Cratere di Chicxulub: differenze tra le versioni

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Hildebrand scoprì un tipo di ghiaia colorata in verdastro-marrone contenente un eccesso di [[iridio]], che mostrava anche piccoli granuli di [[quarzo]] sottoposti a stress termico e pressorio e piccole sferule di silicio [[vetro|vetrificato]] che sembravano essere [[tectite|tectiti]]. Lui ed il suo tutor universitario [[William V. Boynton]] pubblicarono i risultati di una ricerca sulla stampa scientifica, suggerendo non solo che i depositi fossero il risultato di un impatto asteroidale sulla Terra, ma anche che l'impatto non potesse essere stato distante più di 1.000 chilometri.
 
Tale circostanza, dal momento che nessun cratere di alcun tipo era noto nel bacino dei Caraibi, non risultò di particolare interesse. Hildebrand e Boynton riportarono la loro scoperta ad una conferenza geologica internazionale, suscitando un vivo interesse.
 
Indizi basati sulla densità del materiale eiettato segnalavano la possibile ubicazione dei crateri d'impatto al largo della costa nord della [[Colombia]] oppure vicino all'angolo occidentale di [[Cuba]]. Infine [[Carlos Byars]], un reporter del [[Houston Chronicle]], contattava Hildebrand e gli diceva che un geofisico noto come [[Glen Penfield]] aveva scoperto quello che poteva essere il cratere da impatto nel [[1978]], sepolto nella parte nord della penisola dello [[Yucatán]].