Rapsodie ungheresi: differenze tra le versioni

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=== Rapsodia Ungherese n.12 ===
La Rapsodia n.12, dedicata a [[József Joachim|Joseph Joachim]], è una delle più complesse e delle più belle anche se non è spesso eseguita. E' in do diesis minore ed è costruita attorno ad una molteplicità di temi che si alternano per tutta la durata del pezzo. Il primo tema è enunciato nelle prime 6 battute ed è caratterizzato da una proposta in do diesis minore, di carattere solenne e drammatico (btt. 1-3) e da una risposta positiva alla dominante sol diesis (btt. 3-6). Alla battuta 7 entra un nuovo tema, più vario e ornato tanto da assomigliare all'ingresso di un cantante sulla scena del teatro; esso è in tonalità di la maggiore, introdotta dagli accordi di 7° sul mi che la accostano alla tonalità di impianto, e termina sospeso su un II in 7° di do diesis che, tramite una cadenza strumentale (btt. 12-16) ritorna alla dominante del do diesis minore. Dalla battuta 17 alla 29 i due temi finora esposti vengono riproposti variati con l'aggiunta di alcune ornamentazioni quali trilli, gruppetti e rapide scale cromatiche che mimano le percussioni dell'orchestra. Alla battuta 2934 termina sostanzialmente il primo episodio, il ''Lassan,'' e comincia una nuova sezione con differente agogica e nuovi temi che nel corso del brano si intrecceranno fino all'apoteosi finale. Da battuta 3035 alla 98109 inizia un nuovo episodio in mi maggiore, Allegro alla zingarese, che contrasta nettamente con la zona precedente.Il tema di questo episodio è caratterizzato dalla continua riproposizione di un breve inciso (btt 3035-3842) in mi maggiore a cui seguono 10 battute (btt. 3842-4852) di risposta che modulano di nuovo a do diesis minore. Da battuta 4953 a battuta 8387 il tema ora esposto viene variato due volte con sempre più ornamentazioni a decorarlo, accentuando il virtuosismo dell'esecutore. Alle battute 8488 a 98104 una piccola sezione di ponte ottenuta richiamando il gesto dell'introduzione (però in p) modula dolcemente a fa diesis maggiore creando una grande cadenza plagale per l'avvento della ripresa (anche se l'arrivo del do diesis minore può sembrare improvviso). Dalla battuta 99105 alla 121127 vi è una ripresa nuovamente variata di tutta la prima area tematica che confluisce direttamente a re bemolle maggiore in cui compare il quarto ed ultimo tema e da inizio alla ''Friska'' vera e propria, la sezione più vivace e allegra della rapsodia. Alle batt. 128-137 entra il tema della Friska vero e proprio in re bemolle maggiore accompagnato dalla sua ripetizione variata (btt. 139-155) e dalla ripetizione variata con doppie terze del piccolo ponte (btt. 156-186) che con una lunga cadenza porta alla stretta finale (btt. 189-290) che in un susseguirsi di abbellimenti che esaltano il virtuosismo dell'esecutore ripropongono tutti i temi della rapsodia, compreso il primo drammatico inciso e portano alla conclusione in re bemolle maggiore in ff.
 
=== Rapsodia Ungherese n.13 ===
La Rapsodia n. 13 è in la minore e dedicata al conte Leo Festetic ed ha una durata di circa 7-8 minuti. E' in tonalità di la minore che mantiene per quasi tutto il brano senza questa volta alternare minore e maggiore tra le danze come in molte altre rapsodie. La caratteristica peculiare di questo brano è l'insistenza dell'utilizzo della scala armonica che caratterizza il primo tema del ''Lassan'' (btt. 4-8) ripetuto con ogni sorta di abbellimento fino a battuta 25. Da qui entra il secondo tema che contrasta col primo ed è in la maggiore ed è esposto con insistenza fino a battuta 37. Dalla battuta 38 fino alla 100 i due temi si incrociano e si fondono creando un unica amalgama che culmina nella lunga cadenza (btt. 83-84) a cui segue poi una coda in pp che da un idea di dissoluzione e che termina la parte lenta ed espressiva della rapsodia. In questo pezzo la distinzione tra le due danze torna ad essere netta e fortemente contrastante sebbene entrambe mantengano la stessa tonalità. La ''Friska'' è anch'essa bitematica con un primo tema vario e guizzante alle batt. 101-124 ed un secondo tema più melodico alle batt- 125-147 a cui segue una coda in dominante (mi maggiore). Ciò che segue è una lunga cadenza che varia alcuni elementi dei due temi brevemente esposti e porta alla conclusione di bravura in la maggiore in ff. Di questa rapsodia esiste anche una rara registrazione di [[Ferruccio Busoni]] incisa su vinile nel 1922 e miracolosamente scampata all'incendio della Columbia.
 
==Citazioni==