Carlo Gesualdo: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m Annullate le modifiche di 79.62.245.124 (discussione), riportata alla versione precedente di 80.116.176.152
Riga 101:
Si è commesso, e molti continuano a commettere l'errore di interpretare la musica di Gesualdo in termini autobiografici, limitati ad alcuni episodi, in particolare al tradimento ed all'assassinio della prima moglie. Egli fu certamente uno spirito introverso, tormentato e malinconico; la vita non gli diede molte gioie e lo colpì con sofferenze fisiche e psichiche, con delusioni, con perdite dolorose. Ma non bisogna dimenticare che Carlo era secondogenito<ref>Al riguardo si veda l'albero genealogico riportato nel libro Michele Zarrella, ''Carlo Gesualdo il suo albero genealogico e la sua città'', Civitatis Iesualdinæ, 1995</ref> e che aveva avuto una rigida educazione religiosa e musicale.
 
Inoltre era nipote di due cardinali, di cui uno poi santo, e il padre, discreto letterato e amante della musica, era molto legato ai Gesuiti ed era mecenate dei musici napoletani più famosi di quel tempo. Pertanto a parte ogni movente di pia espiazione occorre vedere nella musica di Gesualdo l'artista ardito e manierista. Il suo genio musicale, i suoi estremi rivolgimenti cromatici, le sue stupefacenti invenzioni artistiche (i cui procedimenti, però, si fondano sulle classiche leggi del contrappunto antico) consentono alla sua musica eccelsa di dire quello che non possono dire semplicemente le parole, tanto da meritare il titolo di Principe dei musici. Gesualdo non come il primo dei barocchi, quindi, ma come l'ultimo dei rinascimentali.
 
==Eredità==