Ferdinando Palasciano (nave ospedale): differenze tra le versioni

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Il 21 marzo l<nowiki>'</nowiki>''Italia'' raggiunse il continente americano, [[ormeggio|ormeggiandosi]] a [[Pernambuco]], dove si trattenne sino al 25 marzo<ref name="anmitaranto"/><ref name="marinaiditalia"/>. Subito furono avviate relazioni commerciali<ref name="anmitaranto"/><ref name="marinaiditalia"/>. Il piroscafo prese poi di nuovo il mare, costeggiando l'America Latina verso sud e toccando i principali porti di [[Brasile]], [[Uruguay]] ed [[Argentina]]: [[Salvador (Brasile)|Bahia]], Baia di Espirito Santo (aprile 1924), [[Rio de Janeiro]], [[Santos]], [[Florianopolis]], [[Rio Grande do Sul]], [[Montevideo]], [[Buenos Aires]] e [[Bahía Blanca (Argentina)|Bahia Blanca]]<ref name="anmitaranto"/><ref name="marinaiditalia"/>. Dopo aver raggiunto [[Punta Arenas]], l'11 giugno 1924 l<nowiki>'</nowiki>''Italia'' attraversò lo [[stretto di Magellano]], incontrando [[vento]] e [[mare]] inconsuetamente calmi, poi iniziò a risalire la costa opposta del continente, toccando i principali porti di [[Cile]], [[Perù]], [[Ecuador]] e [[Colombia]]: Baia Fortescue, [[Coronel (Cile)|Coronel]], [[Talcahuano]] (giugno 1924), [[Valparaiso]], [[Antofagasta]], [[Iquique]], [[Arica]], Mollendo, [[Callao]] e [[Guayaquil]]<ref name="anmitaranto"/><ref name="marinaiditalia"/>. Dopo aver attraversato il [[canale di Panama]], la nave raggiunse [[Colon]] in agosto, proseguì visitando il [[Messico]] e le [[Antille]], toccando [[Veracruz]], [[L'Avana]] (agosto 1924) e [[Port-au-Prince]], dopo di che tornò verso sud visitando [[Cartagena de Indias|Cartagena]], Porto Columbia, [[La Guaira]] e [[Port of Spain]], all'estremità nordorientale dell'America Latina<ref name="anmitaranto"/><ref name="marinaiditalia"/>. Il 29 settembre 1924 l<nowiki>'</nowiki>''Italia'' lasciò Port of Spain per tornare in patria: il 20 ottobre il piroscafo raggiunse La Spezia, dopo aver percorso 23.000 miglia e fatto scalo in 31 porti di dodici nazioni straniere<ref name="anmitaranto"/><ref name="marinaiditalia"/><ref name="larepubblica"/>.
 
La crociera ebbe un successo superiore alle aspettative: l'esposizione itinerante fu visitata da circa 2.000.000 di persone, e le transazioni commerciali superarono la somma di 120.000.000 di [[lira italiana|lire]]<ref name="anmitaranto"/><ref name="marinaiditalia"/>. Durante la navigazione furono organizzanteorganizzate anche esposizioni a terra, a [[San Paolo (Brasile)|San Paolo]], [[Lima (Perù)|Lima]], Buenos Aires, [[Santiago del Cile|Santiago]]<ref name="larepubblica"/>. Se sotto il profilo della pubblicizzazione dei prodotti italiani il viaggio ebbe un notevole successo, sotto quello dello studio dei mercati più adatti su cui venderli non fu possibile fare molto a causa della mancanza di tempo<ref name="larepubblica"/>. Il successo pubblico non fu del tutto sfruttato anche perché le attenzioni [[colonialismo|coloniali]] si erano andate spostando verso l'[[Africa]].
 
Le fonti divergono sull'accoglienza riservata alla nave<ref name="anmitaranto"/><ref name="marinaiditalia"/>. Secondo alcune, in [[Argentina]] l'accoglienza fu calorosa verso l'equipaggio, mentre fu più fredda nei confronti dei rappresentanti del fascismo, ma si trattò dell'unica occasione<ref name="anmitaranto"/><ref name="marinaiditalia"/>. I [[giornale|giornali]] dell'epoca celebrarono un'accoglienza trionfale riservata dalle varie comunità italiane, comprensiva di comitati d'accoglienza di tali comunità, [[fuoco d'artificio|fuochi d’artificio]] e picchetti in [[divisa]] a rendere gli onori<ref name="larepubblica"/>. In diverse città si tennero cerimonie ufficiali e [[banchetto|banchetti]]<ref name="larepubblica"/>. Il [[ministro degli esteri]] brasiliano celebrò Mussolini come un «''eroe vittorioso''», il capo della diplomazia dell'Argentina definì l'Italia «''disciplinata e formidabile, sicura di sé, raggiante di fede giovanile e di fiducia nell' avvenire''»<ref name="larepubblica"/>. Secondo altre fonti, invece, in alcune località l'accoglienza fu invece piuttosto tiepida a causa soprattutto del [[delitto]] Matteotti: in particolare a [[Montevideo]], ove vi era una consistente tradizione [[radicalismo|radicale]], in Messico, ove l'[[antifascismo]] era piuttosto forte, a [[Cuba]], a Valparaiso (dove la nave giunse durante un [[comizio]] [[anarchia|anarchico]]) ed a Santiago (i cui [[studente|studenti]] universitari contestarono Giuriati gridando «''Viva Matteotti!''»)<ref name="larepubblica"/>.