In [[Italia]] lo si trova nelle [[Alpi]] e negli [[Appennino centrale|Appennini centrale]] e [[Appennino settentrionale|settentrionale]] ad una quota che varia dai 400 m ai 1400 [[m s.l.m.]] insieme ad altre [[latifoglia|latifoglie]]. UnaStazioni stazione isolataisolate di ''Ulmus glabra'' sopravvivesono instate unascoperte valle dellesulle [[Madonie]] settentrionali <ref name="Webbia" /> e sui Nebrodi <ref>{{Cita pubblicazione|autore=M. Maniscalco, F.M. Raimondo, R. Schicchi|titolo=Osservazioni fitosociologiche su aspetti di vegetazione con Ulmus glabra dei Monti Nebrodi (Sicilia)|rivista=104^ Congresso della Società Botanica Italiana|volume=|numero=}}</ref> in [[Sicilia]] e rappresentarappresentano ad oggi il limite meridionale di distribuzione areale della specie in [[Europa]] <ref name=Webbia>{{Cita pubblicazione |autore=Raimondo Francesco Maria |anno=1977 |titolo=Primo rinvenimento di «Ulmus glabra» Huds. sulle Madonie, Sicilia settentrionale. |rivista=Webbia 31(2 ): 261–267 |url=http://www.tandfonline.com/doi/abs/10.1080/00837792.1977.10670074 }}</ref>
