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La stampa popolare - romanzi, riviste, e giornali, cioè materiale di interesse di una larga porzione di pubblico - si espanse rapidamente durante il XIX secolo. Poiché crebbe la domanda per materie stampate, così crebbero anche le opportunità per illustratori e artisti di belle arti. In questo periodo, c'era che una minore distinzione fra belle arti e arti commerciali, e come risultato, alcuni degli artisti mondiali di punta, crearono illustrazioni per libri e riviste.
 
In Inghilterra, Charles Dickens accolse in servizio [[George Cruikshank]] e [[Phiz|Habelot Browne]], meglio conosciuto come Phiz. Lewis Carroll, o Charles Dodgson, si rivolsero al talento di [[John Tenniel|Sir John Tenniel]] nel 1865 per illustrare ''Alice's Adventures in Wonderland'' e successivamente, ''Trough the Looking Glass''. Altri illustratori inglesi degni di nota furono Charles Keane, [[George du Maurier|George Du Maurier]], e [[Aubrey Beardsley]]. Alcuni di questi artisti otteneroottennero la propria prima fama per i loro contributi a ''Punch, The London Illustrated News'', e ''The Yellow Book''.
 
Prima dell'età Vittoriana, i paesi occidentali avevano la tendenza a considerare i bambini come piccoli adulti. I vittoriani svilupparono un atteggiamento più sensibile, e questo fu provato dallo sviluppo di toy books, libri con immagini a colori per bambini in età prescolare.<ref name=":0" /> Diversi artisti inglesi produssero libri ben progettati e illustrati, con un uso sobrio del colore, stabilendo un approccio alla grafica per bambini che è ancora in uso oggi. Fra questi: [[Walter Crane]], [[Randolph Caldecott]] e [[Kate Greenaway]].