Menadi: differenze tra le versioni

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Dalle Menadi e dal mito di Dioniso trae le proprie origini un culto, verosimilmente mistico, definito "menadismo", in cui era previsto anche un rituale caratterizzato dalla consumazione di carni crude ([[omofagia]]).
 
Una menade è anche il soggetto di una delle più importanti opere artistiche dello scultore [[Skopas]], la ''[[Menade danzante]]'' (330 a.C.), di cui sopravvive solo una copia romana alta 45 centimetri ed, esposta all'Albertium Museum di [[Dresda]]. InL'originale questafaceva operaun notiamotempo parte di un contrastocomplesso scultoreo, andato perso, che comprendeva la accesoraffigurazione di luci-ombreDioniso e ildel corposuo ècorteo.<ref>Giuseppe spintoNifosì, ''Arte in dueopera. direttrici divergentivol. 1 Dalla preistoria all'arte romana'', Laterza, 2015</ref>
 
Nell'iconografia classica le menadi vengono raffigurate come l'oggetto del desiderio dei [[Satiro|satiri]] tra le braccia dei quali vengono spesso raffigurate.