Michela Ponzani: differenze tra le versioni

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Come componente del gruppo di ricerca della Commissione storica bilaterale italo-tedesca (Deutsch-italianische Historikerkommission), istituita dai [[Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale|Ministeri degli Affari Esteri]] della [[Italia|Repubblica italiana]] e della [[Germania|Repubblica Federale di Germania]], nel [[2008]] ha redatto un'[[antologia]] critica di memorie sulla prigionia degli IMI, tradotta anche in [[Lingua tedesca|tedesco]], con documenti provenienti dall'[[Archivio Segreto Vaticano]].
 
Ponzani è stata membro di un'équipe internazionale di ricercatori, istituita presso il Centre d'études en sciences sociales de la défense presso ildel [[Ministero della difesa (Francia)|Ministero della difesa]] della [[Francia|Repubblica francese]], nell'ambito di un progetto di ricerca, coordinato da Olivier Wieviorka ([[École normale supérieure de Cachan]] – ENS) e da Antoine Prost ([[Università Paris 1 Panthéon-Sorbonne]]), sulla costruzione delle memorie pubbliche di guerra e della resistenza nell'Europa post-bellica.
 
Nominata consulente dell'Archivio storico del [[Senato della Repubblica]], Ponzani è stata Visiting Research Fellow presso il Remarque Institute della [[Università di New York|New York University]] con un progetto di ricerca su ''Children of enemies. Post-war memories, citizenship rights and childhood welfare policies in the Republican Italy (1948-1975)''.
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Giuseppe Vatinno su [[Affaritaliani.it|Affariitaliani.it]] ha scritto di «una conduzione guidata più dalla '''politica''' che dalla scientificità che un programma storico dovrebbe avere [...] Ogni fatto della Storia italiana recente è letto unicamente tramite il filtro dell’ideologia '''di sinistra'''»<ref name=":02">{{Cita news|lingua=it|url=http://www.affaritaliani.it/blog/palazzo-meraviglie/michela-ponzani-rovina-il-tempo-la-storia-459242.html|titolo=Michela Ponzani rovina Il Tempo e la Storia|pubblicazione=Affaritaliani.it|accesso=2017-03-08}}</ref>. Domenico Naso su [[Il Fatto Quotidiano]] parla di «solita estremizzazione del concetto di rinnovamento che, però, non è e non sarà mai un mero fatto anagrafico. Per rendersene conto ancora una volta basta confrontare Il Tempo e la Storia di Bernardini e quello della Ponzani: c’è, in effetti, una differenza abissale di modernità del linguaggio, però a vantaggio proprio di Bernardini»<ref name=":12">{{Cita web|url=http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/11/02/il-tempo-e-la-storia-il-nuovo-corso-voluto-da-daria-bignardi-non-funziona-senza-bernardini-e-diventato-uno-scialbo-bignami/3162815/|titolo=Il tempo e la storia, il nuovo corso voluto da Daria Bignardi non funziona. Senza Bernardini è diventato uno scialbo bignami|sito=Il Fatto Quotidiano|data=2016-11-02|accesso=2017-03-08}}</ref>.
 
La conduzione di Ponzani è stata apprezzata da Tv Blog («il programma è ripartito con una chiave nuova, ovvero non la narrazione storica fine a se stessa ma l'interrogarsi criticamente sui suoi nodi irrisolti. [...] con una conduttrice che porge domande calzanti e attualizza la riflessione sulla storia senza forzature»<ref>{{Cita news|url=http://www.tvblog.it/post/1336893/il-tempo-e-la-storia-prima-puntata-michela-ponzani-diretta-rai3-12-settembre-2016|titolo=Il tempo e la storia (della mentalità). La Ponzani coniuga Voyager e spirito critico|pubblicazione=TVBlog.it|accesso=2017-07-04}}</ref>) e {{Citazione necessaria|da personalità del mondo del giornalismo e della cultura, come Sergio Zavoli, Andrea Carandini }} e Maurizio Ridolfi<ref>{{Cita web|url=http://www.corriere.it/la-lettura/16_luglio_18/storia-cammarano-ridolfi-giannuli-sissco-4513e18c-4cc8-11e6-b4d6-1a2d124027e8.shtml|titolo=Maurizio Ridolfi, La storia può avere un ruolo pubblico ma deve aggiornare i suoi linguaggi}}</ref>.
 
{{Citazione necessaria|Michela Ponzani ha saputo conquistarsi ampie fasce di pubblico tra i più giovani, come gli studenti delle scuole superiori e delle università, che nelle precedenti edizioni non guardavano il programma. Le puntate de Il Tempo e la Storia, nell'edizione 2016-2017, sono utilizzate come materiale didattico nelle scuole.}}