Catastrofe di Nedelin: differenze tra le versioni

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Il 23 ottobre 1960 alle 8:00 l'R-16 (articolo 8K64/No. LD1-ZT) venne posizionato sulla rampa di lancio 41 nel [[Cosmodromo di Bayqoñyr]]. Durante la procedura di rifornimento, malgrado la pericolosità dell'operazione, più di 150 persone si trovano sulla rampa di lancio, compreso lo stesso Nedelin e il progettista Jangel'<ref name=":1" />.
 
Jangel' e il suo staff, a causa delle problematiche relative ai "dischi", adottarono una decisione drastica che si rivelerà poi fatale: decisero di far esplodere i dischi a terra subito dopo il rifornimento e, per controllarne il corretto funzionamento, avrebbero disposto dei tecnici in modo che potessero udire il fluire dei composti nei condotti. All'interfono venne dato l'annuncio che si sarebbero fatti esplodere i dischi del primo stadio e i tecnici si prepararono. Invece di udire il rumore delle cariche pirotecniche del primo stadio si sentirono quelle del secondo stadio e subito dopo un colpo sordo provenire dal primo stadio causato dall'attivazione non prevista della valvola di cut-off. Il pannello di controllo del missile indicava inoltre che il PRT non era nella posizione iniziale (ciò indicava che il sistema non era sufficientemente isolato dalle piccole variazioni di corrente). Secondo alcune fonti ci fu anche una piccola perdita di combustibile<ref name=":0" />.
 
In seguito all'erroneo azionamento delle cariche pirotecniche, i sistemi del secondo stadio entrarono nella "posizione di lancio" con l'attivazione della batteria interna e l'inizio della sequenza prevista. I tecnici allora scollegarono la batteria interrompendo la sequenza.