Coscienza (psicologia): differenze tra le versioni
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La '''coscienza''' (''Nella formulazione freudiana, in tedesco Bewusstsein'') è una qualità della [[mente]] che di solito include altre qualità quali ad esempio la [[soggettività]], la [[autoconsapevolezza]], la [[conoscenza]] e la capacità di individuare le relazioni tra sé e il proprio ambiente circostante.
Nel linguaggio comune, si intende per ''coscienza'' la [[consapevolezza]] dell'ambiente circostante e la facoltà di interagire con esso; ciò in contrasto all'[[inconsapevolezza]]. L'espressione 'livelli di coscienza' indica che la coscienza pare variare a seconda dei diversi stati mentali (come per esempio l'[[immaginazione]] e i sogni a occhi aperti). L'incoscienza si definisce, per negazione, come lo stato mentale nel quale la coscienza è assente. In alcuni filoni di pensiero, soprattutto religiosi, la coscienza non si estingue dopo la morte ed è presente anche prima della nascita.
Ma, appena oltre la percezione comune, la coscienza è ben difficile da definire o individuare. Molte tradizioni culturali e religiose situano la coscienza in un'[[anima]] separata dal corpo. Per contro, molti scienziati e filosofi considerano la coscienza qualcosa di inseparabile dalle funzioni neurali del [[cervello]].
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