Giacomo II d'Inghilterra: differenze tra le versioni

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=== Le ribellioni ===
{{Vedi anche|Ribellione di Monmouth}}
[[File:James Scott.jpg|thumb|rigthright|200px|Ritratto di [[James Scott, I duca di Monmouth]], nipote di Giacomo II.]]
Ben presto Giacomo II si vide costretto ad affrontare una ribellione che divenne nota con il nome di [[ribellione di Monmouth]]. I membri del partito Whig che avevano organizzato la congiura per assassinare re Carlo e Giacomo erano stati in larga parte esiliati nei Paesi Bassi. Tra loro i due personaggi di maggiore rilievo erano [[James Scott, I duca di Monmouth|James Scott, duca di Monmouth]], figlio illegittimo di Carlo II, e [[Archibald Campbell, IX conte di Argyll|Archibald Campbell, conte di Argyll]]. Tuttavia questo gruppo era disomogeneo e male organizzato; quando Giacomo divenne re pensarono fosse giunto il momento adatto per colpire, ma impiegarono sei mesi ad organizzare le loro forze.<ref>Kishlansky, p. 345.</ref> Alla fine decisero che l'attacco si sarebbe diviso in due parti: una, comandata da Argyll, sarebbe sbarcata in Scozia, dove il conte poteva contare su una vasta clientela e sull'appoggio del [[clan Campbell]]; l'altra, guidata da Monmouth, avrebbe invece iniziato la sua marcia su Londra dalla zone occidentale del regno.<ref name="Harris, pp. 75-76">Harris, pp. 75-76.</ref> La spedizione di Argyll ebbe vita breve: il conte fu catturato presso il piccolo villaggio scozzese di [[Inchinnan]] il 18 giugno 1685; portato prigioniero presso [[Edimburgo]], venne condannato a morte per tradimento il 30 giugno.