Neopaganesimo: differenze tra le versioni

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Le religioni neopagane non pongono l'uomo al di sopra del cosmo, tanto meno quale essere eletto da una qualche entità [[trascendenza|trascendente]], ma lo considerano come uno degli infiniti prodotti dell'[[evoluzione]] dell'esistente e dunque dell'attività ciclica divina, che costituisce il sostrato dell'intera esistenza. L'essere umano è divino, come lo è ogni cosa, e il suo ruolo all'interno dell'universo è simile a quello di un gestore della società umana, ma non dell'intera natura. Il compito dell'uomo è garantire la costituzione di una società armoniosa, caratterizzata da un equilibrio di pace interno, basato sul reciproco rispetto tra gli individui, ed esterno, basato sull'ordine delle leggi naturali. Le religioni neopagane riallacciano il legame tra l'uomo e la [[natura]], di cui è parte integrante.
 
Dal rifiuto sia della [[trascendenza]], cioè della visione di un [[Dio]] posto al di fuori del cosmo in una dimensione spirituale opposta o parallela alla dimensione materiale, sia della visione personalistica della divinità, in favore di un sostanziale panteismo consegue un'interpretazione totalmente [[relativismo|relativistica]] e soggettiva delle categorie morali di [[beneBene (eticafilosofia)|bene]] e di [[male]] e della loro dicotomia, variabile in funzione dell'individuo, dell'ambiente sociale e dell'epoca storica.<ref name="La salvezza senza fede"/> L'etica, in generale, è una libera elaborazione dell'uomo in funzione della società in cui vive e in nessun modo una dottrina che lo trascenda. Ne discende un'etica collettiva e cooperativa, garantita dall'armonia sociale basata fondamentalmente sui principi di accettazione delle differenze e sul rispetto della natura.
 
== Differenze e affinità tra Neopagani e Ricostruzionisti ==