Rivolta dei Taiping: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Rimozione vandalismo. Qualche bricconcello si era divertito a sostituire "Taiping" con "Typing", e "inglese" con "del machu pichu".
Nessun oggetto della modifica
Riga 11:
 
I ''taiping'' potevano così contare su un vero e proprio stato indipendente, in grado di rivaleggiare con l'[[impero]] [[Dinastia Qing|Manchu]] e dotato di un proprio esercito indipendente. Fallito, nel [[1855]], il tentativo di conquistare [[Pechino]], la guerra civile si protrasse per un altro decennio. I tentativi di radicale riforma sociale ed il sostanziale esproprio dei proprietari terrieri crearono all'interno dello stato ''taiping'' numerosi dissidenti. Fu proprio l'erosione del consenso sociale che facilitò la repressione. Le truppe imperiali giunsero alla vittoria nel 1864 quando, finita la seconda guerra dell'oppio, britannici e francesi portarono il loro aiuto a favore del governo di Pechino.
 
==Le origini==
La [[Dinastia Qing]], intorno alla prima metà del [[XIX secolo]] dovette affrontare numerose difficoltà: diverse calamità naturali, una prolungata crisi economica e, non ultima, la penetrazione da parte delle potenze europee, soprattutto a causa della bruciante sconfitta nel [[1842]] perpetrata dall'[[Impero britannico]] nella [[Prima guerra dell'oppio]]. I contadini erano oppressi dall'eccessivo peso delle tasse, i canoni di affitto salirono vertiginosamente e i pascoli venivano gradualmente abbandonati. Tutti questi problemi vennero ulteriormente esacerbati dai problemi economici causati dal pesante traffico illecito d'oppio. Iniziò a diffondersi il [[banditismo]] così come le società segrete ed i piccoli eserciti privati, tutti fattori che portarono al sorgere di piccoli conflitti intestini. Nel frattempo la crescita demografica del paese, la cui popolazione era raddoppiata tra il [[1766]] ed il [[1833]], non andava di pari passo con il fabbisogno di generi alimentari, dal momento che la produzione agricola soffriva di una pesante crisi di stagnazione. <br>Il governo del paese, guidato da membri di etnia [[Manciù]], veniva sempre più considerato, soprattutto dalla popolazione di schiatta [[Han]], come corrotto ed incapace. Questo sentimento contro la dinastia Qing era particolarmente sentito all'interno delle comunità degli [[Hakka (popolo)|Hakka]], un sottogruppo dell'etnia Han, che abitava soprattutto nel sud del paese. Nel frattempo la [[Cristianesimo|religione cristiana]] aveva iniziato a penetrare ed a diffondersi in diverse regioni della Cina.<br>
Nel [[1837]], Hong Xiuquan, originario di un povero villaggio montano di etnia Hakka, dopo aver tentato senza successo di superare gli [[esami imperiali]] per diventare [[funzionario-letterato]] per il governo imperiale, fece ritorno a casa e si ammalò. Durante il suo periodo di infermità ebbe delle visioni mistiche che lo indussero ad intraprendere il sentiero della vita religiosa. Nel [[1842]], dopo aver letto attentamente un ''pamphlet'' lasciatogli da un missionario protestante, Hong Xiuquan iniziò a concepire l'idea che le sue visioni fossero frutto di un messaggio il cui contenuto gli rivelava di essere il fratello minore di [[Gesù Cristo]] inviato in terra per scacciare i "demoni" dalla Cina, primo fra tutto il corrotto governo Qing ed i suoi insegnamenti confuciani. Egli aveva il dovere di rovesciare il governo e diffondere il più possibile il suo messaggio. [[Yang Xiuqing]], uno dei suoi primi adepti e futuro condottiero del suo esercito - un mercante di legna da ardere originario dello [[Guangxi]] - dichiarò di aver sentito personalmente la voce di Dio, confermando tutte le affermazioni di Hon Xiuquan.
 
== Altri progetti ==