Vittorio Amedeo I di Savoia: differenze tra le versioni
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=== Politica ===
Vittorio Amedeo salì al trono alla morte del padre, nel [[1630]]. La politica di Carlo Emanuele (in particolare il suo coinvolgimento nella [[Guerra di successione di Mantova e del Monferrato|seconda guerra del Monferrato]]) aveva portato forte instabilità nei rapporti con Francia e Spagna, e pochi vantaggi per il Ducato di Savoia nella conquista di alcuni territori monferrini, dove l'
Vittorio Amedeo cercò in ogni caso di potenziare il piccolo esercito che aveva ereditato dal padre, decimato dalle guerre di successione del Monferrato. Dall'esempio che [[Gustavo II Adolfo di Svezia]] stava dando all'Europa, il duca di Savoia aveva capito l'importanza di un esercito stabile e ben addestrato. Vittorio Amedeo I ordinò di potenziare l'artiglieria, che divenne una delle più imponenti d'Europa, anche grazie all'apertura di un'apposita scuola per artiglieri. Nei sette anni del suo regno, il duca di Savoia riuscì a contare sotto le armi ben 20.000 uomini<ref> {{cita libro|Renata|Stroisa Comoglio|La prima Madama Reale|Daniela Piazza Editore|2003}} pp. 46-47 </ref>.
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