Provenza: differenze tra le versioni

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Gli agglomerati si dotarono di monumenti romani: cinte fortificate, archi di trionfo, fori, templi, teatri, anfiteatri e circhi ([[Arles]], [[Nîmes]], [[Cimiez]], [[Orange (Vaucluse)|Orange]], [[Vaison-la-Romaine]]) e acquedotti.
 
=== Dalle invasioni barbariche al Regno di Francia ===
[[File:Carte provence 1125.png|alt=  I tre feudi della Provenza nel 1125|miniatura|I tre feudi principali della Provenza nel 1125]]
La cristianizzazione della regione si sviluppa a partire dal [[III secolo|III secolo d.C.]], quando un vescovo è presente ad Arles. Nuovi vescovadi appaiono verso gli anni [[400]]  e durante tutto il [[V secolo]] a Aix-en-Provence,  [[Avignone]],  [[Antibes]],  [[Carpentras]],  [[Cavaillon (Francia)|Cavaillon]]  e  [[Riez]]. 
 
Dal V al IX secolo, il territorio della Provenza si costituisce progressivamente, integrata in regni effimeri o occupata da popoli barbari, anche se molto poco germanizzata.
[[File:Raymond bérenger I et sa cour.png|alt=Miniatura rappresentante  Raimondo Berengario I e la sua corte|miniatura|Raimondo Berengario I e la sua corte, da ''Usatici et Constitutiones Cataloniae''  (1320 ca.)]]
Nel [[879]], la regione venne annessa alla [[Borgogna Cisgiurana]]; dopo aver raggiunto la sua estensione massima all'inizio del [[IX secolo]], il [[regno franco]] era in piena fase di smembramento. La Provenza entrò a far parte del [[regno di Arles]] nel [[X secolo]]  e nel [[947]],  [[Bosone d'Arles|Bosone]],  conte di Arles, venne nominato conte di Provenza. Mentre il regnante del regno di Arles perdeva progressivamente la sua presa sulla regione, il conte [[Guglielmo I di Provenza|Guglielmo di Arles]] assemblata un esercito per cacciare i pirati saraceni che lanciarono incursioni dalla loro base fortificata di  [[Frassineto]], oggi  [[la Garde-Freinet]]. Con in pugno la vittoria, il conte si vide soprannominato Guglielmo il Liberatore e, nella stessa occasione, estese la sua autorità sull'insieme della Provenza<ref>{{Cita pubblicazione|autore=C. W. Previté Orton|anno=1917|mese=luglio|titolo=Italy and Provence, 900-950|rivista=The English Historical Review|volume=32|numero=127|pp=335-347}}</ref>.
 
I diritti sul contado vennero trasferiti con un matrimonio, ai [[conti di Tolosa]] (1019) e in seguito ai [[conti di Barcellona]] (1112). Lo scontro fra i due casati per il possesso della Provenza terminò col trattato del  [[1125]], chi imponeva la divisione del territorio in un [[marchesato di Provenza]]     a nord della  [[Durance]]  — tributario dei Tolosa e un [[contado di Provenza]] —  a sud della Durance — controllato dai conti di Barcellona. La parte nord-est della Provenza divenne il [[contado di Forcalquier]],  autonomo agli inizi del XII secolo. In ogni modo, nel  [[1193]], il matrimonio di [[Alfonso II di Provenza]]  con  [[Garsende de Sabran|Gersande de Sabran]], nipote di [[Guglielmo II di Provenza|Guglielmo II]] conte di Forcalquier, dette l'occasione per l'unificazione del contado di Provenza con quello di  Forcalquier. Alla morte, nel  [[1245]], di [[Raimondo Berengario IV di Provenza|Raimondo Berengario VI di Provenza]], i due contati passarono a sua figlia [[Beatrice di Provenza|Beatrice]]<ref>{{Cita web|url=http://www.dmgh.de/de/fs1/object/display/bsb00000886_00013.html?sortIndex=010:050:0023:010:00:00#ES|titolo=Monumenta Germaniae Historica, Scriptores, Tomus XXIII, Annales Sancti Victoris Massilienses|sito=www.dmgh.de|lingua=la|p=5|accesso=2017-04-22|anno=1245}}</ref> che sposò nel  [[1246]]  [[Carlo I d'Angiò]] e trasmise i titoli al figlio [[Carlo II d'Angiò|Carlo]]  (1254–1309)<ref>{{Cita web|url=http://fmg.ac/Projects/MedLands/SICILY.htm#CharlesIdied1285|titolo=SICILY/NAPLES: COUNTS & KINGS Chapter 5. KINGS OF SICILY (ANJOU-CAPET) A. KINGS of SICILY 1265-1382|sito=fmg.ac|data=29 febbraio 2016|accesso=2017-04-22}}</ref>, conte d'Angiò e del Maine, conte di Provenza e Forcalquier e  [[re di Napoli]].
 
Nella seconda metà del [[XIV secolo]], dopo la [[Guerra dei cent'anni (1337-1360)|guerra di cent'anni]], la Provenza e attraversata è saccheggiata da numerose bande armate<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Noël Coulet|anno=1956|titolo=La désolation des églises de Provence|rivista=Provence historique|volume=23|numero=23|p=43|lingua=fr}}</ref>. Nel [[1382]], alla morte della [[Regina Giovanna I|regina Giovanna]] il contado passò a [[Luigi I d'Angiò]], che la regina aveva adottato.
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Nel 1388 Nizza e tutto il territorio ad est del fiume [[Varo]] entrarono a far parte dei domini dei Savoia per mezzo della [[Dedizione di Nizza alla Savoia|Dedizione]] di [[Saint-Pons (Alpi dell'Alta Provenza)|Saint-Pons]] il 28 settembre [[1388]], con cui [[Amedeo VII di Savoia]], approfittando delle lotte intestine in Provenza, negoziò con Giovanni Grimaldi barone di [[Boglio]] (governatore di Nizza e della Provenza Orientale) il passaggio del Nizzardo e della [[valle dell'Ubaye]] ai domini sabaudi, con il nome di ''Terre Nuove di Provenza''. Le Terre Nuove presero poi il nome di [[Contea di Nizza]] nel [[1526]], anche se in questo contesto il termine "contea" venne impiegato in senso amministrativo e non feudale
 
Il re [[René d'Anjou|Renato d'Angiò]]  che aveva tanto contribuito allo sviluppo della Provenza delle città di [[Aix-en-Provence]],  [[Avignon|Avignone]]  e  [[Tarascona]], morì il 10 luglio 1480. Siccome aveva diseredato il suo successore naturale a favore di [[Carlo V d'Angiò]] e che questi, senza successori, cedette il suo stato a [[Luigi XI di Francia|Luigi XI il prudente]], la Provenza passò alla Francia nel dicembre [[1481]]. Il 15 gennaio 1482, gli Stati di Provenza (l'assemblea nazionale) approvarono i 53 articoli della "Costituzione provenzale" che fece di Luigi XI il conte di Provenza e che proclamò l'unione con il regno di Francia su una base paritetica ("Come un principale ad un altro principale"). [[Carlo VIII di Francia|Carlo VIII]] succedette a Luigi XI nel 1483, così che nel [[1486]] gli Stati di Provenza chiesero l'unione perpetua al regno di Francia, sempre stabilendo un rapporto non subalterno di uno stato all'altro<ref>{{Cita libro|autore=Maurice Agulhon; Noël Coulet; Raoul Busquet; V-I Bourrilly|titolo=Histoire de la Provence|anno=1987|editore=Presses Universitaires de France - PUF|città=|p=|pp=50-52|citazione={{fr}} Sans que à icelle couronne ne au royaulme ils soient pour ce aulcunement sualternez|cid=Histoire de la Provence|ISBN=2130398650}}</ref>, unione che venne ratificata fra ottobre 1486 e aprile 1487. La Provenza conservò una certa autonomia sia fiscale che culturale all'interno del regno di Francia, e ciò fino alla Rivoluzione francese<ref>{{Cita libro|autore=|curatore=Édouard Baratier|titolo=Histoire de la Provence|anno=1969|editore=Privat|città=|lingua=fr|pp=387-396|ISBN=}}</ref>.
 
=== Dalla Rivoluzione francese ad oggi ===