Camille Pissarro: differenze tra le versioni

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{{citazione|Dopo aver sperimentato questa teoria per quattro anni per poi abbandonarla, non mi posso più considerare un neo-impressionista ... Quella neo-impressionista era una tecnica che non mi consentiva di essere ligio alle mie sensazioni e che, pertanto, mi impediva di rappresentare la vita, il movimento: né potevo essere fedele agli effetti ammirevoli e caotici della natura, o magari conferire un carisma al mio disegno ... Alla fine ho rinunciato|Camille Pissarro<ref>{{cita libro|autore=John Rewald|titolo=Camille Pissarro|editore=Harry N. Abrams|anno=1989}}</ref>}}
==== Tematiche ====
Esasperato, il pittore avrebbe coraggiosamente ripreso la sua antica maniera nel 1890, ma stavolta con un rinnovato vigore e con un'esperienza ora decisamente consolidata. A questa rivoluzione del linguaggio pittorico corrisponde un profondo rinnovamento dei contenuti: se prima dell'approdo neoimpressionista CaillebottePissarro era interessato soprattutto a una registrazione degli aspetti cangianti del suolo e della natura, raffigurati con le armonie dei bruni e dei rossi, ora la sua attenzione era rivolta agli spazi urbani di Parigi, spesso raffigurati da audaci prospettive collocate in alto. Il repertorio pittorico di Pissarro dunque si arricchisce di prospettive dinamiche di boulevard, piazze, fiumi e ponti, nel tentativo di sublimare in arte l'animata e vibrante vita urbana della ''ville lumière''.<ref name=ein>Einaudi, ''Enciclopedia dell'arte'', voce: Pissarro, Camille.</ref>
 
== Opere ==