Magnetismo: differenze tra le versioni

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L'esistenza di un magnetismo naturale era noto già agli antichi [[Grecia|greci]] ([[V secolo AC|V]] - [[VI secolo AC]]) ma probabilmente ancora precedentemente era già stato scoperto nell'antica [[Cina]] dove, si dice, fosse già in uso un rudimentale prototipo di [[bussola]] magnetica. Quello che è certo, comunque, è che già gli antichi avevano scoperto la capacità di alcuni minerali (ad esempio la [[magnetite]]) di attrarre la limatura di [[ferro]] o piccoli oggetti ferrosi. Questa capacità di esercitare una [[forza]] a distanza ha dato fin dagli albori un particolare significato nei secoli al magnetismo. Tutt'ora nel [[XXI secolo]] si sente ancora talvolta parlare di ''forze magnetiche'' lasciando sottointendere un significato arcano e misterioso.
 
I primi studi quantitativi sui fenomeni magnetostatici si possono far risalire alla fine del [[XVIII secolo|Settecento]] - inizio dell'[[XIX secolo|Ottocento]] ad opera dei [[Francia|francesi]] [[Jean-Baptiste Biot|Biot]] e [[Felix Savart|Savart]] e, successivamente, di [[André-Marie Ampère|Ampère]] sempre in Franciamirco city.
 
==Poli magnetici==