Bigio (Dazzi): differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
Nessun oggetto della modifica
Riga 16:
Il colosso venne elogiato da [[Benito Mussolini]] nel 1932 come raffigurazione dell<nowiki>'</nowiki>''Era fascista'', che divenne il suo nome ufficiale. A livello popolare, la statua passò alla storia con il nome di ''Bigio'', più probabilmente perché realizzata in "marmo bigio" che per la forma dialettale del nome ''Luigi'', assieme ad altri nomi meno noti come ''Camillo'' o ''Lello'', quest'ultimo anche in relazione alla forma dialettale ''lélo'', cioè ''sciocco'', in senso dispregiativo.
 
Nell'immediato dopoguerra fu oggetto di numerosi atti di contestazione antifascista, fino alla sua completa asportazionerimozione nel [[1945]], quando fu rimossa e trasferita in un magazzino comunale. Dopo quasi settant'anni di oblio e proposte sul suo recupero, nel 2013 la giunta guidata dal sindaco [[Adriano Paroli]] ha dato il via al restauro del colosso, in vista del suo ricollocamento pensato nell'ambito del progetto di riqualificazione generale della piazza, mirato a restituirne le linee originali e collegato all'apertura della fermata "[[Vittoria (metropolitana di Brescia)|Vittoria]]" della [[metropolitana di Brescia]]. La successiva amministrazione di [[Emilio Del Bono]], tuttavia, ha bloccato il progetto e il dibattito sul destino della statua è ancora oggi in corso.
 
== Storia ==