Alife: differenze tra le versioni

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== Geografia fisica ==
{{Vedi anche|Geografia della Campania}}
Dista 35 km da Caserta, 54 km da Benevento, 50 km da Isernia, 65 km da Napoli.
In linea d'aria la distanza fra Alife e Roma è di 166 chilometri.
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La cittadina si trova nella parte sud-occidentale della regione storica del [[Sannio]], nota come [[Sannio Alifano]]. È posta alle pendici del versante meridionale del Massiccio del [[Matese]], quasi al centro di un anfiteatro naturale, in una verdeggiante pianura che ne prende il nome (pianura alifana), solcata dal medio corso del fiume [[Volturno]] e da altri torrenti. La vastità del suo territorio comunale (63,87 km²) la colloca al terzo posto della provincia (dopo [[Sessa Aurunca]] e [[Teano]]) e tra i primi in Campania: esso va dalle sponde del fiume, naturale confine verso sud, ai vasti pianori intensamente coltivati e, attraversando una stretta fascia collinare, raggiunge la parte montuosa la cui vetta più alta è Monte Acuto (m. 1265 [[s.l.m.]].).
 
==== Idrografia ====
Alife è bagnata a sud dal fiume [[Volturno]], mentre il centro storico è lambito a destra dal [[Torano (fiume)|Torano]] affluente dello stesso Volturno. Il Torano si divide in due rami, denominati ''nuovo'' e ''vecchio'', e tale distinzione risale a prima del XIII secolo. Nella suddivisione in tre parti del percorso del Volturno, dalla sorgente alla foce (alto, medio, basso Volturno), il territorio alifano è pienamente inserito nel Medio Volturno. Altri torrenti, numerosi ruscelli e diverse sorgenti ne completano il quadro idrografico.
 
==== EtimologiaSismicità ====
 
Alife rientra nella classificazione nazionale di sismicità media (zona 2). Al 369 risale il primo terremoto storicamente noto che interessò l'intero Sannio, al quale fece seguito il sisma dell'847. Eventi sismici conosciuti ed oggetto di studi geologici e storici, con origine lungo la faglia del monte Matese, hanno provocato seri danni alla città nel 1349, 1456 (crollo di abitazioni, grave danneggiamento della cattedrale e 60 vittime), 1688 (crollo della cattedrale e di vari edifici). Danni minori si sono registrati in seguito ai terremoti del 1805 e 1980. Il 29 dicembre 2013, con gli altri comuni limitrofi, Alife è stata colpita da un sisma di magnitudo 4.9, poi ricalcolato a 5.0, con epicentro a distanza di 10 km, riportando lievi danni; all'evento principale sono seguite oltre 200 repliche di bassa intensità.
 
=== Clima ===
{{vedi anche|Stazione meteorologica di Caserta}}
Il clima è quello tipico dei comuni della pianura Campana: l'estate è caratterizzata da caldo afoso, mentre l'inverno è mediamente freddo con rare nevicate. <ref>http://clisun.casaccia.enea.it/Profili/tabelle/490%20%5BCaserta%5D%20capoluogo.Txt Tabella climatica</ref>
 
{{ClimaAnnuale
| nome = ALIFE
<!-- Temperature massime mensili (numero anche con cifre decimali, misurato in °C), da gennaio (01) a dicembre (12) -->
| tempmax01 = 12.6
| tempmax02 = 13.4
| tempmax03 = 16.1
| tempmax04 = 19.9
| tempmax05 = 24.1
| tempmax06 = 28.7
| tempmax07 = 31.5
| tempmax08 = 31.4
| tempmax09 = 28.0
| tempmax10 = 22.7
| tempmax11 = 18.0
| tempmax12 = 14.6
<!-- Temperature minime mensili (numero anche con cifre decimali, misurato in °C), da gennaio (01) a dicembre (12) -->
| tempmin01 = 6.6
| tempmin02 = 6.9
| tempmin03 = 9.0
| tempmin04 = 11.5
| tempmin05 = 14.8
| tempmin06 = 18.9
| tempmin07 = 21.2
| tempmin08 = 21.2
| tempmin09 = 18.8
| tempmin10 = 14.9
| tempmin11 = 11.3
| tempmin12 = 8.5
}}
 
== Origine del nome ==
L'etimologia del nome Alife è ancora oggetto di studi. L'esatta pronuncia sabellica dovrebbe essere ALIPHA; su una moneta d'argento del IV a.C. la forma osca è grecizzata in ALIOHA. In greco è Ἀλλιφαί per [[Strabone]] e [[Diodoro Siculo]], Ἄλλιφα per [[Claudio Tolomeo|Tolomeo]]. Per i romani è Allifae, con qualche variante, ed è nominata da [[Silio Italico]], [[Gaio Plinio Cecilio Secondo|Plinio il Giovane]], [[Marco Tullio Cicerone|Cicerone]], [[Quinto Orazio Flacco|Orazio]] ed altri numerosi. Nel medioevo la forma definitiva ''Alife'' compare su pergamene dell'XI secolo, il nome continuerà a circolare su documenti e cronache in varianti come ''Alifia'' e ''Alifi''.
Il termine greco Elaias (oliva) è l'origine più plausibile del termine latino (sostantivi di origine greca pluralizzati) Aliphae. Di fatto la antichissima varietà autoctona 'tonda allifa' di ulivi sembra
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|cid =
}}</ref>.
 
=== Storia dei terremoti ===
Alife rientra nella classificazione nazionale di sismicità media (zona 2). Al 369 risale il primo terremoto storicamente noto che interessò l'intero Sannio, al quale fece seguito il sisma dell'847. Eventi sismici conosciuti ed oggetto di studi geologici e storici, con origine lungo la faglia del monte Matese, hanno provocato seri danni alla città nel 1349, 1456 (crollo di abitazioni, grave danneggiamento della cattedrale e 60 vittime), 1688 (crollo della cattedrale e di vari edifici). Danni minori si sono registrati in seguito ai terremoti del 1805 e 1980. Il 29 dicembre 2013, con gli altri comuni limitrofi, Alife è stata colpita da un sisma di magnitudo 4.9, poi ricalcolato a 5.0, con epicentro a distanza di 10&nbsp;km, riportando lievi danni; all'evento principale sono seguite oltre 200 repliche di bassa intensità.
 
=== Simboli ===
[[File:Alife-Stemma.png|100 px|left]]
Lo stemma comunale storico è rappresentato da un elefante portante sul dorso una torre merlata dorata con tre bastioni recante l'iscrizione ''Civitas Alipharum''. Se gli elefanti si trovano scolpiti, per la prima volta, in un archivolto della cattedrale originaria (XII secolo), lo stemma nella forma attuale si trova già disegnato in una bolla di [[papa Paolo III]] del 19 maggio [[1543]] (''Archivio della Cattedrale di Alife'') ed è documentato continuamente dal XVIII secolo. La blasonatura è la seguente: ''Di rosso, all'elefante al naturale, gualdrappato di azzurro, cinghiato e frangiato di argento, sostenente una torre merlata di tre pezzi, d'oro, aperta del campo''. Gli ornamenti esteriori da città (dal 2.10.1995) sono rappresentati da una corona dorata con cinque torri portanti merli ghibellini, contornati dai simboli della Repubblica. L'art. 4 dello Statuto comunale del 28.11.2000 protegge e disciplina l'uso dello stemma civico.
 
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== Monumenti e luoghi d'interesse ==
=== Resti di età romana ===
* '''Centro storico'''. Completamente circondato dal rettangolo delle Mura Romane di epoca sillana (I sec. a.C.), conserva la tipica conformazione urbana del ''castrum'', strutturata su cardini e decumani.[[File:Alife panorama centrostorico.jpg|thumb|Il caratteristico centro storico di Alife]] Il decumano maggiore (Via Roma - Via Napoli) e il cardine maggiore (via A. Vessella - Via G. Trutta) si intersecano in un punto centrale (Piazza O. Michi) detto "il Termine" e uniscono le quattro porte urbiche d'accesso alla città: Porta Beneventana (detta popolarmente ''Porta Napoli''), Porta Venafrana (o ''Porta Roma''), Porta San Bartolomeo (o ''Porta Fiume'') e Porta degli Angeli (o ''Porta Piedimonte''). Le due strade maggiori del centro storico, inoltre, lo suddividono in quattro rioni detti "Quarti": il ''Quarto di San Francesco'', il ''Quarto del Vescovado'', il ''Quarto di San Pietro'' e il ''Quarto del Castello''. Le Mura sono rinforzate, lungo tutto il perimetro (che misura 540 × 410&nbsp;m), da torrette, equidistanti tra loro, di forma semicircolare e rettangolare, alternate.
* '''Criptoportico'''. Imponente costruzione ipogea.
* '''Mausoleo degli Acilii-Glabrioni'''. Monumento funerario attribuita a questa nobile ''gens'' alifana, conosciuto anche come ''Torre di San Giovanni'' poiché è stato possesso dell'Ordine Gerosolimitano.
* '''Anfiteatro'''. Appena fuori il circuito delle Mura, recentemente riportato alla luce.
* '''Sepolcri'''. Sono disseminati in tutto l'''ager allifanus'', lungo il percorso dell'antica Via Latina che attraversava la città e il suo territorio. Quelli meglio conservati sono quello detto "il Torrione", quello di "Via Campisi" e quello su cui è stato edificato il Santuario della Madonna della Grazia.
* '''Parco delle Pietre'''. In Piazza S. D'Acquisto, conserva alcune epigrafi, pietre lavorate, sarcofaghi e resti di tombe del periodo romano. Nel giardino pubblico di Piazza della Liberazione si conserva anche un ''impluvium'', proveniente da una ''domus'' romana. Lapidi, resti di mosaici, colonne, epigrafi e altro sono sparse in tutto il territorio. Nel giardino di un'abitazione privata in Piazza Vescovado sono visibili i resti del Teatro.
* '''Area del Foro'''. È visibile sotto l'edificio che ospita l'Ufficio Postale in Via Anfiteatro.
 
=== TestimonianzaArchitetture medievalireligiose ===
* '''Castello delle Torri'''. Edificio costruito, su preesistenti fortificazioni romane, in epoca longobarda, quando il territorio divenne feudo dei [[Contea di Alife|conti di Alife]] e che raggiunse il periodo di massimo splendore durante l'epoca normanna. Ospitò anche l'imperatore [[Federico II di Svevia|Federico II]] e Carlo d'Angiò.
* '''Cripta Normanna'''. È un ambiente sacro ipogeo edificato, insieme alla Cattedrale, dal [[Rainulfo di Alife|conte Rainulfo]] per ospitare le reliquie del patrono San Sisto.
 
=== Chiese e architetture religiose ===
 
Dentro le Mura:
[[File:Cattedrale di Alife.jpg|thumb|upright=0.7|Facciata della Cattedrale]]
* [[Cattedrale di Alife|Maria SS. Assunta e S. Sisto]]
* '''Maria SS. Assunta e S. Sisto'''. È la Cattedrale normanna, edificata ad opera del feudatario [[Rainulfo di Alife]] dopo il crollo dell'antica ''Cattedrale di Santa Maria'' (che sorgeva all'angolo delle Mura Romane tra Porta Romana e Porta degli Angeli) per ospitare degnamente le reliquie del Santo Patrono, il pontefice [[Papa Sisto I|Sisto I]]. Sottoposta a continui rifacimenti nei secoli, conserva la cripta originaria e un artistico archivolto del XII secolo, una lapide rinascimentale e alcune artistiche tele del Settecento e dell'Ottocento. Notevole è anche il grande ciclo di affreschi del [[1937]], opera dell'artista napoletano Gaetano Bocchetti. Ospita la cattedra vescovile della [[Diocesi di Alife-Caiazzo]] ed è sede della parrocchia maggiore della città; è, infine, l'edificio di culto più grande dell'intera diocesi. Oltre alle insigni reliquie del Santo Patrono, conserva quelle del Santo martire Onorato e, nell'attigua cappella di Santa Lucia, anche quelle di numerosi altri Santi (vedasi anche la voce: [[Cattedrale di Alife]]).
* '''S. Lucia'''., Didi certo preesistente alla Cattedrale<ref>Gaetano Cuomo - "L'ecclesiuncula di S. Lucia: un'ipotesi sulla sua fondazione ad opera dei Longobardi", da ''Clarus'', mensile diocesano (aprile-maggio 2005).</ref>, oggi ne rappresenta parte integrante come cappella laterale, anche se architettonicamente indipendente. Dedicata alla [[Santa Lucia|martire siracusana]], probabile prima patrona della città fino al 1132, è stata restaurata nel 2004 e riportata all'antica spazialità architettonica. Al suo interno ospita una pregevole tela barocca e un confessionale ligneo del secolo XVIII.
* '''Maria SS. Immacolata della Congrega'''., Comecome la precedente, anch'essa è oggi parte integrante della Cattedrale. Nelle forme attuali è stata eretta nel [[1864]], a spese dell'omonima Confraternita (detta appunta "la Congrega"), quivi eretta nel [[1817]], com'è attestato anche da una lapide marmorea<ref>Gianni Parisi - "Alife e le sue Chiese" (2006)</ref>. Conserva un dipinto ottocentesco della Titolare, un gruppo scultoreo della Vergine Addolorata e del Cristo Morto (che vengono portati solennemente in processione ogni anno, la sera del Venerdì Santo) e un bellissimo presepe in stile settecentesco napoletano.
* '''S. Caterina d'Alessandria'''., LalLa seconda chiesa urbana è dedicata alla [[Caterina d'Alessandria|martire egiziana]]. [[File:Santa Caterina Alife.jpg|thumb|upright=0.5|Chiesa di S.Caterina]] Era già in funzione nel Trecento, e all'inizio del Quattrocento ad essa era annesso un ospedale detto "''delle fratarìe''"; nel corso dei secoli ha avuto diverse ricostruzioni, fino all'ultima, radicale nel 1946, essendo stata quasi completamente distrutta dal tragico bombardamento della città del 1943. Si trova nell'omonima piazza e, assieme alla Cattedrale e a S. Sisto, è l'unica chiesa in piedi dal Medioevo e sopravvissuta al terremoto del 1688 che rase al suolo le numerose altre chiese cittadine. Nelle vicinanze di S. Caterina ancora nell'Ottocento era in funzione la trecentesca chiesa di ''S. Maria Maddalena'', trasformata in abitazione civile.
* '''S. Francesco''' (o istituto delle [[Suore degli Angeli]])., Allall'interno della struttura adibita a residenza dell'ordine, vi è una cappella dedicata alla [[Madonna del Rosario|Vergine del Rosario di Pompei]]. L'istituto, fondato nel [[1910]], consta oggi di due edifici contemporanei (l'uno residenziale, l'altro scolastico): esso è intitolato al Poverello di Assisi anche a ricordo del "quarto" di San Francesco, uno dei quattro rioni di Alife in cui è ubicato, poco distante dall'antico convento francescano del XIII secolo ed esistente, nelle vicinanze, ancora nel Seicento.
 
Fuori le Mura:
* '''Maria SS. della Grazia'''., Santuariosantuario costruito su un antico mausoleo romano e trasformato in chiesa già in età normanna. [[File:Santuario Alife.jpg|thumb|upright=0.5|Santuario della Vergine della Grazia]]All'interno si conservano un altare marmoreo settecentesco sormontato da una tela coeva che rappresenta "l'Immacolata e la Trinità", la bellissima statua della Titolare in legno dorato del sec. XVII (molto sentita dal popolo la devozione verso la ''Marònn'a Gràzia'', in onore della quale si svolge annualmente una festa la terza domenica di settembre), tracce di affreschi tardomedievali nella cripta, un presepe napoletano in stile settecentesco che riproduce alcuni scorci alifani, una statua in legno del sec. XIX raffigurante l'Addolorata e altre opere. All'esterno del Santuario vi è un piazzale sopraelevato, uno dei primi dedicati a [[papa Giovanni Paolo II]]; poco dopo la sua morte, nell'estate del [[2005]], una statua fu posta in questo luogo, anche in ricordo di un pellegrinaggio che i fedeli del Santuario fecero nell'aprile [[1996]] a Roma, in udienza da papa Giovanni Paolo II, che benedisse il grande quadro ad olio (copia di quello che si conservava in questa chiesa fin dal sec. XIII e che oggi si trova nel vicino e omonimo Santuario di [[Baia e Latina]]) che si può ammirare nella cripta della chiesa alifana. Accanto al monumento a papa Wojtyla, si erge una bella stella in pietra su cui è disposta una grande formella bronzea circolare che raffigura la titolare del Santuario.
* '''S. Sisto Extra Moenia'''., Aa breve distanza dalla cinta muraria e da Porta Roma, è il luogo che ricorda la traslazione delle reliquie di S. Sisto I papa (1131/1132). [[File:Chiesa San Sisto extra moenia Alife.jpg|thumb|upright=0.5|Chiesa S.Sisto Extra Moenia]] All'interno del piccolo tempio sono conservati un affresco di G. Mugnaj del XIX sec e una copia in gesso del busto del Santo Patrono. Ogni anno, la sera del 10 agosto, giunge la processione di San Sisto per restarvi tutta la notte, vegliato dai fedeli e per ripartire, al mattino successivo alla volta della Cattedrale, rievocando il solenne ingresso delle reliquie nel 1132.
* '''S. Michele Arcangelo'''., Nellnell'omonima frazione, sulle colline, è la seconda parrocchia dell'unità pastorale di Alife. Costruita negli anni '70 del '900 su terreno donato dalla famiglia Scorciarini Coppola, contiene tre gruppi scultorei del [[1985]], opere dell'artista Vittorio Tirrito.
* '''S. Michele Vecchio'''., Costruitacostruita nel [[1784]], la piccola chiesa fu elevata parrocchia nel [[1939]]. L'interno, in stile neoclassico, è a campata unica ed ospita, sull'antico altare marmoreo, la statua di San Michele del [[1954]] che da qui, in processione (la prima domenica di ottobre), raggiunge la chiesa nuova, per farvi ritorno alla fine dei festeggiamenti. La sede parrocchiale è stata trasferita nella chiesa nuova nel [[1985]].
* '''S. Giovan Giuseppe della Croce'''., Sisi trova nella frazione [[Totari]] ed è la terza sede parrocchiale dell'unità pastorale di Alife. La chiesa, costruita negli anni '80 del '900, è dedicata a [[Giovan Giuseppe della Croce]], il Santo frate che operò in diocesi nel XVII secolo e che qui viene celebrato il 5 marzo. È la prima (e finora unica) chiesa del mondo dedicata al Santo ischitano. In essa, la terza domenica luglio, si svolge anche la festa della [[Beata Vergine Maria del Monte Carmelo|Madonna del Carmine]], patrona del borgo.
* '''Maria SS. Immacolata e S. Sisto'''., Edificatoedificato intorno al [[1850]], è l'oratorio del Cimitero cittadino, composto da tre grandi cappelle a colombario dedicate all'Immacolata, al Patrono e, quella centrale, agli Angeli Custodi.[[File:Cimitero Alife.jpg|thumb|upright=0.5|Colombari del Cimitero]]
 
Chiese chiuse al culto:
* '''S. Giovanni Gerosolimitano'''., Giàgià mausoleo romano, in età longobarda divenne chiesa e dal XII secolo fu annessa dall'[[Cavalieri Ospitalieri|Ordine Gerosolimitano]]. Per lungo tempo una delle chiese principali della città, possedeva anche un mulino. Nel XIX secolo era di proprietà comunale, e ancora negli anni '30 del XX secolo, destinata ad onorare i Caduti alifani di tutte le guerre, vi si diceva messa. Restituita allo stato di edificio classico, oggi è spesso sede di mostre archeologiche.
* '''S. Maria la Nova'''., Anticaantica chiesa, le cui prime testimonianze risalgono al Trecento, fu l'edificio religioso che risultò meno danneggiato dal terremoto del 1688. A fine ottocento era di patronato comunale, ma venne trasformata in abitazione civile. Esiste la cripta con affreschi trecenteschi raffiguranti la vergine Maria.
* '''S. Maria Ausiliatrice'''., Giàgià chiesa dell'istituto religioso delle R.O.S.E. (fondato dal sacerdote alifano Mons. Pasquale Panella), è stata edificata nel [[1952]] per servire lo stesso; è stata chiusa al culto nel [[1980]]. La festa della [[Nostra Signora di Lourdes|Madonna di Lourdes]] che qui si svolgeva fino agli anni '60, è stata trasferita nella chiesa di S. Caterina.
 
=== Siti archeologici ===
 
Resti di età romana:
* Centro storico, completamente circondato dal rettangolo delle Mura Romane di epoca sillana (I sec. a.C.), conserva la tipica conformazione urbana del ''castrum'', strutturata su cardini e decumani.[[File:Alife panorama centrostorico.jpg|thumb|Il caratteristico centro storico di Alife]] Il decumano maggiore (Via Roma - Via Napoli) e il cardine maggiore (via A. Vessella - Via G. Trutta) si intersecano in un punto centrale (Piazza O. Michi) detto "il Termine" e uniscono le quattro porte urbiche d'accesso alla città: Porta Beneventana (detta popolarmente ''Porta Napoli''), Porta Venafrana (o ''Porta Roma''), Porta San Bartolomeo (o ''Porta Fiume'') e Porta degli Angeli (o ''Porta Piedimonte''). Le due strade maggiori del centro storico, inoltre, lo suddividono in quattro rioni detti "Quarti": il ''Quarto di San Francesco'', il ''Quarto del Vescovado'', il ''Quarto di San Pietro'' e il ''Quarto del Castello''. Le Mura sono rinforzate, lungo tutto il perimetro (che misura 540 × 410&nbsp;m), da torrette, equidistanti tra loro, di forma semicircolare e rettangolare, alternate.
* Criptoportico, imponente costruzione ipogea.
* Mausoleo degli Acilii-Glabrioni, monumento funerario attribuita a questa nobile ''gens'' alifana, conosciuto anche come ''Torre di San Giovanni'' poiché è stato possesso dell'Ordine Gerosolimitano.
* Anfiteatro, appena fuori il circuito delle Mura, recentemente riportato alla luce.
* Sepolcri, sono disseminati in tutto l'''ager allifanus'', lungo il percorso dell'antica Via Latina che attraversava la città e il suo territorio. Quelli meglio conservati sono quello detto "il Torrione", quello di "Via Campisi" e quello su cui è stato edificato il Santuario della Madonna della Grazia.
* Parco delle Pietre, in Piazza S. D'Acquisto, conserva alcune epigrafi, pietre lavorate, sarcofaghi e resti di tombe del periodo romano. Nel giardino pubblico di Piazza della Liberazione si conserva anche un ''impluvium'', proveniente da una ''domus'' romana. Lapidi, resti di mosaici, colonne, epigrafi e altro sono sparse in tutto il territorio. Nel giardino di un'abitazione privata in Piazza Vescovado sono visibili i resti del Teatro.
* Area del Foro, è visibile sotto l'edificio che ospita l'Ufficio Postale in Via Anfiteatro.
 
Resti di età medievale:
=== Musei ===
* Castello delle Torri, edificio costruito, su preesistenti fortificazioni romane, in epoca longobarda, quando il territorio divenne feudo dei [[Contea di Alife|conti di Alife]] e che raggiunse il periodo di massimo splendore durante l'epoca normanna. Ospitò anche l'imperatore [[Federico II di Svevia|Federico II]] e Carlo d'Angiò.
* '''Museo Archeologico dell'antica Allifae'''. Ospita la mostra permanente "Antiche Genti Alifane" con ingresso libero. Sono esposti al pubblico una raccolta di antiche monete locali, diverse iscrizioni lapidee, statue e fontane, monili, arredi funebri e oggetti preziosi, il tutto rinvenuto nelle diverse campagne di scavo che si svolgono nella città e nel territorio circostante.
* Cripta Normanna, è un ambiente sacro ipogeo edificato, insieme alla Cattedrale, dal [[Rainulfo di Alife|conte Rainulfo]] per ospitare le reliquie del patrono San Sisto.
 
== Società ==
=== Evoluzione demografica ===
{{Demografia/Alife}}
 
===Tradizioni e folclore===
È diffusa la tradizione di [[sega la vecchia]], una festa per dare il benvenuto alla primavera verso metà quaresima. La tradizione consiste nel festeggiare con amici in campagna fino a tarda sera.
 
== Cultura ==
=== Istruzione superiore ===
==== Scuole ====
L'Istituto professionale per l'Industria e l'Artigianato ''Manfredi Bosco'', è l'unico istituto d'istruzione superiore. Sono presenti le scuole dell'obbligo scolastico a carattere pubblico, e anche privato per la materna e la primaria.
Sono presenti le scuole dell'obbligo scolastico a carattere pubblico, e anche privato per la materna e la primaria. L'Istituto professionale per l'Industria e l'Artigianato ''Manfredi Bosco'', è l'unico istituto d'istruzione superiore.
=== Biblioteche ===
==== Biblioteche ====
La biblioteca comunale ha un patrimonio di 6500 volumi. Biblioteche scolastiche sono disponibili presso la scuola secondaria di primo grado ''Niccolò Alunno'', e presso l'IPIA.
==== AssociazionismoMusei ====
Il Museo Archeologico dell'antica Allifae, ospita la mostra permanente "Antiche Genti Alifane" con ingresso libero. Sono esposti al pubblico una raccolta di antiche monete locali, diverse iscrizioni lapidee, statue e fontane, monili, arredi funebri e oggetti preziosi, il tutto rinvenuto nelle diverse campagne di scavo che si svolgono nella città e nel territorio circostante.
Si contano alcune associazioni religiose e culturali tra le quali, L'Associazione Pro Loco Alifana con sede in Via Roma 105, attiva dal 1974, una sezione dell'Archeoclub d'Italia. Si segnala, in particolare, l'esistenza di un'associazione di alifani e matesini residenti nell'Italia centrale (MATAL) e l'organizzazione degli alifani emigrati in [[Canada]].
 
=== Ricorrenze, feste e fiere ===
Le principali ricorrenze di Alife si svolgono in estate e sono legate a S. Anna a luglio, e dall'1 al 13 agosto per la festa del patrono (antichissima) con la tradizionale duplice processione e a quella dell'Assunta (15 agosto). La fiera principale è quella di S. Lorenzo del 10 agosto. Il mercato si tiene il martedì. Caratteristica è la sagra della cipolla.
 
== Persone legate ad Alife ==
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* [[Totari]]
 
==== Altre località del territorio ====
=== Località ===
Campisi, Cerquelle, Cidonio, Conca d'Oro, Croce dei Pioppi, Defenza, Fontanelle, Forma, Fosse, Gervaso, Madonna della Grazia, Marmaruolo, Masseria Bianca, Montecalvo, Olivétole, Pacifico, Pera, Perazzete, Ponte Meola, Porchiera, Posta Vecchia, Saetta, San Luglio, Santa Lucia, San Michele, San Simeone, San Vittore, Sàure, Scafa, Sferracavallo, Torrione, Tre Portelle, Vadolargo, Varanelle, Vergini, Vernelle.
 
== Curiosità ==
La cittadina conserva alcune reliquie di [[Papa Sisto I]], santo patrono di Alife e di [[Alatri]] ([[Frosinone|FR]]), con la quale è gemellata.
 
È diffusa la tradizione di [[sega la vecchia]], una festa per dare il benvenuto alla primavera verso metà quaresima. La tradizione consiste nel festeggiare con amici in campagna fino a tarda sera.
 
== Infrastrutture e trasporti ==
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=== Ferrovie ===
La [[stazione di Alife]], è una stazione di transito sulla linea Piedimonte Matese - [[Santa Maria Capua Vetere]] - [[Napoli]] il cui nome storico è [[Ferrovia Alifana]], che la collega anche con Caiazzo, Caserta e altri comuni. S. M. Capua Vetere è l'interscambio per immettersi sulla linea [[Ferrovia Roma-Cassino-Napoli|Roma-Cassino-Napoli]]. La stazione più vicina per il collegamento con la Capitale è però la [[Stazione di Vairano-Caianello]] raggiungibile in macchina o autobus.
 
=== Aeroporti ===
Lo scalo aereo più vicino è quello di [[Aeroporto di Napoli-Capodichino|Napoli Capodichino]], in attesa dell'ampliamento dell'[[Aeroporto di Caserta-Grazzanise]], più prossimo, ma utilizzato attualmente solo per scopi militari. Nella pianura di Alife è attivo un campo di volo privato per aerei delta a motore, aerei biposto e deltaplani.
 
=== Mobilità urbana ===
In assenza di servizio di trasporto pubblico urbano, si possono utilizzare le fermate comunali delle linee provinciali della CLP che la collegano ai comuni vicini e al capoluogo di provincia, con collegamenti che si spingono fino a [[Venafro]] in [[Molise]]. Le autolinee private Eredi Roberto Ferrazza e Ferrazza Group, sono utili per collegamenti con i comuni confinanti, il Matese, [[Telese Terme]], Vairano Scalo, [[Cassino]] e Napoli.
 
=== Aeroporto ===
Lo scalo aereo più vicino è quello di [[Aeroporto di Napoli-Capodichino|Napoli Capodichino]], in attesa dell'ampliamento dell'[[Aeroporto di Caserta-Grazzanise]], più prossimo, ma utilizzato attualmente solo per scopi militari. Nella pianura di Alife è attivo un campo di volo privato per aerei delta a motore, aerei biposto e deltaplani.
 
== Amministrazione ==
Di seguito l'elenco dei sindaci da quando è presente l'elezione diretta del sindaco da parte dei cittadini (cioè 1993):
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
{{ComuniAmminPrec
|Nome = Geremia Fappiano
|Inizio = 6 giugno [[1993]]
|Fine = 23 aprile [[1995]]
|Carica =
|Partito = [[Democrazia Cristiana]]
|Note = <ref>[http://elezionistorico.interno.it/index.php?tpel=G&dtel=06/06/1993&tpa=I&tpe=C&lev0=0&levsut0=0&lev1=15&levsut1=1&lev2=20&levsut2=2&lev3=20&levsut3=3&ne1=15&ne2=20&ne3=200020&es0=S&es1=S&es2=S&es3=N&ms=S Archivio storico del Ministero dell'Interno per le elezioni del 1993]</ref>
}}
{{ComuniAmminPrec
|Nome = Giovanni Guadagno
|Inizio = 23 aprile [[1995]]
|Fine = 13 giugno [[1999]]
|Carica =
|Partito = [[Lista civica]] di [[Centrismo|centro]]
|Note = <ref>[http://elezionistorico.interno.it/index.php?tpel=G&dtel=23/04/1995&tpa=I&tpe=C&lev0=0&levsut0=0&lev1=15&levsut1=1&lev2=20&levsut2=2&lev3=20&levsut3=3&ne1=15&ne2=20&ne3=200020&es0=S&es1=S&es2=S&es3=N&ms=S Archivio storico del Ministero dell'Interno per le elezioni del 1995]</ref>
}}
{{ComuniAmminPrec
|Nome = Roberto Vitelli
|Inizio = 13 giugno [[1999]]
|Fine = 12 giugno [[2004]]
|Carica =
|Partito = [[Lista civica]]
|Note = <ref>[http://elezionistorico.interno.it/index.php?tpel=G&dtel=13/06/1999&tpa=I&tpe=C&lev0=0&levsut0=0&lev1=15&levsut1=1&lev2=20&levsut2=2&lev3=20&levsut3=3&ne1=15&ne2=20&ne3=200020&es0=S&es1=S&es2=S&es3=N&ms=S Archivio storico del Ministero dell'Interno per le elezioni del 1999]</ref>
}}
{{ComuniAmminPrec
|Nome = Roberto Vitelli
|Inizio = 12 giugno [[2004]]
|Fine = 7 giugno [[2009]]
|Carica =
|Partito = [[Lista civica]]
|Note = <ref>[http://elezionistorico.interno.it/index.php?tpel=G&dtel=12/06/2004&tpa=I&tpe=C&lev0=0&levsut0=0&lev1=15&levsut1=1&lev2=20&levsut2=2&lev3=20&levsut3=3&ne1=15&ne2=20&ne3=200020&es0=S&es1=S&es2=S&es3=N&ms=S Archivio storico del Ministero dell'Interno per le elezioni del 2004]</ref>
}}
{{ComuniAmminPrec
|Nome = Fernando Iannelli
|Inizio = 7 giugno [[2009]]
|Fine = 15 maggio [[2011]]
|Carica =
|Partito = [[Lista civica|Per Alife]]
|Note = <ref>[http://elezionistorico.interno.it/index.php?tpel=G&dtel=07/06/2009&tpa=I&tpe=C&lev0=0&levsut0=0&lev1=15&levsut1=1&lev2=20&levsut2=2&lev3=20&levsut3=3&ne1=15&ne2=20&ne3=200020&es0=S&es1=S&es2=S&es3=N&ms=S Archivio storico del Ministero dell'Interno per le elezioni del 2009]</ref>
}}
{{ComuniAmminPrec
|Nome = Giuseppe Avecone
|Inizio = 15 maggio [[2011]]
|Fine = 5 giugno [[2016]]
|Carica =
|Partito = [[Lista civica|Per Alife]]
|Note = <ref>[http://elezionistorico.interno.it/index.php?tpel=G&dtel=15/05/2011&tpa=I&tpe=C&lev0=0&levsut0=0&lev1=15&levsut1=1&lev2=20&levsut2=2&lev3=20&levsut3=3&ne1=15&ne2=20&ne3=200020&es0=S&es1=S&es2=S&es3=N&ms=S Archivio storico del Ministero dell'Interno per le elezioni del 2011]</ref>
}}
{{ComuniAmminPrec
|Nome = Salvatore Cirioli
|Inizio = 5 giugno [[2016]]
|Fine = ''in carica''
|Carica =
|Partito = [[Lista civica|Uniti per Alife]]
|Note = <ref>[http://elezionistorico.interno.it/index.php?tpel=G&dtel=05/06/2016&tpa=I&tpe=C&lev0=0&levsut0=0&lev1=15&levsut1=1&lev2=20&levsut2=2&lev3=20&levsut3=3&ne1=15&ne2=20&ne3=200020&es0=S&es1=S&es2=S&es3=N&ms=S Archivio storico del Ministero dell'Interno per le elezioni del 2016]</ref>
}}
{{ComuniAmminPrecFine}}
 
=== Gemellaggi ===
* {{Gemellaggio|Italia|Alatri|1984}}. Con questa cittadina del frusinate Alife divide, dal [[1131]], la comune devozione per il patrono, il martire e [[papa Sisto I]], il cui corpo è sepolto per una circa una metà nella cripta normanna della [[Cattedrale di Alife|tempio alifano]] e per la restante parte nella [[Concattedrale di San Paolo|basilica concattedrale alatrina di San Paolo]]. Le due cittadine, in onore di questo ''gemellaggio spirituale'', ogni anno si scambiano le visite in occasione della festa patronale che ad Alife trova il suo culmine nei giorni 10 e 11 agosto, mentre ad Alatri si svolge il mercoledì in Albis. Un'opera in [[Ceramica di Cerreto Sannita e di San Lorenzello|ceramica cerretese]] che rappresenta il comune patrono San Sisto è stata posta, nel [[1984]], sulla facciata della chiesa di Santa Caterina d'Alessandria, a ricordo della prima visita degli abitanti di Alatri e a suggello della fine, dopo nove secoli, di ogni attrito campanilistico.
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== Sport ==
* A.S.D. Alliphae, squadra di calcio della città nata nel [[2007]] che milita nel girone [[Molise|molisano]] di [[Eccellenza (calcio)|Eccellenza]]. I colori sociali sono il giallo e il blu.
=== Calcio ===
La principale squadra di calcio della città è l'''A.S.D. Alliphae'' che milita nel girone [[Molise|molisano]] di [[Eccellenza (calcio)|Eccellenza]]. I colori sociali sono il giallo e il blu. È nata nel [[2007]].
 
== Note ==