Morano Calabro: differenze tra le versioni

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[[File:Polittico vivarini morano.jpg|right|180px]]
L'opera[[Polittico Sanseverino]] fu realizzata nel [[1477]] dal pittore veneto [[Bartolomeo Vivarini]] su apposita commissione del feudatario Geronimo Sanseverino, oppure secondo alcuni del vescovo Rutilio Zenone, per il cittadino ''Monastero di San Bernardino da Siena''. Dopo vari tentativi di trafugamento e un accurato restauro, dal [[1995]] il [[polittico]] è custodito presso la cappella di San Silvestro, nella sagrestia della Collegiata della Maddalena.
 
Vi si trovano raffigurati: sul [[Icona (arte)|pilastrino]] di sinistra (cm.50 per 24), [[San Giovanni Battista]], [[San Nicola di Bari]] e [[Santa Caterina d'Alessandria]]; su quello di destra, di identiche dimensioni, [[San Gerolamo]], [[Sant'Ambrogio]] e [[Santa Chiara|Santa Chiara d'Assisi]]. Al centro, in uno spazio di cm 54 per 147, è collocata in trono la [[Vergine Maria]] con il [[Bambino Gesù|Bambinello]]. Ai lati troviamo [[San Francesco d'Assisi]] (a sinistra) e [[San Bernardino da Siena]] (a destra). In alto, in un riquadro di cm 69 per 55, è raffigurato un penetrante [[Passione di Gesù|Cristo Passo]], fra [[Sant'Antonio di Padova]] (a sinistra) e [[San Ludovico da Tolosa]] (a destra) in uno spazio complessivo di cm 135 per 40. La [[predella]], forma una base di 20 per 260 cm: il [[Gesù di Nazareth|Cristo benedicente]] fa ala ai dodici [[apostoli]].
 
Le [[icona (arte)|icone]] ivi rappresentate hanno una chiara relazione con l'ordine dei [[Ordine dei Frati Minori|Minori Osservanti]] che tennero il monastero fino alla sua soppressione. Ciò è rintracciabile dalla presenza delle figure dei fondatori dell'ordine francescano (Francesco d'Assisi, Antonio da Padova e Ludovico da Tolosa), oltre a quella del titolare San Bernardino. Inoltre, la posizione centrale della Vergine, sovrastata dall'icona del Cristo morto, è una successione insolita da un punto di vista [[Iconografia|iconografico]], ma evidenzia nella sua struttura il ruolo centrale di Maria quale ''[[Regina Coeli]]'', quindi di mediatrice dell'intercessione presso il figlio. È questa, una delle più consuete tematiche della predicazione di san Bernardino, il cui riferimento nell'opera appare evidentissimo.
 
Opera fra le più rappresentative del Vivarini, è l'unica testimonianza dell'artista veneto in [[Calabria]] insieme con un [[trittico]] custodito nella chiesa di San Giorgio a [[Zumpano]] ed eseguito nel [[1480]]. Il polittico di Morano appartiene alla maturità del Vivarini, e con particolare riguardo alle sue opere precedenti, risente dell'influsso della pittura di [[Giovanni Bellini]] e, in alcuni particolari - come il delicato panneggio dei veli della Vergine e della sua postura in trono o nell'equilibrio dei volumi - dell'influsso di [[Antonello da Messina]].<ref>Mele, Michela (1994), "Il polittico di Bartolomeo Vivarini" in ''Contrade'' pp. 48-61</ref>
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:L'edificio fu protagonista di una storia travagliata dovuta a numerosi atti di rimaneggiamento d'epoca barocca ([[1717]]) e all'abbandono nel [[1811]] a seguito dello scioglimento degli ordini monastici durante il [[Età napoleonica|periodo napoleonico]]. Venne destinato nel [[1843]] a [[seminario]] estivo e quindi ospitò i locali delle scuole pubbliche, i cui interventi architettonici come la muratura del portico, lo compromisero. Alcuni locali furono adibiti a deposito di legname e nel [[1898]] un incendio distrusse buona parte dell'ala est, rimasta diruta fino ai decenni scorsi. Un grande intervento di restauro attuato negli anni [[Anni 1950|anni cinquanta]] a cura del professor Gisberto Martelli ripristinò la chiesa ed il portico allo stato originario, mentre il monastero fu recuperato nei decenni successivi ed è oggi divenuto un complesso polifunzionale.
 
;Opere d'Arte:Il [[soffitto]] della navata centrale della chiesa è in legno lavorato a quadri carenato alla veneziana. Sotto l'arco santo che sovrasta l'altar maggiore è posizionato un [[crocefisso]] del [[XV secolo]] ad opera di Ignoto meridionale dai connotati fortemente drammatico-realistici; ai piedi di questo era posizionato il già citato ''[[[[Polittico del VivariniSanseverino]]'', ed in alto a sinistra, domina la navata uno splendido pulpito con [[baldacchino]] del [[1611]] con decorazioni di gusto classicheggiante e raffigurazioni in [[bassorilievo]] di alcuni santi. Appartiene al corredo sacro un coro ligneo datato [[1656]] ed un leggio del [[1538]] posto nell'[[abside]] e recentemente restaurato.
 
==== Chiesa di San Nicola di Bari ====