Penati: differenze tra le versioni
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{{nota disambigua|il politico Filippo Luigi Penati|Filippo Penati}}
{{F|religione|agosto 2017}}
I '''Penati''' (''Penates'', in [[Lingua latina|latino]]) sono esseri spirituali della [[Religione romana]], simili agli [[Angelo custode|angeli custodi]] del [[Cristianesimo]].
[[File:House altar, Herculaneum 2005.jpg|thumb|Altare dei Penati nelle rovine di [[Ercolano]]]]
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{{Citazione|Poiché gli uccelli scorse Anchise nel ciclo, / sull'ara dei Penati si dispongono in ordine gli oggetti sacri; / immolava una vittima bella coperta d'oro.|[[Gneo Nevio]], ''[[Bellum Poenicum]]'' fragmenta lib. I,1 |''postquam avem aspexitin templo Anchisa, sacra in mensa Penatium ordine ponuntur; immolabat auream victimam pulchram|lingua=la}}▼
Il nome deriva dal latino "Penas": "tutto quello di cui gli uomini si nutrono". Si può dire anche che Penus non deriva solo dal latino ma può anche dipendere dal fatto che i Penati risiedevano nel ''penitus'', la parte più interna della casa, dove si teneva il cibo. Quanto a Vesta, è un nome di derivazione greca (trattasi della stessa dea che i Greci chiamano Estia). La sua influenza è rivolta alle are e ai focolari e poiché a lei spetta la tutela dell'intimità è sempre l'ultima a essere invocata e a ricevere sacrifici. Non molto diversa è la funzione degli dèi "Penati".
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Ogni famiglia aveva i propri Penati, i quali venivano trasmessi in eredità alla stregua dei beni patrimoniali. Il sacrificio ai Penati poteva avere cadenza occasionale o quotidiana.
I consoli, nell'assumere o nel rimettere la propria carica, erano obbligati a celebrare un sacrificio a [[Lavinio (città antica)|Lavinium]] in onore dei Penati pubblici. I magistrati della città prestavano giuramento in viso ai Penati pubblici.
Per i Penati della famiglia di [[Enea]] si conosce anche un culto pubblico: furono identificati come Penati di Roma, per il fatto che Roma veniva fatta ricondurre alla stirpe eneade. Per queste divinità esisteva un tempio sul [[
▲Per i Penati della famiglia di [[Enea]] si conosce anche un culto pubblico: furono identificati come Penati di Roma, per il fatto che Roma veniva fatta ricondurre alla stirpe eneade. Per queste divinità esisteva un tempio sul [[colle Palatino|Palatino]] (uno dei sette colli di Roma), dove venivano rappresentati come due giovani seduti.
== Bibliografia ==
* [[Gneo Nevio]] ''[[Bellum Poenicum]]'' I,1
▲{{Citazione|Poiché gli uccelli scorse Anchise nel ciclo, / sull'ara dei Penati si dispongono in ordine gli oggetti sacri; / immolava una vittima bella coperta d'oro.|[[Gneo Nevio]], ''Bellum Poenicum'' fragmenta lib. I,1 |''postquam avem aspexitin templo Anchisa, sacra in mensa Penatium ordine ponuntur; immolabat auream victimam pulchram|lingua=la}}
== Voci correlate ==
* [[Genio (
* [[Lari (divinità)]]
* [[Mani (
== Altri progetti ==
{{Interprogetto
== Collegamenti esterni ==
* {{Thesaurus BNCF}}
* {{Treccani}}
{{Religione romana}}
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