Bruno Canfora: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica |
|||
Riga 38:
|Nazionalità = italiano
}}
È entrato nella storia dello [[spettacolo]] e della [[musica leggera]] italiana come autore delle musiche di trasmissioni televisive e di canzoni che sono diventate degli evergreen: ''Fortissimo'', ''Il ballo del mattone'', ''Il geghegè'' (lanciate da [[Rita Pavone]]), ''Due note'', ''Brava'', ''Sono come tu mi vuoi'', ''Vorrei che fosse amore'', ''Zum zum zum'' (portate al successo da [[Mina (cantante)|Mina]]), ''[[Da-da-un-pa]]'', ''[[La notte è piccola]]'' (cantate delle [[gemelle Kessler]]), ''Stasera mi butto'' (incisa da [[Rocky Roberts]]), ''Soli'', ''
== Biografia ==
[[File:Brunocanfora2.jpg|thumb|Bruno Canfora nel 1955]]
Figlio di Ludovico, dirigente della Banca Commerciale di Milano, appassionato di musica e chitarrista autodidatta, si avvicinò alla musica insieme col fratello maggiore Oreste, iniziando a studiare l'
Iniziò lo studio del pianoforte contestualmente allo studio dell'oboe al conservatorio Giuseppe Verdi di Milano, grazie al professor [[Alessandro Longo]], noto revisore,
In questi anni, inoltre, si avvicinò al [[jazz]], grazie al suo insegnante di oboe Leandro Serafin, il quale lo spinse verso la musica americana, all'epoca difficilmente reperibile e spesso censurata dal regime, perché considerata troppo "licenziosa", iniziando a suonare in alcuni complessi.
Durante la [[Seconda guerra mondiale]], militare in marina,
Con la Pejrone e con [[Tullio Gallo]] alla tromba organizzò un trio, che si esibiva nei locali del [[Veneto]].
|