Francesco II delle Due Sicilie: differenze tra le versioni

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Circondato dagli zii, poco rispettosi della sua autorità, trovò nella famiglia della matrigna non aiuto, bensì ostacoli, che resero più che mai difficile l’esercizio del potere.<ref>Dizionario del Risorgimento Nazionale – Vallardi – Milano – 1933 – pagg. 128-129</ref>
Il suo carattere fatalista e pio spinse la regina Maria Sofia a tentare di prendere la direzione degli affari del regno, entrando così in aperto contrasto con la matrigna del re, la regina madre [[Maria Teresa d'Asburgo-Teschen (1816-1867)|Maria Teresa]].
A questo riguardo si era pensato al complotto contro Francesco II e la giovanissima consorte [[Maria Sofia di Baviera]], da parte della vedova di Ferinando II, la precedente regina [[Maria Teresa d'Asburgo-Teschen (1816-1867)|Maria Teresa]], che mal si rassegnava alla perdita del potere. Si pensò allora ad una congiura con l’aiuto della “''camarilla''” per sostituire Francesco II con il [[Luigi di Borbone-Due Sicilie (1838-1886)|Conte di Trani]], secondogenito della regina madre austriaca, ma le supposte prove raccolte dal [[Carlo Filangieri, principe di Satriano|Filangieri]] vennero gettate nelle fiamme del camino dallo stesso Francesco II, che pronunciò le parole “''E’È la moglie di mio padre''”<ref>La fine di un Regno – Vol. II – [[Raffaele De Cesare]] – pagg. 24-25 [https://archive.org/stream/lafinediunregnon02deceiala#page/18/mode/2up/search/reggimenti]</ref>. <br />
Il [[Leopoldo di Borbone-Due Sicilie|conte di Siracusa]], zio del re, nel momento di crisi per l’avanzata di Garibaldi, inviò al nipote una pubblica lettera nella quale lo invitava per il bene di tutti a seguire l’esempio della Granduchessa di Toscana ed a lasciare il trono, producendo un grande effetto. Alla fine di agosto il Conte di Siracusa si imbarcherà poi sulla nave piemontese Costituzione per recarsi a Genova e poi a Torino.<ref>La fine di un regno – vol. 2 – [[Raffaele De Cesare]] – pag. 305-306-307 [https://archive.org/stream/lafinediunregnon02deceiala#page/304/mode/2up/search/reggente]</ref> <br />
Anche il [[Luigi di Borbone-Due Sicilie (1824-1897)|conte dell’Aquila]], altro zio del re, verrà allontanato da Napoli perché sospettato di farsi nominare reggente esautorando quindi il nipote Francesco II.<ref>La fine di un regno – vol. 2 – [[Raffaele De Cesare]] – pag. 304</ref> <br />