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Altra tecnica su metallo è quella della [[acquaforte]], quando l'incisione avviene indirettamente, per immersione della lastra in un [[acido]], che si chiamava ''aqua fortis'', lastra precedentemente coperta con una [[vernice]] resistente all'acido e disegnata, eliminando la vernice, in corrispondenza della parti che devono subire la morsura dell'acido. Alla fine del [[XVIII secolo]] si scopre la possibilità di utilizzare matrici in pietra e nasce la tecnica della [[litografia]], con la quale le matrici in pietra [[calcare]]a, precedentemente [[levigatura|levigate]] e trattate in superficie con degli [[Acido|acidi]], sono disegnate con apposite [[matita|matite]] grasse. In fase di stampa l'[[inchiostro]] litografico aderisce solamente alle parti disegnate, dove trova altro inchiostro, ed è invece respinto dal resto della matrice perché irrorata con acqua.
 
=== Il graphic design prima e durante la prima rivoluzione industriale ===
La prima rivoluzione industriale provocò uno spostamento nel ruolo sociale ed economico della comunicazione tipografica. Prima del XIX secolo, la sua funzione dominante era la disseminazione di informazioni attraverso i libri e i giornali. La crescente velocità e i bisogni dei una comunicazione di massa di una società sempre più urbana e industrializzata produsse una rapida espansione di stamperie, pubblicità, e poster. Furono richiesti una scala più ampia, un maggiore impatto visivo, una nuova tangibilità e dei nuovi caratteri espressivi, e la tipografia che lentamente si era evoluta dalla scrittura a mano non soddisfava questi bisogni.
 
Non bastava più che le ventisei lettere dell'alfabeto funzionassero come simboli fonetici. L'età industriale trasformò questi segni in forme visive astratte proiettando forme concrete e potenti dal contrasto forte e dall'ampia dimensione. Allo stesso tempo, gli stampatori rilievografici si confrontarono con una crescente competizione con gli stampatori litografici, i cui artigiani creavano una lastra direttamente dallo schizzo di un artista e producevano immagini e lettere limitate solo dall'immaginazione dell'artista. Gli stampatori rilievografici si rivolsero alle fonderie di caratteri tipografici per espandere le proprie possibilità di progettazione. I primi decenni del XIX secolo videro un'esplosione senza precedenti di nuovi design di caratteri.
 
È stato probabilmente [[William Caslon]] il nonno di questa rivoluzione.<ref name=":0" /> Sembrava che i fusori inglesi di caratteri stessero provando a inventare ogni possibile permutazione fra i design, modificando forme o proporzioni e applicando ogni tipo di decorazione ai propri alfabeti. Nel 1815, [[Vincent Figgins]] mostrò stili che proiettavano all'illusione delle tre dimensioni e che apparivano come oggetti ingombranti piuttosto che segni a due dimensioni. Questa modalità si dimostrò popolare, e i libri d'esemplari, specialmente in Germania, iniziarono a mostrare cloni in prospettiva per ogni stile immaginabile. I fusori di caratteri variarono anche la profondità dell'ombreggiatura, producendo di tutto: da ombre a matita sottili, a prospettive profonde. Poiché alcune tecniche - fra cui prospettive, outline, reversing, expanding, e condensing - potevano moltiplicare ogni tipo di carattere in un caleidoscopio di variazioni, nelle fonderie proliferarono i font con illimitato entusiasmo. La meccanizzazione dei processi di produzione, durante la rivoluzione industriale, rese l'applicazione di decorazioni più economica ed efficiente. Designer di arredamento, di oggetti domestici, e anche di tipi di carattere si divertirono a destreggiarsi nella complessità del design. Presto, immagini, motivi vegetali, e design decorativi saranno applicati per visualizzare lettere ovunque, in Europa e negli Stati Uniti.
 
Un'altra grande innovazione nella tipografia dei primi anni dell'Ottocento, il carattere sans-serif, fece il suo modesto debutto in un libro d'esemplari del 1816, pubblicato da [[William Caslon IV]].
 
==== Una rivoluzione nella stampa ====
Londra nel XVIII secolo sostituì Amsterdam come centro europeo delle stampe e della finanza.<ref name=":2">{{Cita libro|autore=James Craig, Bruce Barton|titolo=Thirty Centuries of Graphic Design - An illustrated survey|anno=1987|editore=|città=|p=|pp=|ISBN=}}</ref> In Inghilterra la stampa fiorì, stimolata dalla libertà di stampa guadagnata nel 1694. Apparirono nuove forme di oggetti stampati: [[Joseph Addison]] e [[Richard Steele]] scrissero e pubblicarono i primi giornali di successo, il ''Tatler'' nel 1709 e lo ''Spectator'' nel 1711. Il romanzo inglese si sviluppò come una forma popolare di letteratura. Con il crescente volume di stampe e un senso altezzoso di orgoglio nazionale, gli stampatori inglesi sentirono il bisogno di design dei font, che fossero nativi britannici. Fino a questo momento, l'Inghilterra si era accontentata di importare le matrici per i tipi di carattere dall'Olanda, e di sfruttare tali matrici in fonderie locali. Ma l'Olanda era un rivale nei mercati e nelle colonie sparse per il mondo, e non una fonte affidabile.
 
Un primo passo nell'indipendenza avvenne nel 1720, quando [[William Bowyer]], uno stampatore londinese, propose la somma di £500 per permettere a [[William Caslon]], di fondare la propria fonderia. Dal 1725 Caslon, disegnò, tagliò e gettò i propri primi tipi di carattere roman e italic. Sebbene fortemente influenzato da un design olandese, ''Caslon'' divenne il tipo di carattere quintessenza inglese, e dominò la stampa britannica lungo il secolo. Questo font è considerato l'ultimo dei maggiori tipi di carattere ''old style''.
 
L'uomo che diede di più nella stampa inglese, [[John Baskerville]], allora era considerato un amatore. Iniziò la sua carriera come maestro di scrittura, ma ci rinunciò quando era giovane per fare fortuna al japanning business in Birmingham. Dopo essersi pensionato all'età di 44 anni, Baskerville tornò al suo primo amore, le lettere, e iniziò a stampare come un ricco dilettante. Estremamente insoddisfatto dello stato della stampa e della tipografia inglese, Baskerville ebbe intenzione di fare qualcosa. Decise di stampare i propri libri per mostrare cosa può succedere quando qualcuno si dedica con scrupolo a ogni passaggio della produzione. Per ottenere i risultati migliori possibili, Baskerville progettò i propri tipi di carattere, sperimentò con inchiostri e carta, e soprattutto, pretese l'eccellenza nella fase di stampa. Nel 1757, Baskerville pubblicò il suo primo libro, le opere di Virgilio, e continuò a pubblicare molti libri, fra cui le satire di Giovenale. All'inizio i libri di Baskerville ricevette una critica mista. Molti trovarono l'inchiostro nero e il bianco brillante della carta, che Baskerville aveva usato nei suoi libri, accecanti e di difficile lettura.<ref name=":2" /> Molte delle critiche sono state attribuite a invidia professionale. Oggi, sia i libri che i font di Baskerville sono universalmente acclamati.
 
== Note ==
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* {{Thesaurus BNCF}}
* {{cita web|http://www.designdictionary.co.uk/it/graphic_design.htm|Graphic Design - Design Dictionary Definizioni e delucidazioni del concetto di graphic design|lingua=en}}
* [https://www.abcinteractive.it/Il-blog-di-ABC-Interactive/Laffascinante-storia-del-Graphic-Design <nowiki>[Timeline] L'affascinante-storia-del-Graphic-Design</nowiki>]
 
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