Ermetismo (letteratura): differenze tra le versioni

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Alcuni critici attribuiscono anche a [[Eugenio Montale]] certi tratti ermetici.
 
Nel campo della critica ermetica autorevole fu la figura di [[Carlo Bo]] che, con il suo discorso ''La letteratura come vita'' del [[1938]], scrisse il vero [[manifesto]] ermetico parlando di poesia intesa come momento dell'[[assoluto]]. Tra gli atrialtri teorici e [[critico|critici]] dell'ermetismo si ricordano [[Oreste Macrì]], [[Giansiro Ferrata]], [[Luciano Anceschi]] e lo stesso Mario Luzi.
 
Nella seconda metà degli [[anni 1930|anni trenta]] maturarono a [[Firenze]], intorno alla [[rivista]] [[Il Frontespizio]] e [[Solaria]], un vero gruppo di ermetici che, prendendo come riferimento Ungaretti, Quasimodo e [[Arturo Onofri|Onofri]], si rifacevano direttamente al simbolismo [[Europa|europeo]] e si affacciavano alle più recenti esperienze di quegli anni, come al [[surrealismo]] e all'[[esistenzialismo]].