Indeterminismo: differenze tra le versioni

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L'indeterminismo viene introdotto nella fisica moderna dalle [[Principio di indeterminazione di Heisenberg|disuguaglianze di Heisenberg]]:<ref name=heisenberg>{{cita pubblicazione|nome=W.|cognome=Heisenberg|anno=1927|titolo=Über den anschaulichen Inhalt der quantentheoretischen Kinematik und Mechanik [Sul contenuto intuitivo della cinematica e della meccanica nella teoria quantistica]|rivista=Zeitschrift für Physik|volume=43|numero=4|pp=172–178}} Traduzione italiana di S. Boffi: S. Boffi, ''Il principio di indeterminazione'', Università degli studi di Pavia, Pavia 1990, pp. 45-74, ISBN 8885159036, on-line: www2.pv.infn.it/~boffi/Werner.pdf</ref>
{{Citazione|''Se si accetta che l'interpretazione della meccanica quantistica qui proposta sia corretta già in alcuni punti essenziali, allora dovrebbe essere permesso di affrontare in poche parole le conseguenze di principio. [...] nella formulazione netta del principio di causalità: "se conosciamo in modo preciso il presente, possiamo prevedere il futuro", non è falsa la conclusione, bensì la premessa. In linea di principio noi non possiamo conoscere il presente in tutti i suoi dettagli. [...] siccome tutti gli esperimenti sono soggetti alle leggi della meccanica quantistica e quindi all'equazione <math>\Delta x \cdot \Delta p_x \, \sim \, h</math>, mediante la meccanica quantistica viene stabilita definitivamente la non validità del principio di causalità.{{#tag:ref|In effetti, le relazioni d'indeterminazione implicano la non validità del ''determinismo'' (come si evince fin dal nome di tali relazioni), ''non'' della ''causalità''.<ref name="laudisa">{{cita pubblicazione|autore= F. Laudisa |titolo = La causalità nella fisica del XX secolo: una prospettiva filosofica |rivista = Quaestio - Annuario di storia della metafisica |volume= 2 |anno=2002| pagine= 609-634| DOI = 10.1484/J.QUAESTIO.2.300479}}</ref> Questa distinzione non era chiara tra la fine degli anni '20 e i primi anni '30 del Novecento.<ref name="pettoello">{{cita pubblicazione|autore= R. Pettoello |titolo = Causalità e realtà nel dibattito sulla meccanica quantistica degli anni ’30 del novecento. Una possibile ricostruzione |rivista = Rivista di storia della filosofia |anno=2014| pagine= 83-126| DOI = 10.3280/SF2014-001004}}</ref> [[MaxWerner BornKarl Heisenberg]] scrisse in un articolo del 1927 su indeterminazione quantistica e perdita della causalità in modo analogo ad Heisenberg: «''L'impossibilità di misurare esattamente tutti i dati di uno stato impedisce la predeterminazione dello svolgimento successivo. Di conseguenza, il principio di causalità perde, nella sua comune formulazione, ogni senso. Infatti, se è impossibile per principio conoscere tutte le condizioni (cause) di un processo, diventa un modo di dire vuoto che ogni evento ha una causa.''»<ref name="born1"heisenberg/>{{cita pubblicazione|nome=M.|cognome= Schlick|anno=1931|titolo=Die Kasualität in der gegenwärtigen Physik [La causalità nella fisica contemporanea]|rivista= Die Naturwissenschaften|volume=19|numero= 7|pagine= 145-1621927}} Traduzione italiana: ''La causalità nella fisica contemporanea'', in ''Tra realismo e neo-positivismo'', Il Mulino, Bologna 1974, citazione da Born a pp.55-56.</ref>
Ma in seguito lo stesso Born cambiò opinione: nella meccanica quantistica «''non è la causalità propriamente detta ad essere eliminata, ma soltanto una sua interpretazione tradizionale che la identifica con il determinismo.''»<ref name="born2">M. Born, ''Filosofia naturale della causalità e del caso'', Boringhieri, Torino 1982, p.129.</ref>}}''|[[Werner Karl Heisenberg]],<ref name=heisenberg/> 1927}}
 
In effetti, le relazioni d'indeterminazione implicano la non validità del ''determinismo'' (come si evince fin dal nome di tali relazioni), ''non'' della ''causalità''.<ref name="laudisa">{{cita pubblicazione|autore= F. Laudisa |titolo = La causalità nella fisica del XX secolo: una prospettiva filosofica |rivista = Quaestio - Annuario di storia della metafisica |volume= 2 |anno=2002| pagine= 609-634| DOI = 10.1484/J.QUAESTIO.2.300479}}</ref> Questa distinzione non era chiara tra la fine degli anni '20 e i primi anni '30 del Novecento.<ref name="pettoello">{{cita pubblicazione|autore= R. Pettoello |titolo = Causalità e realtà nel dibattito sulla meccanica quantistica degli anni ’30 del novecento. Una possibile ricostruzione |rivista = Rivista di storia della filosofia |anno=2014| pagine= 83-126| DOI = 10.3280/SF2014-001004}}</ref> [[Max Born]] scrisse in un articolo del 1927 su indeterminazione quantistica e perdita della causalità in modo analogo ad Heisenberg: «''L'impossibilità di misurare esattamente tutti i dati di uno stato impedisce la predeterminazione dello svolgimento successivo. Di conseguenza, il principio di causalità perde, nella sua comune formulazione, ogni senso. Infatti, se è impossibile per principio conoscere tutte le condizioni (cause) di un processo, diventa un modo di dire vuoto che ogni evento ha una causa.''»<ref name="born1">{{cita pubblicazione|nome=M.|cognome= Schlick|anno=1931|titolo=Die Kasualität in der gegenwärtigen Physik [La causalità nella fisica contemporanea]|rivista= Die Naturwissenschaften|volume=19|numero= 7|pagine= 145-162}} Traduzione italiana: ''La causalità nella fisica contemporanea'', in ''Tra realismo e neo-positivismo'', Il Mulino, Bologna 1974, citazione da Born a pp.55-56.</ref>
Basta infatti riscrivere l'indeterminazione posizione/momento
Ma in seguito lo stesso Born cambiò opinione: nella meccanica quantistica «''non è la causalità propriamente detta ad essere eliminata, ma soltanto una sua interpretazione tradizionale che la identifica con il determinismo.''»<ref name="born2">M. Born, ''Filosofia naturale della causalità e del caso'', Boringhieri, Torino 1982, p.129.</ref>}}''|[[Werner Karl Heisenberg]],<refBasta infatti riscrivere l'indeterminazione name=heisenbergposizione/>momento 1927}}
:<math>\Delta x \cdot \Delta p_x \, \ge \, \frac{\hbar}{2} </math>
nella forma