Una giornata di Ivan Denisovič: differenze tra le versioni

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'''''Una giornata di Ivan Denisovič''''' è un [[romanzo]] di [[Aleksandr Solženicyn]] pubblicato il 18 novembre 1962 sulla rivista letteraria sovietica ''Novyj Mir''. Racconta la brutale esistenza quotidiana in un [[gulag]] sovietico di un prigioniero, detenuto politico, negli anni Cinquantacinquanta. L'idea dell'Autore che fa da sfondo a tutto il racconto è quella di mostrare come sia possibile per l'uomo conservare intatta la propria dignità umana pur essendo immerso in un "inferno"<ref>Francesca Saltalamacchia, «L'incontro di Italo Calvino e Aleksandr Solženicyn ne La giornata di uno scrutatore»,, in ''Lettere Italiane'', 2015/2, p.390</ref>.
 
== Genesi ==
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Nel 2006 uscì l'edizione definitiva approvata da Solženicyn, che ristabiliva la lezione originale del testo.<ref>Ermanno Cavazzoni, «I momenti «fortunati» di Ivan», ''Domenica. Il Sole 24 Ore'', 18 giugno 2017, p. 24</ref>
 
Solženicyn fu condannato a otto anni di lavoro forzato nei Gulag, dal 1945 al 1953; la pena fu allora trasformata in esilio interno, e lui spedito in campo di lavoro rurale del Kazakistan. Nel 1956, dopo il discorso segreto di Kruscev, fu liberato dall'esilio ed esonerato, diventando professore di matematica in una scuola secondaria di Riazan, a sudest di Mosca. ''Una giornata di Ivan Denisovič'' pose l'autore all'attenzione dell'Occidente, che scoprì le terribili condizioni dei reclusi nei campi di lavoro. Negli anni Sessantasessanta, egli andò componendo contemporaneamente [[Padiglione cancro|''Divisione cancro'']] e [[Arcipelago Gulag|''Arcipelago Gulag'']], il suo capolavoro. Ma la maggiore repressione instaurata dopo la rimozione dal potere di Kruscev gli impedì di pubblicarli. Nel 1969, Solženicyn fu espulso dall'[[Unione degli scrittori]], e l'anno successivo vinse il [[Premio Nobel per la letteratura]], che non poté ritirare a [[Stoccolma]]. Nel febbraio 1974, fu espulso dall'[[Unione Sovietica|URSS]], finendo a vivere in esilio negli [[Stati Uniti d'America|USA]]. Fece ritorno in Russia solo nel 1994.
 
== Trama ==
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== Traduzioni italiane ==
* {{Cita libro|titolo=Una giornata di Ivan Denissovic|trad=Giorgio Kraiski|edizione=Collana Romanzi moderni|anno=1963|editore=Garzanti|città=Milano|mesetrad=gennaio[[Giorgio Kraiski]]|annomese=1963gennaio}}
* {{Cita libro|titolo=Una giornata di Ivan Denisovič <small>(contiene anche: La casa di Matrjona, Alla stazione)</small>|trad=[[Raffaello Uboldi]]|edizione=Collana I Coralli n.169|anno=1963|editore=Einaudi|città=Torino|trad=[[Raffaello Uboldi]]}}
* {{Cita libro|altri=traduzione e cura di [[Ornella Discacciati]]|titolo=Una giornata di Ivan DenosovičDenisovič <small>(contiene anche: La casa di Matrëna, Accadde alla stazione di Cočetovka)</small>|altri=trad. e cura di Ornella Discacciati|edizione=Collana Letture n.75|anno=2017|editore=Einaudi|città=Torino|anno=2017|isbn=978-88-06-22433-2}} [prima traduzione dall'edizione integrale edita nel 2006]
 
== Note ==