}, 69.16).
 
Gli abitanti di queste isole ''Prettanike'' furono chiamati {{Polytonic|Πρεττανοι}}, ''[[Priteni]]'' o ''Pretani''<ref name=snyder/>. Questi etnonimi derivano da un termine [[lingua celtica|celtico]] che era probabilmente giunto alle orecchie di Pitea tramite i [[Galli]], che potrebbero averlo usato come proprio termine per riferirsi agli abitanti di quelle isole<ref name=ohi/><ref>{{cita web|url=http://www.celticgrounds.com/chapters/encyclopedia/p.html|titolo=Encyclopedia of the Celts: Pretani|accesso=3 novembre 2009}}</ref>. ''Priteni'' è l'origine del termine [[lingua gallese|gallese]] ''[[Prydain]]'', "Britannia", che ha origini in comune con il [[lingue goideliche|goidelico]] ''[[Cruithne]]'' usato per riferirsi ai primi abitanti di [[lingue brittoniche|lingua brittonica]] dell'Irlanda e del nord della [[Scozia]]<ref name=ohi/>. Questi ultimi vennero chiamati in seguito [[Pitti (popolo)|Pitti]] o [[Caledoni]] dai [[Antica Roma|Romani]]. {{Citazione necessaria|''[[Brittia]]'' appare come della [[Gran Bretagna]] in [[Procopio di Cesarea]], che lo riferisce come in uso dagli abitanti dei [[Paesi Bassi]] del [[VI secolo]]}}.
 
Il termine utilizzato introdotto da Pitea nel mondo classico coincide con ''Ynys Prydein'',<ref name=Chadwick>{{cita|Hector Munro Chadwick|pp. 66 e seg.|Chadwick}}, 1949.</ref> il nome che gli antichi [[Celti]] davano all'isola. "''Ynys''", isola (reso in latino con "''insula''" e in greco con "''nêsos''"), sarebbe un'aggiunta contingente; il nome vero e proprio, "''Prydein''", è riconducibile alla radice indoeuropea ''*kwer-'', incidere, il che fa pensare a tatuaggi rituali e forse all'abitudine degli antichi [[Pitti (popolo)|Pitti]] e [[Scoti]] di dipingersi il corpo. Comunemente si ritiene che dalla forma "Prydein" i Romani, sbarcati per la prima volta nell'isola con [[Gaio Giulio Cesare]] nel [[55 a.C.]], abbiano tratto il termine "Britannia" con cui essi designavano l'isola più settentrionale del loro [[impero romano|impero]].<ref name=Chadwick/> {{Citazione necessaria|Tuttavia a quanto pare c'erano almeno altre due regioni di nome Britannia sul Continente: una nell'attuale [[Belgio]] ed una nell'attuale [[Galizia (Spagna)|Galizia]]. Anche per questo motivo, ma anche per ragioni storico-fonetiche, alcuni farebbero derivare Britannia da altre radici: ''*bher-'', portare o pensare, oppure ''*bhrei-'', tagliare o giudicare. La Britannia sarebbe quindi, secondo questi, "la (sede) dei (valorosi) di pensiero" o "la (sede) dei (valorosi) di giudizio". L'idea di fondo a quest'ipotesi è che "[[Britanni]]" e "[[Galli]]" sarebbero due nomi complementari, di fatto due diminutivi dello stesso composto, precisamente "*Brittogalli", e che il significato completo di questo sarebbe valorosi di pensiero o valorosi di giudizio. Tale composto è realmente attestato come nome di una popolazione alle foci del Danubio, lungo l'attuale confine tra [[Romania]] e [[Moldavia]] (varianti del nome sono "[[Britolagi]]" e "[[Britolangi]]")}}.
 
[[File:Britain roman.png|thumb|upright=1.4|La [[Britannia (provincia romana)|Britannia romana]]]]
I Romani usarono poi il nome "''Britannia''" per tutta l'isola, compreso il territorio a nord del [[Vallo di Adriano]]. ''Brittannia'', o ''Brittānia'', era il nome usato dai [[antica Roma|Romani]] fin dal [[I secolo a.C.]] Dopo la [[conquista romana della Britannia|conquista romana]] nel [[43|43 d.C.]], il nome fu utilizzato per dare il nome alla [[Britannia (provincia romana)|provincia romana]], che vene così ristretto all'isola di [[Gran Bretagna]] (la porzione a sud del [[Vallo di Adriano]]). ''Britannia'', con una sola consonante ''-t-'', è una forma secondaria, ma risale anch'essa al periodo romano.<ref>Esiste infatti una [[legenda]] [[Monetazione imperiale romana|monetaria imperiale]] del [[I secolo|I secolo d.C.]] "DE BRITANNIS"; si veda la [[didracma]] argentea con [[quadriga]] emessa sotto l'[[imperatore Claudio]] su:{{Cita web|url=http://www.24carat.co.uk/britannia1frame.html |titolo=Britannia on British Coins |editore=Chard |accesso=2 novembre 2009}}</ref> {{Citazione necessaria|Il termine latino viene [[calco linguistico|accolto]] in [[Old English]] da [[Alfredo il Grande]] come ''bryttania'' ([[Beda il Venerabile]] usa invece ''Brittania'').}} L'''[[Historia Brittonum]]'' del [[IX secolo]] presenta un'[[eziologia]] per il nome introducendo il [[personaggio letterario|personaggio]] di [[Bruto di Troia]].
 
==Storia==
{{F|Regno Unito|giugno 2008}}
===Il Paleolitico===
Il [[Paleolitico]] in Britannia andò, approssimativamente, dal 750.000 al 10000 a.C. circa. In questo lunghissimo periodo ci furono sia molti cambiamenti ambientali (comprese molte [[glaciazione|glaciazioni]] e [[interglaciazione|interglaciazioni]]) sia lo stanziamento umano nell'area. Gli abitanti, in questo periodo, erano bande di cacciatori-raccoglitori [[nomadismo|nomadi]], che inseguivano le mandrie di animali per tutta l'Europa settentrionale.
 
Esistono prove della presenza umana in Britannia già 400.000 anni fa. A quell'epoca, l'isola era collegata all'Europa continentale da un ponte di terra. [[Ascia|Asce]] di pietra, ritrovate nel [[Somerset]] negli [[anni 1970|anni settanta]], suggeriscono l'esistenza di insediamenti [[paleolitico|paleolitici]] dell'''[[Homo erectus]]'', un progenitore dell'uomo moderno.
 
[[File:Thesanctuary.jpg|thumb|left|Il [[Santuario]], sulla Overton Hill, 5 miglia a ovest di [[Marlborough (Wiltshire)|Marlborough]], nella contea del [[Wiltshire]].]]
 
A partire dal 230000 a.C. l'[[Homo neanderthalensis|Uomo di Neandertal]] (''Homo neanderthalensis'') abitò quella che oggi è la Britannia e spodestò l'''[[Homo erectus]]''. Prove della produzione di attrezzi in [[selce]] da parte dei neandertaliani sono state ritrovate nell'area del [[Kent]], nell'Inghilterra meridionale.
 
L'uomo moderno (''[[Homo sapiens|Homo sapiens sapiens]]'') apparve per la prima volta in Britannia attorno al 30000 a.C. I primi abitanti umani della Britannia erano costituiti in tribù di cacciatori-raccoglitori.
 
Durante gran parte di questo periodo la maggior parte della Britannia restò disabitata a causa della [[glaciazione]].
 
====Paleolitico superiore====
Ossa e attrezzi di silice trovati sulle coste vicino ad [[Happisburgh]], a [[Norfolk]], e a [[Pakefield]], a [[Suffolk]] dimostrano come l'[[Homo erectus]] fosse presente in Britannia già attorno a 700.000 anni fa. A quel tempo, la parte meridionale e quella orientale erano collegate all'[[Europa]] continentale da un largo ponticello di terra, permettendo agli uomini di muoversi liberamente. L'attuale [[canale della Manica]] era un grande fiume che si dirigeva ad ovest e che era alimentato da dei tributari, poi divenuti gli attuali [[Tamigi]] e [[Senna]]. Questa ricostruzione ha fornito indizi sul primo itinerario utilizzato dagli abitanti dell'[[Eurasia]] per giungere in Britannia e che sarebbe stato un corso d'acqua, oggi scomparso, conosciuto con il nome di [[fiume Bytham|Bytham]].
 
Siti come [[Boxgrove]] nel [[Sussex]] attestano il successivo arrivo dell'[[Homo heidelbergensis]], attorno a 500.000 anni fa. Questa specie umana produceva attrezzi di silice dell'[[Acheuleano]] e cacciava i grandi mammiferi dell'epoca. Erano soliti sospingere gli [[Elephantidae|elefanti]], i [[Rhinocerotidae|rinoceronti]] e gli [[Hippopotamus amphibius|ippopotami]] in cima alle scogliere o nelle paludi per ucciderli più facilmente. È probabile che i rigori della successiva glaciazione]fecero complessivamente migrare gli uomini dalla Britannia e la regione non sembra essere stata più occupata fino a quando il ghiaccio non si sciolse nel periodo interglaciale conosciuto come [[Hoxniano]]. Questo periodo più caldo è collocabile tra i 420.000 e i 360.000 anni fa e vide svilupparsi la lavorazione degli attrezzi di silice del [[Clactoniano]] in luoghi come il [[Barnfield Pit]] (nel [[Kent]]). Non si sa ancora se esistesse un rapporto, e se sì di che tipo, tra le industrie dell'[[Acheuleano]] e del [[Clactoniano]].
 
Nel corso del nuovo periodo di un freddo intenso, durato fino a 240.000 anni fa circa, ci fu l'introduzione degli attrezzi di silice della cosiddetta [[tecnica di Levallois]], forse da parte di uomini giunti dall'[[Africa]]. Ma ritrovamenti fatti a [[Swanscombe]] e a [[Botany Pit]] sostengono l'ipotesi che la tecnologia di Levalloiso provenisse dall'Europa e non dall'Africa. Questa tecnologia più avanzata rese più efficace la caccia e quindi la Britannia un posto più facile dove restare durante l'[[Era glaciale]]. Tuttavia, ci sono poche prove dell'occupazione umana durante il successivo periodo interglaciale detto [[Ipswichiano]] (circa 120.000 anni fa). Lo scioglimento dei ghiacci tagliò fuori per la prima volta durante questo periodo la Britannia dal continente. E ciò potrebbe spiegare la scarsa presenza di attività umana. In generale, sembra esserci stato un graduale decremento demografico fra l'interglaciale Hoxniano e l'Ipswichiano e l'assenza di tracce archeologiche di esseri umani suggerisce che sarebbe stato il risultato di un graduale spopolamento.
 
[[File:roundloafcairn.jpg|thumb|upright=1.3|left|Un memoriale sul [[Round Loaf]].]]
 
===Il Neolitico===
====La Britannia diventa un'isola====
Attorno al [[6500 a.C.]], la fine dell'Era glaciale produsse un innalzamento del livello marino, che tagliò la Britannia dal resto dell'Europa continentale e la rese un'[[isola]].
[[File:Stonehenge Closeup.jpg|thumb|upright=1.6|Il complesso di [[Stonehenge]], forse eretto attorno al 2500-2000 a.C.]]
 
====Primi insediamenti====
Attorno al [[4500 a.C.]] cominciarono ad emergere i primi insediamenti agricoli, quando degli immigranti dall'Europa arrivarono portando con sé la conoscenza dell'[[agricoltura]]. Nel 3500 a.C. gli insediamenti agricoli esistevano in gran parte della Britannia. Sono stati trovati vasi d'argilla che risalgono al 4100 a.C.
 
===L'Età del bronzo e le genti della cultura del vaso campaniforme===
{{vedi anche|Cultura del vaso campaniforme|Età del bronzo in Britannia}}
Attorno al [[2500 a.C.]] una nuova [[cultura]] arrivò in Britannia, portata da un gruppo conosciuto come genti della [[cultura del vaso campaniforme]]. Ritenute originarie della [[penisola iberica]] (l'attuale [[Spagna]] e [[Portogallo]]), queste genti portarono in Britannia l'abilità di fabbricare armi e attrezzi di [[metallo]]. Inizialmente utilizzando il [[rame]], ma a partire dal [[2150 a.C.]], i fabbri scoprirono come produrre il [[bronzo]] (che è molto più duro del [[rame]]), mescolando rame e [[stagno (metallo)|stagno]]. Grazie a loro l'[[età del Bronzo]] arrivò in Britannia. Nel corso dei mille anni successivi, il bronzo rimpiazzò gradualmente la pietra, come materiale principale per la fabbricazione di attrezzi e armi.
 
La Britannia aveva grandi riserve di stagno nelle aree della [[Cornovaglia]] e del [[Devon]], nell'attuale [[Inghilterra]] meridionale, e quindi iniziò l'estrazione dello [[Stagno (elemento)|stagno]]. Attorno al [[1600 a.C.]], il sud-ovest della Britannia sperimentò un boom commerciale, e lo stagno britannico veniva esportato in tutta Europa.
 
La popolazione della [[Cultura del vaso campaniforme|cultura di Beaker]] era anche abile nella produzione di ornamenti in [[oro]], e molti esempi di questa produzione sono stati rinvenuti nelle tombe dei benestanti.
 
Le genti di Beaker seppellivano i propri morti in tumuli di [[Roccia|pietra]], spesso con una coppa a fianco del corpo (''Beaker'' in inglese significa "coppa"). Essi furono anche in gran parte responsabili della costruzione di molti famosi siti preistorici, come [[Stonehenge]] (anche se un precedente circolo di legno esisteva in quel luogo) e diversi altri circoli di pietra.
 
A partire dal 1500 a.C. circa, il potere delle genti di Beaker iniziò a declinare.
 
Esiste del dibattito tra gli [[archeologia|archeologi]] circa il fatto se le genti di Beaker furono una razza che migrò in massa in Britannia dal continente. O se la cultura di Beaker, che era comune in tutta [[Europa]], venne diffusa in Britannia attraverso i commerci e i collegamenti culturali. Il pensiero moderno propende per la seconda ipotesi.
 
===L'Età del ferro e i Celti===
{{Vedi anche|Età del ferro|Celti|Britanni}}
Attorno al [[750 a.C.]] le tecniche di lavorazione del [[ferro]] raggiunsero la Britannia dall'Europa meridionale portandovi l'[[età del Ferro]]. Il [[ferro]] era più forte e più abbondante del bronzo, e rivoluzionò molti aspetti della vita. Il più importante fu l'[[agricoltura]]. L'[[aratro]] con la punta in ferro poteva lavorare la [[terra]] più velocemente dei precedenti in legno o in bronzo, e l'ascia di ferro poteva ripulire le [[foresta|foreste]] più efficientemente.
 
[[File:Swinside (p4160146).jpg|left|thumb|upright=1.8|Cerchio di pietra di [[Swinside]] nel [[Lake District]].]]
 
====I Celti====
Attorno al [[900 a.C.]] una nuova ondata di colonizzatori arrivò in Britannia. Questi sono conosciuti come [[Celti]], e per il [[500 a.C.]] avevano colonizzato la maggior parte della Britannia. I Celti erano artigiani estremamente abili e produssero gioielli dai motivi intricati e armi in bronzo e ferro.
 
I Celti vivevano in gruppi tribali altamente organizzati, tipicamente governati da un capo [[tribù]]. I loro gruppi erano organizzati in una "classe alta" di guerrieri (che tipicamente si faceva crescere dei lunghi baffi) e una "classe bassa" di [[schiavitù|schiavi]] e lavoratori. Di norma i Celti vivevano in semplici capanne.
 
I guerrieri Celti erano famosi per essere feroci e impavidi, donne guerriere e condottiere non erano sconosciute. La più famosa tra queste fu [[Boudicca]].
 
I Celti praticavano il [[paganesimo]], sotto la guida dei [[druido|druidi]] (sacerdoti). La classe dei druidi era potente quasi quanto quella dei guerrieri nelle tribù [[celti]]che. La cultura celtica non aveva lingua scritta, quindi [[legge|leggi]] e rituali venivano tramandati oralmente.
 
Quando i Celti aumentarono di numero scoppiarono lotte tra tribù rivali. Questo portò alla costruzione di fortificazioni. Anche se le prime erano state costruite già nel [[1500 a.C.]], le fortificazioni raggiunsero il loro culmine in periodo celtico.
 
Queste fortificazioni consistevano di un'area di terreno elevato, circondata da una profonda trincea, con la terra ammassata in banchi. L'area era circondata anche da una palizzata. Questa configurazione veniva difesa facilmente dagli assalti, queste fortificazioni vennero inizialmente pensate come luoghi di rifugio temporaneo. Comunque, con il passare del tempo le fortificazioni divennero sempre più ampie e ospitarono insediamenti permanenti e centri di commercio.
 
Molte di queste fortificazioni vennero costruite nell'Inghilterra occidentale e sud-occidentale, anche se ne sono stati trovati esempi fin nella [[Scozia]] settentrionale.
 
====[[200 a.C.]] - [[43]] d.C.====
{{Vedi anche|Spedizioni cesariane in Britannia|Conquista della Britannia|Britannia (provincia romana)}}
Gli ultimi secoli prima dell'invasione Romana videro l'influsso di rifugiati dalla [[Gallia]] (l'attuale [[Francia]] e [[Belgio]]), conosciuti come [[Belgi]], che vennero soppiantati con l'espandersi dell'[[Impero Romano]].
 
A partire dal [[175 a.C.]] circa, si insediarono nelle aree di [[Kent]], [[Hertfordshire]] ed [[Essex]], e portarono con loro un'abilità nella produzione di vasellame molto più avanzata di quella impiegata in precedenza. I Belgi erano stati parzialmente romanizzati e furono responsabili della creazione dei primi insediamenti sufficientemente grandi da poter essere chiamati [[città]].
 
Anche se non c'era niente che potesse somigliare all'unità [[politica]] tra le diverse tribù che abitavano la Britannia, le prove suggeriscono che la vita divenne più stabile e meno guerresca.
 
Gli ultimi secoli prima dell'[[Britannia romana|invasione]] romana videro una crescente sofisticazione della vita britannica. Barrette di ferro iniziarono ad essere utilizzate come [[moneta]] a partire dal [[100 a.C.]], il commercio interno e con l'Europa continentale fiorì, soprattutto grazie alle vaste riserve minerarie della Britannia.
 
Con l'espansione verso nord dell'[[Impero romano]], fu probabilmente a causa del fatto che molti rifugiati dalle zone occupate da [[Roma]] vi si trasferirono, o a causa delle sue riserve minerarie, che [[Roma (città antica)|Roma]] iniziò a interessarsi alla Britannia.
 
==Note==
<references/>
 
==Bibliografia==
*Rodney Castledon: ''The Stonehenge People - An exploration of life in neolithic Britain 4700-2000 BC.'' Routledge, London 1987. ISBN 0-415-04065-5
* Nicola Barber, Andy Langley, ''British history encyclopedia: from early man to present day.'' Parragon, Bath 1999. ISBN 0-7525-3222-7
* {{Cita libro|lingua=inglese |titolo=Early Scotland: the Picts, the Scots & the Welsh of southern Scotland |autore=Hector Munro Chadwick |editore=CUP Archive |anno=1949 |pagine=171 |url_capitolo=http://books.google.it/books?id=lRE8AAAAIAAJ&pg=PA66#v=onepage&q=&f=false |capitolo=Cruithentuath |accesso=10 ottobre 2009|cid=Chadwick}}
 
== Voci correlate ==
* [[Britannia (provincia romana)]]
* [[Celti]]
* [[Sovrani britannici]]
* [[Sovrani leggendari della Britannia]]
* [[Terminologia delle Isole britanniche]]
 
== Altri progetti ==
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{{Controllo di autorità}}
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[[Categoria:Britannia romana]]