Scaloro degli Uberti: differenze tra le versioni

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==Biografia==
Scaloro figlio di Giovanni<ref>Altri dicono da un Giovenco fratello di uno Scaloro senior morto nel 1297 ca.: Antonino Marrone, ''Repertorio della feudalità siciliana (1282-1390)'', 2006, pp.428-431</ref> appartenne a una nota famiglia ghibellina originaria di [[Firenze]], quella degli [[Uberti]], che faceva allora parte della cosiddetta «[[fazione latina]]». Le prime notizie storiche, si hanno nel 1296<ref>Per Scaloro junior è il 1328</ref> quando la corte aragonese assegna al «miles» Scaloro degli Uberti il feudo di Asaro (oggi Assoro) su cui ebbero il titolo di conte dal 1337<ref>Altri riferiscono che in questa data vennero concessi a Scaloro senior i feudi di Condrò e Gatta mentre Assoro venne acquisita dal 1302, v. A. Marrone, ''Repertorio... '' cit., p.429.</ref>, privilegio che confermò [[Federico III d'Aragona]] nel [[1299]]. A seguito degli scontri fra le fazioni nel [[1340]], Scaloro venne accusato di tradimento e subì l'esposprio delle proprietà e del feudo di Assoro che fu assegnato a [[Giovanni d'Aragona (1317-1348)|Giovanni d'Aragona duca di Randazzo]]. Scaloro riottenne i feudi dopo il [[1347]], grazie ad un atto di clemenza del re [[Federico IV d'Aragona]]. Nel [[1351]] Scaloro degli Uberti si sollevò nuovamente asserragliandosi nel castello che però venne espugnato dagli aragonesi. Scaloro perirà durante l'assedio del castello. Il successore e figlio Giovanni perirà durante la sollevazione contro [[Martino I di Sicilia]]. La figlia Anna sposò il feudatario di [[Camastra]], Martino Sosa<ref>Voce "famiglia Iosa (Josa o Sosa)", pp. 401-402, in ''Repertorio della feudalità siciliana (1282-1390)'' di Antonino Marrone – Palermo: Mediterranea. Ricerche storiche, 2006.</ref>, discendente della famiglia [[Iosa (famiglia)|Sosa]].
 
==Note==