Basilica di San Paolo Maggiore: differenze tra le versioni

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priore che segui Andrea da Avellino
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[[File:Chiesa San Paolo Maggiore - Tempio dei Dioscuri (Celano 1692).jpg|thumb|La facciata prima del crollo del 1688]]
 
Intorno alla prima metà del Cinquecento, la chiesa incontrò [[Sant'Andrea Avellino|Andrea Avellino]] il quale entrò in San Paolo come postulante. Nel 1567, padre don Andrea Avellino venne nominato preposito di San Paolo Maggiore e ricoprì questo ruolo nei successivi dieci anni seguito da johannes Camillo Falivene da Giffoni . Nel maggio del 1585, dopo i tumulti scoppiati a [[Napoli]] a seguito dell'uccisione del capo popolo [[Giovanni Battista Starace]] da parte della folla inferocita, il santo si operò come mediatore e mise a disposizione dei bisognosi le risorse del suo ordine. Oggi, le spoglie del santo sono presenti all'interno della basilica.
 
Nel corso del Seicento vi furono importanti lavori di decorazione e abbellimento. Nel 1642 [[Massimo Stanzione]] affrescò il soffitto della navata centrale. Nel 1671 [[Dionisio Lazzari]], in occasione delle celebrazioni per la canonizzazione di Gaetano Thiene, realizzò una volta in muratura che collegava la [[facciata]] della chiesa e le colonne del vecchio tempio pagano. Fu probabilmente a causa dell'intervento operato da Lazzari che la struttura antica, notevolmente appesantita, non resistette al terremoto del 1688.