Władysław Gomułka: differenze tra le versioni

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È stato il leader del paese e del [[Partito Comunista]] [[Polonia|polacco]] ed occupava: nel [[1948]] occupava la carica di segretario generale del partito, quando cadde in disgrazia agli occhi di [[Stalin]]:. fuFu allora destituito sotto l'accusa di ''deviazionismo nazionalistico di destra'' e più tardi arrestato. Riabilitato dopo la pubblicazione del [[rapporto Chruščёv]], fu nominato nuovamente segretario generale del P.C. polacco nel corso di una drammatica riunione del [[Politburo del Partito Operaio Unificato Polacco|politburo]] nell'ottobre [[1956]], malgrado le diffide di [[Nikita Sergeevič Chruščёv|Chruščëv]] e [[Vjačeslav Molotov|Molotov]]. Con il ritorno al potere di Gomułka, la Polonia si avviò verso una forma ibrida di ''comunismo nazionale'', fortemente condizionata tuttavia dalla presenza di truppe sovietiche in territorio polacco.
 
Gomułka sopravvisse alla [[Grande Purga]] del 1938, nella quale molti membri del KPP perirono per mano del regime di [[Stalin]]. Egli divenne uno dei più importanti comunisti polacchi. Nel 1943 convinse Stalin che doveva essere ripristinata una qualche forma di partito comunista polacco e prese parte alla creazione del [[Partito dei Lavoratori Polacchi]] (''Polska Partia Robotnicza''). Fu vice primo ministro nel [[Governo provvisorio della Repubblica di Polonia]] (''Rząd Tymczasowy Rzeczypospolitej Polskiej'') dal gennaio al giugno 1945, e nel [[Governo provvisorio di unità nazionale]] (''Tymczasowy Rząd Jedności Narodowej''), dal giugno 1945 al 1947. Fu una figura importante del governo comunista dell'epoca, e aiutò i comunisti a manipolare il risultato del [[referendum]] [[3xTAK]] del 1946 e le [[elezioni legislative polacche del 1947]] e divenne, come lui stesso disse, "l'[[egemone]] di Polonia".