Della Scala: differenze tra le versioni

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[[Cangrande della Scala]] fu Signore illuminato e rispettato, ospitò per il secondo periodo [[Dante]], esiliato da [[Firenze]], nella reggia fatta allestire apposta per i grandi rifugiati politici, gli scienziati, poeti e artisti di talento che coprì generosamente di denaro e doni. A Cangrande Dante dedicò una menzione d'onore nel [[Paradiso - Canto diciassettesimo|canto XVII]] del [[Paradiso (Divina Commedia)|Paradiso]] nella [[Divina Commedia]]: Dante sperava che questo principe valoroso e potente potesse realizzare l'unificazione italiana dal poeta vagheggiata.
 
Fu allora che Padova fece lega con i [[Sambonifacio]], [[Treviso]] e [[Aquileia]], che firmarono una pace nel [[1314]]. Già l'anno successivo però Padova invase Vicenza: Cangrande allora con un contingente di cavalieri partì alla volta della città, dove misero in fuga il nemico e catturarono il [[Carraresi|Carrara]]. Il prigioniero venne trattato come un ospite sino alla pace della fine del [[1315]]. Il [[1318]] a [[Soncino]] Cangrande venne addirittura nominato generale della [[Lega Ghibellina]].
 
Nel [[1325]] Cangrande venne colpito da una grave malattia, e si sparse la voce che fosse morto: [[Federico della Scala]] allora si fece eleggere principe, ma alla sua guarigione Cangrande bandì lui e la sua famiglia, oltre alle altre famiglie che parteciparono al complotto (compresi i [[Montecchi]]).
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{{Portale|Storia di famiglia|Verona}}
 
[[Categoria:Della Scala|Della Scala]]