Francesco d'Ambra: differenze tra le versioni
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== Opere ==
D'Ambra scrisse tre commedie note per l'originalità dell'intreccio e la vivacità dello stile:<ref>Dezobry et Bachelet, ''Dictionnaire de biographie'', t. 1, Ch. Delagrave, 1876, p. 72.</ref>
* ''I Bernardi'', in versi [[sdrucciolo|sdruccioli]], scritta nel [[1547]]-[[1548]] e pubblicata nel [[1558]]. Essa risulta presentare forti analogie con i [[''Suppositi'']] dell'[[Ariosto]] (la scena quinta è pressoché identica all'atto quarto dell'opera ariostesca). basate sull'idea dello scambio di nomi tra due persone con tutti gli equivoci conseguenti
* ''Il Furto'', in prosa,
**'''''Trama'''''
* ''La cofanaria'', in versi (scritta nel 1550-1555).▼
**Cornelio, vecchio medico, avendo perso la moglie e la figlia durante il [[sacco di Roma]] e il figlio Valerio in un naufragio, desidera risposarsi con Camilla, che però ama Mario. Quest'ultimo allora le propone di fuggire con lui per sfuggire a sua volta alle nozze con la vedova di Valerio. Nel frattempo, un'altra fanciulla, Aurelia, era stata strappata dai corsari al padre Guicciardo Gualandi e si trovava nelle mani di Rinuccio Corso: Gismondo Castrucci, innamorato di lei, finge di essere il suo vero padre e promette a Rinuccio come ricompensa centocinquanta scudi in tanti drappi trafugati al fratello. Alla fine si scopre che Camilla è figlia di Cornelio, riscattata dai Lanzi da un gentiluomo, e riappare anche il figlio Valerio che permette così i due matrimoni tra Mario e Camilla e tra Gismondo e Aurelia
**'''''Trama'''''
**Bartolo desidera dare in moglie al proprio figlio Ippolito la giovane Laura, creduta vedova di Claudio Fidamanti e figlia del vecchio Ilario. Ippolito, che ama invece Marietta, cerca di evitare il matrimonio. Alla fine si scopre che Claudio non è morto e quindi Laura non è più vedova, mentre Marietta risulta essere figlia dello stesso Ilario.
== Bibliografia ==
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