Aborto ritenuto: differenze tra le versioni

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L''''aborto ritenuto''' o '''aborto interno''' è caratterizzato dalla morte intrauterina dell'[[embrione]] o del feto senza la successiva espulsione del materiale ovulare.<br>
 
La sintomatologia che indirizza il sospetto verso l'[[aborto]] ritenuto è caratterizzata dalla regressione dei fenomeni simpatici che accompagnano la [[gravidanza]], dalla mancanza di movimenti del [[feto]], dalla mancanza di battito fetale e, se avviene nel secondo trimestre, dalla [[montata lattea]]. Sono generalmente assenti, invece, contrazioni e [[metrorragia]].<br>
Solitamente si parla di aborto interno nel primo trimestre, fino a 12-13 settimane, e di morte endouderina man mano che la gravidanza è più avanzata. Nel secondo trimestre si utilizzano indifferentemente le due definizioni. In ogni caso per la legge italiana è definito aborto fino a 28 settimane e nato morto dopo le 28 settimane.
La diagnosi è ecografica: l'[[ecografia]] mostra infatti l'assenza di movimenti e di battito fetale, con possibili echi disorganizzati o sacco fetale anembrionario (il cosiddetto "uovo cieco"). L'[[Gonadotropina corionica|HCG]] può rimanere alto, per la possibile permanenza di parte di [[trofoblasto]] attivo.<br>
 
La terapia dell'aborto interno che si verifichi prima di 12 settimane di [[gestazione]] è l'aspirazione o svuotamento della cavità uterina, mentre, se la gravidanza è in fase più avanzata, è possibile l'inserimento di ovuli vaginali a base di [[prostaglandine]] che portano all'espulsione del materiale embrionale.
La diagnosi è ecografia, perlopiù casuale, a seguito perdite ematiche o per un controllo di routine. Può verificarsi la regressione dei fenomeni simpatici che accompagnano la [[gravidanza]], ma è normale che spariscano. Maggiore significato può avere la scomparsa dei movimenti del [[feto]] nelle gravidanza più avanzate dopo le 18-20 settimane, ma è sempre l'assenza del battito fetale all'ecografia che conferma la diagnosi di aborto interno o di morte fetale. Il cosiddetto "uovo cieco" o anembrionato è solo una varietà precoce di aborto interno. L'[[Gonadotropina corionica|HCG]] non ha rilevanza clinica essendo prodotto dal [[trofoblasto]], che rimane attivo più a lungo.<br>©La terapia dell'aborto interno è analoga a quello della interazione volontaria della gravidanza (IVG) e può essere di attesa, medica o chirurgica.
 
La condotta di attesa non dovrebbe superare le due settimane, tenendo presente che la gravidanza è solitamente interrotta giorni o settimane prima della diagnosi. Consiste nell'attendere il verificarsi di una espulsione spontanea ed è consigliabile solo nelle prime settimane di gravidanza.
 
La terapia medica è a base di prostaglandine (misoprostolo o igemeprost). Se è precedute dalla somministrazione del mifepristone, 24-48 ore prima, è più efficace, con meno sintomi e meno effetti collaterali, perché riduce le dosi e le somministrazioni della prostaglandina impiegata. Nell'intervallo tra il mifepristone e la prostaglandina la donna può comportarsi normalmente non avendo sintomi ulteriori a quelli già presenti. La terapia medica può essere utilizzata sia nel primo che nel secondo trimestre, con opportune dosi e intervalli di somministrazione. Nelle prime settimane e nel primo trimestre l'espulsione avviene in poche ore. Nelle gravidanze più avanzate l'induzione del travaglio abortivo può durare 24-48 ore.
 
La terapia chirurgica può essere utilizzata sia nel primo che nel secondo trimestre. Si tratta di una aspirazione con svuotamento strumentale dell'utero previa dilatazione del colo dell'utero. E' opportuno somministrare una prostaglandina (misoprostolo o gemeprost) 2-3 ore prima per preparare il collo e ridurre il traumatismo della datazione. Nelle gravidanze più avanzate è possibile somministrare il mifepristone 24-48 prima della prostaglandina per favorire ulteriormente lo svuotamento chirurgico.
 
Le complicazioni gravi sono rare sia per gli interventi medici che per quelli chirurgici. Sono simili a quelle degli aborto volontari (IVG). Le perdite ematiche dopo l'espulsione o l'aspirazione possono durare da pochi giorni a a una decina di giorni, a volte più a lungo. Il flusso mestruale tornerà dopo circa 40-50 giorni.
 
Dopo un aborto è già possibile rimanere incinta nel primo mese, anche se più difficile. Dopo il primo mese la situazione torna quella di sempre. Non è necessario attendere mesi per cercare una nuova gravidanza, fatto salvi problemi di fertilità precedenti o particolari condizioni psicologiche.
 
E' possibile richiedere il materiale abortivo per una sepoltura entro 24 ore dall'espulsione. Altrimenti verrà considerato come tutto il materiale organico umano e conferito per l'incenerimento sanitario. Dopo le 20 settimane i feti verrano conferiti al cimitero del comune.
 
==Bibliografia==