Biblioteca Medicea Laurenziana: differenze tra le versioni

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* ''Orientali'': numerosi manoscritti in [[lingua ebraica|ebraico]], [[lingua persiana|persiano]], [[lingua araba|arabo]], [[lingua turca|turco]], [[lingua siriaca|siriaco]] e [[lingua copta|copto]], contenenti grammatiche, lessici, testi scritturali, nonché opere di natura scientifica e filosofica, tutti raccolti dal [[Ferdinando I de' Medici|cardinale Ferdinando dei Medici]] in seguito ad un progetto per sostenere la predicazione del [[cattolicesimo]] tra i [[Islam|musulmani]] e la confutazione delle fedi cristiane di [[chiesa bizantina|rito orientale]] (pervenuta a Firenze nel [[1684]]).
* ''Conventi Soppressi'': frutto delle soppressioni napoleoniche del [[1808]], 631 manoscritti [[lingua greca antica|greci]], [[lingua latina|latini]], orientali, miniati e membranacei provenienti, tra le altre, dalle biblioteche della [[Badia Fiorentina]], di [[chiesa di Santa Maria Novella|Santa Maria Novella]], di [[Chiesa di Santa Maria degli Angeli (Firenze)|Santa Maria degli Angeli]], della [[chiesa di Santissima Annunziata|Santissima Annunziata]], di [[Basilica di Santo Spirito|Santo Spirito]], [[chiesa di Santa Maria del Carmine (Firenze)|Santa Maria del Carmine]], [[chiesa di Ognissanti (Firenze)|Ognissanti]] e [[Vallombrosa]].
* ''San Marco'': per la grande quantità di manoscritti arrivati dal [[San Marco (Firenze)|convento di San Marco]] fu predisposto un fondo apposito. Molti risalgono ai tempi di [[Cosimo il Vecchio]], di provenienza in larga parte dalle raccolte degli umanisti [[Niccolò Niccoli]], [[Poggio Bracciolini]], [[Lorenzo da Bisticci|Lorenzo]] e [[Vespasiano da Bisticci]] e [[Giorgio Antonio Vespucci]], e sono confluiti a più riprese, daidal [[1571]] al [[1883]].
* ''Alfieri'': 39 manoscritti, in parte autografi di [[Vittorio Alfieri]], e altre opere a stampa con carte e documenti, pervenute nel [[1824]] su lascito degli eredi della collezione, una nobile famiglia di [[Montpellier]] in Francia.
* ''D<nowiki>'</nowiki>Elci'': 1.213 esemplari di edizioni principi di autori classici greci e latini nonché di edizioni aldine cosiddette ''dell'ancora secca'', pervenne nel [[1841]] (nonostante il lascito di [[Angelo Maria d'Elci]] del [[1818]]) dopo essere stata a [[Vienna]]; per questo fondo fu costruita, con un progetto che si protrasse a lungo nel tempo la Sala che ne porta il nome.