Romanzo greco: differenze tra le versioni

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==Primi interessi scientifici==
Il primo ad interessarsi in maniera scientifica al romanzo greco è stato [[Erwin Rohde]] col suo saggio "''[[Il romanzo greco ed i suoi precursori]]"'' (Der griechische Roman und seine Vorläufer, 1876) nel quale si concentra più che altro sulla ricerca di un genere di derivazione del romanzo piuttosto che ad uno studio dei contenuti in sé; Rohde infatti, come la maggior parte degli studiosi del suo tempo non nutre un particolare interesse per le tematiche e le vicende del romanzo greco ma, al contrario, lo stesso viene spesso relegato al rango di genere di minore interesse. La derivazione che lo studioso propone sarebbe quella dell'elegia amorosa alessandrina e del racconto di viaggio, mentre la cronologia che lui sostiene sarebbe quella della cosiddetta [[seconda sofistica]], II-III secolo d.C.
Se per smentire la rigida cronologia suggerita sono bastati pochi anni con il rinvenimento (1893) del frammento papiraceo del [[Romanzo di Nino e Semiramide]] (la storia dell'amore giovanile del re assiro Nino per sua cugina [[Semiramide]]) datato I secolo a.C., ne sono stati invece necessari molti di più per smantellare l'impostazione che faceva derivare il romanzo da un altro genere tramite una specie di "derivazione biologica". Di volta in volta infatti gli studiosi, sulla falsariga della teoria di Rohde, cambiavano il genere di riferimento: le storiografie alessandrine, racconti popolari, esercizi nelle scuole di retorica ecc.
Lo studioso [[B. E. Perry]] è stato il primo a rilevare l'impossibilità della ricerca basata su questo metodo di indagine. È preferibile considerare il romanzo come un genere dotato di una identità propria sebbene contenente suggestioni dall'intero mondo culturale greco: da Omero alla commedia nuova, da Apollonio Rodio all'anonimo autore del romanzo di Alessandro.