Slobodan Milošević: differenze tra le versioni

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L'esercito federale interviene in [[Slovenia]]. Milošević non ha alcun interesse nel paese, etnicamente compatto e sostenuto da [[Austria]] e [[Germania]]. La [[guerra dei dieci giorni|prima guerra europea]] dalla fine del secondo conflitto mondiale si conclude dopo dieci giorni, l'8 luglio ([[Accordi di Brioni]]).
 
L'attenzione di Milošević si sposta su tutta sulla Croazia, in particolare sulle regioni abitate da Serbi (le pianure della [[Slavonia]] e la regione montuosa della [[Krajina (Croazia)|Krajina]]). Milošević non accetta che popolazioni serbe vivano al di fuori della nuova "piccola" Jugoslavia (cioè la Serbia e il [[Montenegro]]). Il suo progetto è quello di annettersi i territori serbi della Croazia e una buona metà della [[Bosnia ed Erzegovina]] (nel 1991 ancora estranea alla guerra), creando così la ''"Grande Serbia"''. Nella seconda metà del [[1991]] Milošević, l'esercito federale jugoslavo e truppe paramilitari iniziano una violenta guerra contro la Croazia. Assediano e distruggono completamente la città multietnica di [[Vukovar]] (città in cui la convivenza fra serbi e croati era storica e pacifica, caduta l'8 novembre [[1991]]).
 
L'esercito jugoslavo penetra in profondità in territorio croato, arrivando a minacciare [[Zagabria]].